Il whatever it takes di Mario Draghi
Una locuzione che è diventata ormai celebre e stabilmente parte di molti discorsi: whatever it takes di Mario Draghi, pronunciato dal presidente della BCE durante un'uscita pubblica nel luglio del 2012
di Mauro Introzzi 5 giu 2019 ore 10:58Una locuzione che è diventata ormai celebre e stabilmente parte di molti discorsi, sul ruolo delle banche centrali e sui meriti avuti dalla BCE nell'evitare il riacutizarsi di una crisi. Stiamo parlando del whatever it takes di Mario Draghi, pronunciato dal presidente della Banca Centrale Europea durante un'uscita pubblica nel luglio del 2013. In questo approfondimento vediamo cosa disse il numero uno di Francoforte e quali furono alcune conseguenze della sua posizione.
WHATEVER IT TAKES, QUANDO E DOVE FU PRONUNCIATO
Le parole whatever it takes furono pronunciate da Mario Draghi il 26 luglio 2012 durante un suo intervento alla Global Investment Conference tenutasi a Londra, con una platea formata da investitori e dirigenti d’azienda. Durante il suo intervento (il cui video lo potete vedere di seguito) il capo della Banca Centrale Europea disse, testualmente che:
within our mandate, the ECB is ready to do whatever it takes to preserve the euro. And believe me, it will be enough
Una frase solenne, che tradotta in italiano suona più o meno così:
nell’ambito del nostro mandato, la BCE è pronta a fare tutto il necessario per preservare l’euro. E credetemi, sarà abbastanza
Lo potete vedere al minuto 7 di questo video:
Parole rivoluzionarie, pronunciate da una figura apicale del mondo economico-finanziario internazionale.
LA SITUAZIONE NEL LUGLIO 2012
Ma cosa spinse Draghi a pronunciare queste parole e assumere una posizione così netta? La situazione di tensione che attanagliava i cosiddetti paesi "periferici" dell'area euro e del Vecchio Continente, con i venti di avversione alla moneta unica. Paesi come Italia, Irlanda, Portogallo e Grecia stavano attraversando un periodo decisamente difficile, con altri comparti - come il sistema bancario spagnolo - in grande difficoltà. Evidentemnte indicare una rotta così marcata, secondo Draghi, avrebbe favorito un allentamento delle tensioni.
COSA È SUCCESSO DOPO IL WHATEVER IT TAKES
Nel momento in cui Draghi disse queste rivoluzionarie parole forse non tutti prevedevano cosa sarebbe successo in seguito. I mesi successivi hanno visto i tassi scendere a livelli decisamente bassi, operazioni di rifinanziamento a lungo termine, iniezioni di liquidità di emergenza (per la Grecia) e un programma di quantitative easing decisamente aggressivo.
Nei mesi successivi i rendimenti delle obbligazioni europee sono scesi fortemente, non solo per i paesi periferici. In altre parole la posizione di Draghi, e la sua netta comunicazione, hanno effettivamente portato calma e stabilità sui mercati. La Banca Centrale Europea ha incarnato il ruolo dell'istituzione garante del sistema della moneta unica, con la sua risolutezza e la sua velocità di intervento. Anche a costo di vedere lievitare il proprio bilancio e di attirarsi le critiche di molti analisti.