GVS, i conti dei primi tre mesi del 2021

GVS – società quotata al MidCap e attiva nella fornitura di soluzioni di filtrazione avanzate per applicazioni altamente critiche – ha comunicato i risultati finanziari dei primi tre mesi del 2021.

Il periodo si è chiuso con ricavi pari a 103 milioni di euro, in crescita del 71% rispetto al 2020 (erano 60,2 milioni). Il risultato è riconducibile alla crescita delle divisioni health & safety ed healthcare & life sciences, in entrambi i casi guidata dalle necessità derivanti dal diffondersi della pandemia da Covid-19.

Il margine operativo lordo normalizzato è stato pari a 42,9 milioni di euro, in salita del 126,6% rispetto ai 18,9 milioni di euro dello stesso periodo nell'esercizio precedente. GVS ha spiegato che l'incremento è riconducibile al livello di profittabilità raggiunto nella seconda metà del 2020, anche a fronte di un parziale mix delle vendite e il positivo assorbimento dello scenario di turbolenza per le politiche di approvvigionamento legato alla scarsità di alcune materie prime. Il reddito operativo normalizzato è stato pari a 38,8 milioni, più del doppio rispetto ai 15,5 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente.

L'utile netto normalizzato è aumentato a 32 milioni di euro, in salita rispetto ai 10,6 milioni dello stesso periodo dell'anno scorso. Il risultato netto è stato pari a 31,4 milioni di euro (+261,8%).

Al 31 marzo 2021 la posizione finanziaria netta era positiva per 54,8 milioni di euro, rispetto ai 31,6 milioni di euro al 31 dicembre 2020. Tale risultato è attribuibile alla cassa generata dalla gestione corrente, al netto degli investimenti.

Alla luce dell'ammontare dei ricavi da contratti con i clienti, GVS si attende di raggiungere ricavi a fine 2021 per circa 345-370 milioni di euro, e un EBITDA margin adjusted in normalizzazione, con un risultato complessivo atteso tra il 32% e il 35%.