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Come si chiedono reddito di cittadinanza e pensione di cittadinanza

Il reddito di cittadinanza può essere chiesto all’Inps, online o tramite i centri di assistenza fiscale (Caf) o gli uffici di Poste Italiane.

di Carlo Sala 18 nov 2019 ore 10:05

reddito-cittadinanza_1Il reddito di cittadinanza può essere chiesto all’Inps, online o tramite i centri di assistenza fiscale (Caf) o gli uffici di Poste Italiane. La domanda va presentata compilando l’apposito modulo fornito dall’istituto di previdenza.
Le regole che disciplinano il reddito di cittadinanza valgono anche per la pensione di cittadinanza. Quest’ultima può essere chiesta solo da chi abbia almeno 67 anni e viva, nel caso, in una famiglia in cui nessuno ha meno di quell’età.

LEGGI ANCHE: Reddito di cittadinanza (Rdc): a chi spetta, requisiti e importo

 

Come si chiede il reddito di cittadinanza

Chi voglia ottenere il reddito di cittadinanza deve inoltrare all’Inps:

  • il modulo Reddito di cittadinanza, che può essere scaricato dal sito online dell’Inps (alla sezione moduli domanda Reddito di Cittadinanza e Pensione di Cittadinanza) e che deve poi essere compilato;
  • la dichiarazione sostitutiva unica (Dsu), scaricabile dal sito web dell’Inps (ma disponibile anche presso Caf e patronati e presso il proprio Comune di residenza).

La sussistenza di un reddito Isee che consente di essere ammessi al reddito di cittadinanza è verificato dall’Inps sulla base della Dsu una volta inviati il modulo Reddito di cittadinanza compilato e la Dsu.

LEGGI ANCHE - ISEE: cos’è, come si calcola e come si compila (e con quali documenti) la DSU

Per il reddito di cittadinanza l’Inps ha predisposto 3 moduli, a seconda delle condizioni in cui si trova chi chiede il beneficio. Il primo modulo è indispensabile per chiedere il beneficio in questione, gli altri 2 devono essere scaricati, compilati e presentati solo se si verificano le circostanze per le quali sono stati predisposti.


Nel dettaglio:

  • SR180 è il modulo attraverso il quale presentare la domanda di reddito di cittadinanza;
  • SR181 è il modulo da compilare e inoltrare se dopo aver presentato la domanda di reddito di cittadinanza e se vi sono state variazioni della situazione lavorativa, della composizione del nucleo familiare o del patrimonio finanziario o immobiliare;
  • SR182 è il modulo da compilare e inoltrare se dopo aver presentato la domanda di reddito di cittadinanza se vi sono variazioni del reddito Isee perché il richiedente o un componente della sua famiglia hanno iniziato a lavorare. 

 

Come si compila il modulo per la domanda di reddito di cittadinanza

Il modulo SR180 è composto da 9 pagine. Le prime 4 pagine spiegano cosa è il reddito di cittadinanza e come compilare le successive 5 pagine per presentare la domanda. Le 5 pagine da compilare sono suddivise in 7 quadri, che seguono l’ordine alfabetico (da A a G).

Nel quadro A chi presenta la domanda deve indicare:

  • cognome e nome;
  • codice fiscale;
  • data di nascita, sesso e Stato di cittadinanza;
  • Comune, Provincia e Stato di nascita;
  • indirizzo di residenza (numero civico, Comune e Provincia di residenza, Cap).
  • tipo, numero ed ente che ha emesso il documento di riconoscimento (carta di identità o passaporto);
  • indirizzo al quale si vuole ricevere le comunicazioni su Reddito di cittadinanza e Pensione di cittadinanza;
  • recapito telefonico (fisso e/o mobile) e indirizzo di posta elettronica.

Nel quadro B chi presenta la richiesta deve:

  • barrare la casella con cui dichiara di essere residente in Italia da almeno 10 anni (e da almeno da 2 anni in modo continuativo). 
  • barrare la caselle che indica la propria cittadinanza (le opzioni sono 3: cittadino italiano, cittadino dell’Unione europea, cittadino di Paesi terzi in possesso di permesso di soggiorno CE o protezione internazionale o apolide).

Chi indichi di essere cittadino di Paesi terzi deve indicare anche il numero del proprio permesso di soggiorno, la data rilascio e quella di scadenza del permesso, l’ente che lo ha rilasciato (oppure, se del caso, deve barrare la casella Richiesta di rinnovo permesso di soggiorno).

Nel quadro C chi chiede il reddito di cittadinanza deve barrare:

  • la casella in cui si dichiara di possedere i requisiti familiari richiesti per il reddito di cittadinanza e di aver già presentata la Dsu;
  • la casella in cui ci si dichiara consapevoli di dover presentare un'Isee aggiornato in caso l’Isee stesso vari, entro 2 mesi dalla variazione.  

Nel quadro D occorre barrare le caselle che indicano:

  • che nessun componente del nucleo familiare possiede o dispone di auto immatricolate per la prima volta nei 6 mesi precedenti né possiede o dispone di auto di cilindrata superiore a 1.600 centimetri cubici o di motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc. immatricolati nei 2 anni precedenti (sono escluse le auto agevolate dalla legge n. 104 del 5 febbraio 1992 per chi è disabile);
  • che il patrimonio immobiliare detenuto dalla famiglia di chi presenta la domanda non supera le soglie previste per godere del reddito di cittadinanza (non supera cioè il valore di 30mila euro, al netto della casa di abitazione);
  • che è in corso un mutuo per l’acquisto o la costruzione della casa di abitazione.

Naturalmente, se non ricorrono le circostanze indicate nelle singole caselle, non bisogna barrare la casella relativa.

Nel quadro E si deve dichiarare l’eventuale svolgimento di un’attività lavorativa da parte di un componente del nucleo familiare durante o dopo il periodo a cui fa riferimento l’Isee valido per la domanda di reddito di cittadinanza.
Nel caso, occorre indicare quanti familiari svolgono attività lavorativa e  oltre al modulo SR180 andrà compilato e inviato anche il modello Rdc/Pdc – Com Ridotto - modulo SR182 disponibile sullo stesso sito dell’Inps.

Nel quadro F bisogna barrare (eventualmente) le caselle che indicano:

  • la presenza di componenti del nucleo familiare in stato di detenzione (precisando quanti sono i familiari in tale condizione e quanti di loro siano minorenni e quanti maggiorenni);
  • la presenza di componenti del nucleo familiare ricoverati presso istituti di cura di lunga degenza o altre strutture a carico dello Stato.


Bisogna inoltre barrare le caselle con le quali si attesta di sapere che:

  • entro 30 giorno dal riconoscimento del reddito di cittadinanza si deve presentare aò Centro per l'impiego competente la Did, la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro;
  • dimissioni volontarie anche di un solo componente del nucleo familiare nei 12 mesi precedenti la domanda comportano l'inammissibilità della domanda stessa, salvo che le dimissioni abbiano avuto luogo per giusta causa;
  • si è tenuti a comunicare, tramite modello RdC/PdC - Com Esteso, eventuali dimissioni che comportino la decadenza dal reddito; 
  • si ha l'obbligo di comunicare, tramite modello RdC/PdC - Com Esteso, eventuali futuri stati di detenzione o di ricovero di componenti del nucleo familiare
  • si è al corrente del fatto che mentre si gode del beneficio si deve segnalare ogni eventuale variazione a) della condizione lavorativa di uno o più componenti del nucleo familiare, b) del patrimonio immobiliare o dei beni durevoli.

Nel quadro G si deve dichiarare:

  • di essere in possesso di Dsu;
  • di aver compreso quanto occorre per presentare la domanda;
  • di essere consapevoli delle conseguenze penali in cui si incorre se si forniscono informazioni non veritiere;
  • di essere al corrente del fatto che sulle informazioni fornite compilando il modulo di domanda potranno essere effettuate verifiche e riscontri;
  • di essere consapevoli che l’entità del reddito di cittadinanza può variare in caso di variazioni della condizione lavorativa dei componenti del nucleo familiare;
  • di aver capito che il reddito di cittadinanza deve essere goduto entro il mese successivo a quello di corresponsione, altrimenti la quota inutilizzata sarà ridotta del 20%;
  • di sapere che indicazioni non veritiere possono portare alla revoca del reddito di cittadinanza.


Compilati tutti i quadri, occorre firmare la domanda indicando luogo e data di compilazione della stessa.

 

Come si invia la domanda di reddito di cittadinanza

La domanda di reddito di cittadinanza, cioè il modulo RS180 può essere presentata all’Inps seguendo 3 vie:

  • inoltro per via telematica alla stessa Inps, utilizzando lo stesso sito da cui si è scaricato il modulo;
  • assistenza di un Caf;
  • ricorso a un ufficio di Poste Italiane (permesso solo trascorsi i primi 5 giorni di ciascun mese).


Le stesse modalità valgono nel caso si debba utilizzare il modulo RS181 o RS182.

 

Chi può chiedere il reddito di cittadinanza e chi no

Il reddito di cittadinanza può essere chiesto da chi:

  • sia cittadino italiano o di uno Stato membro Ue oppure sia cittadino extracomunitario in possesso di regolare permesso di soggiorno;
  • sia stabilmente residente in Italia da almeno 10 anni (di cui almeno 2 consecutivi);
  • abbia un reddito Isee non superiore a 6.000 euro l’anno (9.360 euro nel caso viva in affitto);
  • abbia un patrimonio immobiliare che, al netto dell’eventuale casa d’abitazione, non superi i 30.000 euro;
  • abbia un patrimonio mobiliare (cioè risparmi) inferiore a 6.000 euro (il limite aumenta di 2.000 euro per ogni ulteriore componente della famiglia fino ad un massimo di 10.000 euro; l’aumento è però solo di 1.000 euro per ogni figlio successivo al primo) o a 20.000 euro nel caso in famiglia vi sia un disabile.

In presenza di tali requisiti, non fa differenza che si sia disoccupati, inoccupati o occupati in piccoli lavori (per dirla con termine corrente: precari)

Non può presentare domanda per avere il reddito di cittadinanza:

  • chi possieda (o abbia un parente convivente che possieda) un’auto di cilindrata superiore ai 1.600 centimetri cubici o un moto di cilindrata superiore ai 250 centimetri cubici immatricolata nei 2 anni precedenti; il possesso di un’auto non conta nel caso serva ad un disabile in base alla legge 104 del 5 febbraio 1992;
  • chi possieda (o abbia un parente convivente che possieda) navi e imbarcazioni da diporto;
  • chi si sia licenziato volontariamente (o chi viva in una famiglia nella quale qualcuno si sia licenziato di propria iniziativa) nei 12 mesi la precedenti presentazione della domanda, sempre che il licenziamento volontario non sia dovuto a giusta causa;
  • chi sia in stato di detenzione.

La residenza in Italia deve essere mantenuta per tutto il tempo per il quale si riceve il reddito di cittadinanza. Se viene meno la prima, viene meno anche il secondo.

 

I tempi di esame della domanda di reddito di cittadinanza

Le informazioni contenute nella domanda del reddito di cittadinanza sono comunicate all’Inps entro 10 giorni lavorativi dalla richiesta. Entro i successivi 5 giorni, l’Inps verifica le informazioni ricevute con quelle di cui è in possesso, così da accertarsi che chi ha presentato la domanda abbia effettivamente i requisiti per accedere al beneficio. Nel caso riscontri l’effettiva presenza dei requisiti che consentono beneficiare del reddito di cittadinanza, riconosce il beneficio disponendo l’erogazione di un’apposita carta di pagamento elettronica (Carta reddito di cittadinanza) da parte di Poste Italiane.

Se la domanda di reddito di cittadinanza viene accolta, il beneficiario deve:

  • iscriversi al Centro per l’impiego e rendere la dichiarazione Did, se è disoccupato;
  • sottoscrivere la Did, patto di inclusione o il patto per il lavoro;
  • destinare da 8 a 16 ore settimanali a progetti e lavori socialmente utili;
  • frequentare corsi di qualificazione o riqualificazione professionale;
  • comunicare all'INPS qualsiasi variazione di reddito;
  • non rifiutare più di 3 offerte consecutive di lavoro (nei primi 6 mesi di reddito di cittadinanza si possono rifiutare offerte che comportino di lavorare a oltre 100 chilometri dal luogo di residenza, fino al 18esimo mese si possono rifiutare offerte di lavoro che comportino spostamenti superiori ai 250 chilometri; dal 18esimo mese in poi la distanza dal luogo di lavoro non giustifica il rifiuto dell’offerta, pena la perdita del reddito di cittadinanza);
  • passare almeno 2 ore al giorno a cercare un lavoro;
  • non recedere da un contratto senza giusta causa 2 volte in un anno.

La mancata comunicazione di variazioni del reddito Isee comporta la revoca del beneficio. La variazione del nucleo familiare in seguito a nascite o decessi comportano l’obbligo di presentare una nuova domanda di reddito di cittadinanza.

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