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Macro Usa, rapporto sull’occupazione

di Marco Delugan

Il Rapporto sull’occupazione fornisce dati su occupazione, disoccupazione, forza lavoro, lunghezza media della settimana di lavoro, e remunerazione media oraria. Il tasso di disoccupazione e il numero degli occupati nei settori non agricoli sono quelli più seguiti dagli operatori dei mercati finanziari. Letture diverse dalle attese degli analisti possono muovere i mercati finanziari. Una situazione occupazionale migliore delle attese, ad esempio, può significare maggiori consumi e attraverso questi, maggiore crescita economica. Con effetti positivi sulle quotazioni di titoli finanziari.

RAPPORTO OCCUPAZIONE: COS'E'
Basato su due diverse indagini mensili, fornisce dati su occupazione, disoccupazione, forza lavoro, lunghezza media della settimana di lavoro, e remunerazione media oraria del lavoro. E altri dati utili a capire la situazione del mercato del lavoro a diversi livelli di dettaglio.

RAPPORTO OCCUPAZIONE: COME VIENE ELABORATO
I dati del Rapporto sull’occupazione provengono da due fonti. Una è l’indagine “household survey”, svolta tramite interviste telefoniche e postali alle famiglie americane, da cui proviene il tasso di disoccupazione; l’altra è la “establishment survey”, anche questa svolta via posta e telefono, ma rivolta alle aziende dei settori non agricoli. Da quest’ultima indagine proviene il dato sulle buste paga: il numero dei lavoratori dipendenti nel periodo di riferimento.

RAPPORTO OCCUPAZIONE: I DATI PIU' IMPORTANTI

Il tasso di disoccupazione e il numero delle buste paga sono gli indicatori più seguiti. Sono entrambi considerati in primo luogo indicatori coincidenti, che si muovono assieme al resto dell’economia. Ma fasi prolungate di peggiormaneto di questo indicatori possono annunciare l’inizio di fasi recessive per l’economia nel suo complesso.

RAPPORTO OCCUPAZIONE: IMPORTANZA PER IL MERCATO
I dati contenuti nel rapporto sull’occupazione disegnano il quadro del mercato del lavoro. Una migliore situazione occupazionale è accolta favorevolmente dai mercati principalmente per due ordini di motivi. Una riduzione del tasso di disoccupazione, ad esempio, può voler dire che l’economia sta crescendo a ritmi sostenuti; e inoltre, se la situazione occupazionale migliora è possibile che la domanda aggregata ne risenta positivamente. E’ molto tempestivo il Rapporto viene pubblicato nella setimana successiva la fine del mese a cui si riferisce, e i dati che presenta sono considerati la migliore misura della salute dell’economia.

Effetto sulle obbligazioni
Occupazione, inflazione e tassi di interesse posso crescere assieme. Non contemporaneamente: il ritardo temporale tra i loro movimenti può anche essere considerevole. Ma basta l’aspettativa di un incremento di inflazione e tassi che i prezzi delle obbligazioni tendono a scendere. La forza di questa discesa dipende da molte altre variabili, la più importante è la fase del ciclo in cui si trova l’economia. Se la crescita dell’occupazione si presenta nelle fasi immediatamente successive alla fine di una fase recessiva, allora il pericolo di un calo significativo dei prezzi è basso. Se questo accade vicino ad un picco del ciclo economico, invece, il pericolo di fiammate inflative è maggiore ed è possibile assistere a flessioni importanti dei prezzi obbligazionari. Viceversa, se il mercato del lavoro mostra difficoltà è possibile che l’intera economia stia entrando in fase recessiva, o comunque di debolezza, e che inflazione e tassi di interesse diminuiscano, spingendo verso l’alto i prezzi delle obbligazioni.

Effetto sulle azioni
Movimento opposto a quello dei prezzi delle obbligazioni, in linea di massima. L’occupazione in crescita vuol dire più reddito disponibile, per la crescita dei compensi e del numero degli occupati, e maggiori possibilità di spesa, che possono diventare maggiori profitti aziendali. Ad una fase di forte crescita dell’occupazione, quindi, può seguire la crescita dei corsi azionari. Viceversa, se il mercato del lavoro mostra chiari segni di debolezza, è possibile che i prezzi della azioni ne risentano e tendano a ridursi.

Effetto sul dollaro
La crescita dei tassi di interesse rende più conveniente investire in obbligazioni e conti correnti americani. Questo fa crescere la domanda di dollari e ne alza il valore. L’occupazione in crescita si accompagna all’apprezzamento del dollaro, di solito. E viceversa, Rapporti negativi sul mercato del lavoro possono annunciare fasi di debolezza della moneta americana.

Frequenza
: mensile

Fonte
: Ufficio statistiche sul lavoro, Dipartimento del lavoro

Link
: http://www.bls.gov/news.release/empsit.toc.htm

Revisioni:
Ci sono, possono essere rilevanti e riguardano i due mesi precedenti ogni singola pubblicazione del Rapporto. Le cause principali sono i ritardi nelle risposte ai questionari postali. Revisioni di più lungo periodo derivano da modifiche del panel intervistato.

Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.
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