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Cosa è la Gestione Separata dell'Inps

La Gestione Separata dell’Inps è il ramo della stessa Inps che raccoglie i contributi previdenziali e provvede alla pensione di chi non è lavoratore subordinato o svolge altre attività oltre a quella di lavoratore subordinato

di Carlo Sala 20 nov 2019 ore 09:54

gestione-separata-inpsLa Gestione Separata dell’Inps è il ramo della stessa Inps che raccoglie i contributi previdenziali e provvede alla pensione di chi non è lavoratore subordinato o svolge altre attività oltre a quella di lavoratore subordinato. E’ stata istituita con la cosiddetta ‘riforma Dini’ (articolo 2 comma 26 della legge n. 335 dell’8 agosto 1995) per ampliare la platea di lavoratori che godono di copertura pensionistica.

Come quella ordinaria, anche la Gestione Separata dell’Inps eroga la pensione di vecchiaia, quella anticipata (l’ex pensione di anzianità), di invalidità, di reversibilità e supplementare. Alla pari dei lavoratori subordinati sotto gestore ordinaria, anche chi è iscritto alla Gestione Separata dell’Inps gode (all’occorrenza) dell’indennità di malattia e dell’assegno familiare.

 

A chi serve la Gestione Separata dell’Inps

Deve versare i contributi previdenziali alla Gestione Separata dell’Inps e riceve la pensione dalla stessa Gestione chi:

  • lavoratore autonomo (anche occasionale) che non ha una cassa previdenziale di categoria o non è interamente coperto da tale cassa (ad esempio il libero professionista che lavora sia in proprio che alle dipendenze di altri);
  • collaboratore coordinato e continuativo (co.co.co.), anche pensionato.


Ricadono sotto la Gestione Separata anche:

  • i venditori a domicilio;
  • gli spedizionieri doganali (che non abbiano un contratto di lavoro subordinato);
  • i beneficiari di borse di studio per la frequenza dei corsi di dottorato di ricerca;
  • i beneficiari di assegni per attività di tutorato, didattico-integrative, propedeutiche e di recupero;
  • gli amministratori locali;
  • gli associati in partecipazione;
  • i medici con contratto di formazione specialistica;
  • i volontari del Servizio Civile Nazionale (avviati dal 2006 al 2008).


Non sempre coloro che ricadono in una o più di queste condizioni sono tenuti a iscriversi alla Gestione Separata. Venditori a domicilio e lavoratori autonomi devono iscriversi solo se le relative attività procurano loro un reddito di oltre 5.000 euro l’anno.

Non ha obbligo di iscriversi alla Gestione Separata chi percepisce compensi derivanti da diritti d'autore, borse di studio, indennità per cessazione di rapporti di agenzia, levata di protesti e partecipazione agli utili di promotori e soci fondatori di spa, sapa e srl.

Quando ci si deve iscrivere alla Gestione Separata dell’Inps

In presenza dei requisiti che comportano l’iscrizione alla Gestione Separata, tale iscrizione deve avvenire entro 30 giorni dall’inizio dell’attività che fa scattare l’obbligo di iscrizione.

Per iscriversi l’Inps mette a disposizione un apposito modulo (SC04) scaricabile dal suo sito. Tale modulo deve essere compilato indicando:

  • dati anagrafici e codice fiscale del lavoratore;
  • tipo di attività svolta e data di inizio di svolgimento.

Una volta compilato, il modulo va inviato all’Inps, per via telematica o tramite Contact Center.

 

Chi deve versare i contributi alla Gestione Separata e quanto deve versare

Spetta a lavoratore autonomo e libero professionista (che può addebitare in fattura ai clienti una quota pari al 4% del compenso lordo) versare i propri contributi, calcolandoli sul guadagno netto, cioè sulla differenza tra compensi percepiti per la propria attività e spese sostenute per svolgerla. Il lavoratore autonomo occasionale deve versare i contributi sul compenso lordo, dal quale può dedurre eventuali spese a carico del committente (purché documentate in fattura); il versamento è effettuato da chi si è rivolto al lavoratore stesso, trattenendo il relativo importo da quanto dovuto come compenso lordo. In caso di collaborazione coordinata e continuativa i contributi sono versati per due terzi da chi impiega il co.co.co. e per un terzo dal collaboratore; il terzo a carico del collaboratore è versato direttamente da chi lo impiega, trattenendo il relativo importo dal compenso erogato.

In base alla circolare Inps n. 16 del 6 febbraio 2019 le aliquote contributive in vigore per l’anno in corso sono:

  • 24% per le attività svolte da chi è già pensionato;
  • 25,72% per le attività svolte in regime di libera professione;
  • 33,72% o 34,23% per i co.co.co. e i venditori a domicilio che non godano di  altra copertura pensionistica oltre a quella della Gestione Separata; si applica l’aliquota più bassa se per tali lavoratori non è previsto anche il versamento dei contributi che coprono la disoccupazione, la cosiddetta Dis-Col, si applica invece l’aliquota più alta se accanto ai contributi previdenziali devono essere versati anche quelli per la Dis-Col.

 

Quando si versano i contributi alla Gestione Separata

I contributi previdenziali di chi è iscritto alla Gestione Separata sono calcolati sulla base del reddito che il lavoratore matura per l’attività di lavoro per la quale si è iscritto alla Gestione Separata. Il versamento dei contributi deve essere effettuato tramite F24 seguendo le stesse scadenze previste per le imposte sui redditi, quindi:

  • 30 giugno dell’anno in cui maturano i contributi per il primo acconto del 40%; questa scadenza può essere spostata fino al 16 luglio pagando una somma aggiuntiva pari allo 0,40% di quanto da versare);
  • 30 novembre dell’anno in cui maturano i contributi per il secondo acconto del 40%;
  • 30 giugno dell’anno successivo a quello di maturazione dei contributi per il saldo (il residuo 20%).

Il primo acconto può essere rateizzato e spalmato su 6 mesi: in questo caso la quota  rateale da pagare mensilmente è maggiorata dagli interessi che la rateizzazione comporta.

Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.