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Fondo Atlante: a cosa serve e come funziona il salvabanche

Il Fondo Atlante è un fondo d'investimento alternativo che servirà a sostenere le banche nelle proprie ricapitalizzazioni e a favorire la gestione dei crediti in sofferenza del settore

di Mauro Introzzi

In queste ore è stato raggiungo un accordo per la nascita del fondo Atlante, un veicolo della tipologia Fondi d'investimento alternativi che servirà a sostenere le banche nelle proprie ricapitalizzazioni e a favorire la gestione dei crediti in sofferenza del settore.

FONDO ATLANTE: LA DOTAZIONE

Il fondo, promosso dal Governo e lanciato da Quaestio Capital Management Sgr, dovrebbe avere una dotazione compresa tra i 4 e i 5 miliardi di euro, aumentabile a 6 miliardi. Le risorse arriveranno anche dagli stessi istituti bancari. Secondo quanto riporta la stampa Unicredit dovrebbero contribuire con un miliardo di euro.
In data 15 aprile IntesaSanpaolo ha annunciato che parteciperà alla costituzione del fondo di investimento alternativo Atlante con una quota massima compresa tra 800 milioni e un miliardo di euro, a fronte di una dotazione di capitale complessiva di Atlante compresa tra 4 e 6 miliardi di euro, proveniente dalle banche e da investitori privati.
Molto rilevante anche la somma portata in dote da UBI Banca. Della partita ci saranno poi le compagnie di assicurazione come Generali, Unipol e Cattolica.
In data 15 aprile Monte dei Paschi di Siena ha comunicato che il suo consiglio di amministrazione, avendo valutato positivamente l’iniziativa del  cosiddetto Fondo Atlante e condividendone le finalità, ha conferito mandato all’amministratore  delegato per formulare impegno vincolante per l’acquisto di 50 quote del Fondo Atlante, per un investimento complessivo  di 50 milioni di euro.
Altre risorse arriveranno dalla Fondazioni Bancarie, che potrebbero contribuire per somme fino a mezzo miliardo di euro, e dalla Cassa Depositi e Prestiti. Il ruolo di quest’ultima sarebbe però volutamente minoritario, per non rischiare di ricadere nella fattispecie di aiuti di stato.

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fondo-atlanteFONDO ATLANTE: A COSA SERVIRÀ
Il Fondo Atlante servirà fondamentalmente a soddisfare 2 finalità: assicurare il successo degli aumenti di capitale richiesti dall'Autorità di Vigilanza per le banche che si trovano a fronteggiare oggettive difficoltà di mercato e risolvere il problema dei crediti in sofferenza.
Questi ultimi, in particolare, potranno essere deconsolidati dai bilanci bancari in modo di gran lunga superiore a quanto rilevato dal Fondo visto che Atlante concentrerà i propri investimenti sulle tranche junior di veicoli di cartolarizzazione, lasciando quelle a maggior seniority ad altri, vista il manifesto interesse da parte degli investitori per questa categoria di titoli.
Sembra che il Fondo Atlante utilizzerà il 70% della sua dotazione per gli aumenti di capitale e il 30% per le sofferenze.

FONDO ATLANTE: LE PRIME OPERAZIONI
Le prime operazioni che potrebbe favorire il Fondo Atlante sono quelle degli aumenti di capitale – con contestuale quotazione a Piazza Affari - di Veneto Banca e della Popolare di Vicenza. Poi ci sono in rampa di lancio operazioni di cabotaggio inferiore, come quelle delle ricapitalizzazioni di Cassa di Risparmio di Cesena e Cassa di risparmio di Rimini.
Ma le situazione calde, nel settore, non mancano: non dovrebbe incontrare grossi problemi, ma nelle prossime settimane prenderà il via l’aumento di capitale - da un miliardo di euro - del Banco Popolare in predicato di fondersi con la Popolare di Milano. E non vanno dimenticate le situazioni di Monte di Paschi di Siena e Banca Carige.
Ma accanto all'azione di aiuto negli aumenti di capitale più delicati, l'obiettivo di medio termine del fondo è l’abbattimento di parte dei 200 miliardi di crediti in sofferenza nei bilanci delle banche italiane. Secondo alcune stime Atlante potrebbe intervenire assorbendone per un controvalore di circa 80 miliardi di euro.

Atlante si focalizzerà, impiegando anche fino a 3-4 miliardi di euro, sull'acquisto della parte più a rischio di queste sofferenze, le tranche cosiddette junior. Per una banca poter piazzare le proprie tranche junior dopo la cartolarizzazione delle sofferenze significa fare uscire completamente i crediti in sofferenza dai bilanci. Le tranche più senior, infatti, sono richieste dal mercato.

FONDO ATLANTE PROMOSSO DAL FMI

Tra le prime reazioni alla nascita del Fondo Atlante quella del Fondo Monetario Internazionale. Secondo l'istituzione guidata da Christine Lagarde quella della creazione del veicolo è una bella notizia. Tuttavia il problema delle banche italiane con le sofferenze è decisamente rilevante. Dall Global Financial Stability Report emerge che i non performing loars delle banche italiane sono pari all'11,2% di tutti gli impieghi rispetto, ad esempio, al 2,8% della Gran Bretagna, al 6,7% della Spagna, e al 4,3% della media Ue.

FONDO ATLANTE, UNA MEZZA BOCCIATURA DAL FINANCIAL TIMES

Ma per il Fondo Atlante non sono arrivate solo lodi. Secondo l'autorevole Financial Times
"la liquidità è insufficiente". Atlante, poi, ripartirebbe il capitale in maniera illogica, prendendolo dalle banche grandi e ben gestite ed erogandolo a quelle piccole e inefficienti. Così facendo, secondo il quotidiano britannico c'è "il i rischio di indebolire tutto il sistema bancario italiano".

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