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Obbligazioni e titoli obbligazionari

Riassumere tutto quello di cui si deve parlare per spiegare i titoli obbligazionari in un breve scritto è opera pressoché impossibile. Cercheremo così di illustrare passo per passo, in diversi scritti, tutte le loro caratteristiche in modo da conoscerne tutti i singoli aspetti e prendere così coscientemente le nostre decisioni di investimento

di Daniele Tortoriello

Quando si pensa al mercato obbligazionario si è portati generalmente a ritenerlo, a torto, un mercato “facile” e “sicuro”, soprattutto se confrontato con il mercato azionario. Per facile intendiamo un mercato nel quale si possa investire in maniera disinvolta, senza dover valutare le informazioni relative allo strumento che si sta acquistando o lo scenario macroeconomico in cui svolge l’operazione, mentre per sicuro intendiamo un mercato privo di rischio. Purtroppo per noi i mercati non sono perfetti e l’investimento risk free è una pura chimera.

 

Iniziamo a dare le prime definizioni di base sui titoli obbligazionari partendo dalle disposizioni del Libro IV del Codice Civile sull’istituto giuridico delle obbligazioni. In generale, le obbligazioni sono degli accordi derivanti da un contratto in cui due parti, debitore e creditore, si vincolano a certi comportamenti o prestazioni; ciò che caratterizza un’obbligazione è la qualità patrimoniale della prestazione: la prestazione che forma oggetto dell’obbligazione deve essere suscettibile di valutazione economica e deve corrispondere a un interesse del creditore. Non è questa la sede per approfondire ulteriormente certi aspetti giuridici e terminologici; limitiamo pertanto la nostra analisi alle poche nozioni acquisite poiché queste sono quelle che a noi principalmente servono per l’esposizione dell’argomento.

 

mercato-bondFocalizziamo ora la nostra attenzione sulle obbligazioni che hanno a oggetto lo scambio di denaro e sugli aspetti finanziari della transazione. Entrano in contatto due parti, il debitore, che è colui che necessita di risorse finanziarie, e il creditore, che è disposto a cedere risorse finanziare dietro un compenso rappresentato dall’interesse: l’obbligazione, nel suo significato finanziario, è quindi la promessa da parte di qualcuno di restituire una certa somma a qualcun’altro a una certa data e di effettuare un pagamento aggiuntivo a titolo di remunerazione della somma presa in prestito. Detto questo, sorge spontanea l’obiezione che questa definizione comprende al suo interno anche altre forme di finanziamento che possono essere ottenute attraverso strumenti quali: mutui ipotecari, cambiali, certificato di deposito, crediti personali e così via.

 

Tutto vero. Ciò di cui abbiamo parlato finora sono obbligazioni sui generis; il passo successivo è quello di implementare il discorso introducendo il concetto dei titoli obbligazionari, ossia titoli di debito che possono essere emessi da alcune tipologie di aziende private e dagli Stati nazionali, al fine di raccogliere risorse monetarie destinate a finanziare le proprie attività. Nel prosieguo del discorso utilizzeremo indifferentemente le due espressioni, obbligazioni e titoli obbligazionari, come fa d’altronde la letteratura in materia, poiché tale semplificazione non produce alcun errore concettuale in quanto i titoli obbligazionari sono pur sempre obbligazioni.


Daniele Tortoriello
danitorto@hotmail.com

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