KID (Key Information Document): cos’è il nuovo documento MIFID 2
Il KID, acronimo di Key Information Document, è un documento che contiene alcune grandezze rilevanti circa l'attività su cui il risparmiatore sta valutando l’investimento, come il livello di rischio, i rendimenti in base a diversi scenari, i costi e le loro incidenze sul rendimento
di Mauro Introzzi 16 mar 2018 ore 08:51La MIFID 2, la nuova normativa europea che disciplina i servizi di investimento, ha introdotto il KID. Acronimo di Key Information Document si tratta di un documento che contiene alcune grandezze rilevanti circa l'attività su cui il risparmiatore sta valutando l’investimento, come il livello di rischio, i rendimenti in base a diversi scenari, i costi e le loro incidenze sul rendimento. In questa guida capiamo meglio cos’è un KID.
COS’ È IL KID
Il KID è il Key Information Document, che in italiano suona come “documento con le informazioni chiave”. Tale documento riporta in modo sintetico – poche pagine in formato A4 – i principali dati relativi a un investimento. La normativa impone che la terminologia utilizzata sia facilmente comprensibile a tutti. In altre parole l’emittente non dovrà utilizzare nel KID una terminologia troppo specifica o tecnicismi noni comprensibili ai più.
Il KID rappresenta per la MIFID 2 un elemento precontrattuale essenziale per i prodotti di investimento e i cosiddetti prodotti assicurativi preassemblati.
Il KID deve essere distribuito nella lingua prescritta dallo Stato membro in cui il prodotto è distribuito.
LO SCOPO DEL KID
Il KID, che - va specificato – non è un documento promozionale, contiene indicazioni chiave relative a un determinato prodotto di investimento. Tali informazioni, secondo quanto impone la MIFID 2, hanno lo scopo di far capire le caratteristiche, i rischi, i costi, i guadagni e le perdite potenziali del prodotto e aiutare il cliente – potenziale o già in essere, a fare un raffronto con altri prodotti d’investimento.
KID: LO SCHEMA DEL DOCUMENTO
Innanzitutto c’è una breve descrizione del prodotto, con il suo nome e le sue principali caratteristiche. Importante, in questa parte, è che siano specificate anche altre informazioni, come chi è l’emittente (con il suo numero di telefono e magari l’indicazione del sito web) e qual è il codice ISIN del prodotto.
Per prodotti di particolare complessità ci può essere in questa prima parte anche l’indicazione che si sta acquistando un prodotto “non è semplice”, che “può essere di difficile comprensione”.
Spazio poi a un maggiore dettaglio dello strumento oggetto del KID, con una descrizione più particolareggiata. Sono così descritti la tipologia, gli obiettivi e definiti quali sono gli investitori al dettaglio a cui si intende commercializzare il prodotto.
Un’ampia parte è poi dedicata al rapporto tra rischio e rendimento. In questa sezione è specificato – in maniera grafica - il cosiddetto SRI (Indicatore Sintetico di Rischio), un’indicazione orientativa del livello di rischio del prodotto rispetto ad altri prodotti. L’SRI è uno dei componenti essenziali del KID.
La scala va da 1 a 7, dal rischio più basso (1) a quello più alto (7), con il numero evidenziato. Ecco come si presenta un SRI:
Decisamente importante anche la sezione relativa agli scenari di performance. Esplicita, anche in modo grafico, come potrebbe evolvere il profitto, o la perdita del risparmiatore. Mette in risalto, per esempio, che per alcune tipologie di strumenti l’intero capitale investito potrebbe essere a rischio.
Per uno strumento derivato come un’opzione o un diritto relativo a un aumento di capitale, per esempio, è di grande immediatezza capire come potrebbero andare le cose al variare del sottostante.
Nell’esempio seguente il grafico contenuto nel KID relativo all’aumento di capitale del 2018 del Credito Valtellinese:
Seguono poi alcune parti che possono essere dedicate a costi, sia alla loro composizione che al loro andamento nel tempo.