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L’S&P/Mib torna a 18mila. Unicredit scende (-3%), Telecom affonda (-6%)

Bancari anche oggi sotto i riflettori. Sul settore ha pesato lo scivolone della svizzera Ubs, in calo del 10%. Giornata da dimenticare per i telefonici. Telecom Italia è scivolata sotto quota un euro. Indici in deciso ribasso a Piazza Affari. Tra i petroliferi si segnala la buona performance di Eni.

di Edoardo Fagnani 29 gen 2009 ore 17:51
Bancari anche oggi sotto i riflettori. Sul settore ha pesato lo scivolone della svizzera Ubs, in calo del 10%, sulla scia di indiscrezioni relative a perdite per un miliardo di franchi svizzeri nell’attività di trading nel quarto trimestre. Unicredit ha subito una flessione del 2,7% a 1,37 euro, dopo il balzo messo a segno ieri, seduta chiusa con un rialzo di oltre l’11%. Secondo quanto riportato dalla stampa straniera, l’istituto guidato da Alessandro Profumo starebbe studiando la possibilità di utilizzare gli aiuti di stato, ma solo in caso di eventi imprevedibili. Intanto, la banca ha comunicato che nel corso dell'aumento di capitale terminato il 23 gennaio, sono state sottoscritte complessivamente 4.647.192 nuove azioni ordinarie, per un controvalore (comprensivo di sovrapprezzo) di 14.327.292,936 di euro, pari allo 0,48% delle azioni oggetto dell'offerta in opzione. In deciso ribasso anche Monte dei Paschi di Siena (-1,78%) e Mediobanca (-1,19%). IntesaSanpaolo ha terminato la giornata lasciando sul terreno l’1,39% a 2,48 euro. In controtendenza, invece, il Banco Popolare (+1,16%).
Qualche spunto tra gli istituti maggiormente attivi nel risparmio gestito. Azimut ha guadagnato l’1,27% a 3,7825 euro. Dalle comunicazioni giornaliere diffuse dalla Consob si apprende che lo scorso 26 settembre Skandinaviska Enskilda Banken aveva ridotto al di sotto del 2% la partecipazione detenuta nella compagnia. In precedenza il fondo deteneva indirettamente il 2,064% del capitale di Azimut.

Giornata da dimenticare per i telefonici. Telecom Italia ha registrato uno scivolone del 5,59% a 0,9875 euro, dopo aver registrato un minimo di 0,972 euro. I principali quotidiani hanno scritto che i vertici della compagnia telefonica starebbero cercando una soluzione con il governo argentino per superare l’impasse del gruppo nel paese sudamericano. Pesanti ribassi anche per Tiscali (-4,98% a 0,3915 euro) e Retelit (-3,53%). Neppure FastWeb è riuscita a limitare i danni (-0,96%).

Indici in deciso ribasso a Piazza Affari. Tra i petroliferi si segnala la buona performance di Eni. Vendite generalizzate sugli assicurativi e sugli editoriali. Male Fiat, penalizzata dalle voci di un profit warning di BMW e dalle previsioni di un crollo delle immatricolazioni a gennaio. In pesante ribasso anche Stm. L'S&P/Mib ha ceduto l’1,36% a 18.092 punti, mentre il Mibtel ha subito una flessione dell’1,01% a 14.361 punti. In rosso anche il Midex (-0,32%) e l'AllStars (-1,24%). Su 328 titoli trattati, 235 hanno registrato una performance negativa, mentre i rialzi sono stati 81. Le restanti 12 azioni sono rimaste ferme sui livelli di chiusura di ieri. Le principali borse europee hanno registrato ribassi nell’ordine del 2%. L’euro si riporta a quota 1,31 dollari.

A due velocità i petroliferi. Si segnala la buona performance di Eni che ha segnato un progresso dell’1,12% a 17,2 euro. Il colosso italiano ha annunciato una nuova scoperta di idrocarburi nel Mare del Nord. Variazioni contenute per Saipem (-0,49% a 12,27 euro) e per Tenaris (+0,25% a 7,99 euro). Andamento opposto per Erg (-1,26% a 9,39 euro) e Saras (+1% a 2,52 euro). Segno meno per Enel (-0,69% a 4,345 euro). Performance contrastate per Snam Rete Gas (+1%) e Terna (-0,21%).
In rosso le municipalizzate. A2A ha ceduto lo 0,07% a 1,35 euro. Performance peggiore per l’emiliana Enìa (-4,21%).

Tutti in rosso gli assicurativi, ad eccezione di Unipol (+1.7%). Generali e Fondiaria-Sai hanno perso rispettivamente il 3,76% a 16,65 euro e il 4,77% a 11,98 euro. Male Cattolica (-3,25%), nonostante il tasso di crescita della raccolta negli ultimi tre mesi del 2008 non abbia subito rallentamenti rispetto al trimestre precedente. In difficoltà anche Alleanza (-1,13%) e Milano (-1,42%).
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