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Bonus Renzi da 80 euro: come funziona e le novità 2020

Il cosiddetto "bonus Renzi" di 80 euro al mese è un’agevolazione rivolta ai lavoratori per diminuire il peso del prelievo fiscale e consentire di ricevere una retribuzione netta più alta

di Carlo Sala 10 gen 2020 ore 11:44

bonus-renziIl bonus Renzi di 80 euro al mese è un’agevolazione rivolta ai lavoratori per diminuire il peso del prelievo fiscale e consentire di ricevere una retribuzione netta più alta. A partire dalla seconda metà di quest’anno è previsto un aumento sia del bonus complessivamente corrisposto sia dei limiti di reddito che danno diritto all’agevolazione.


A chi è rivolto il bonus Renzi

Il bonus Renzi vale per:

  • lavoratori dipendenti (anche a tempo determinato) e assimilati;
  • soci lavoratori di cooperative; 
  • percettori di sostegno al reddito (indennità di disoccupazione NASPI, ASPI o mini ASPI, mobilità o cassa integrazione, Dis-coll);
  • lavoratori a progetto;
  • co.co.co. e co.co.pro;
  • lavoratori impiegati in lavori socialmente utili;
  • lavoratori in forza a Polizia e Capitanerie di Porto;
  • titolari di assegni legati alla formazione professionale o a borse di studio;
  • percettori di remunerazioni sacerdotali.

Non vale invece per:

  • pensionati;
  • lavoratori autonomi;
  • titolari di Partita Iva e professionisti.

Chi rientra nelle categorie ammesse al bonus, può ricevere il bonus stesso solo se il suo reddito annuo è di almeno 8.000 euro ma non supera in 24.600 euro. Chi abbia un reddito annuo fino a 26.600 euro, percepisce il bonus in misura tanto più ridotta quanto più si avvicina alla cifra di 26.600 euro. Nel caso abbia un reddito superiore ai 26.600 euro è escluso dal bonus. Dalla seconda metà di quest’anno, però, la soglia di reddito oltre la quale non si ha diritto al bonus sarà portata a 35.000 euro.

Come ha chiarito l’Agenzia delle Entrate il bonus vale anche per i lavoratori residenti all’estero, purché il reddito percepito sia tassato in Italia. E vale anche per gli eredi di lavoratori deceduti. Gli eredi devono presentare la dichiarazione dei redditi del defunto; nel caso il decesso sia avvenuto a bonus già erogato, la relativa somma sarà assegnata agli eredi senza fare cumulo con altri loro redditi.

 

Quanto vale il bonus Renzi

Il bonus da 80 euro è riconosciuto interamente a chi ha titolo per riceverlo e un reddito non superiore ai 24.600 euro. In questo caso, l’ammontare complessivo annuo è pari a 960 euro. E’ invece riconosciuto solo parzialmente a chi abbia un reddito da 24.600 a 26.600 euro.

Il reddito preso in considerazione è quello derivante da lavoro dipendente o assimilato (ad esempio i compensi dei soci di cooperative, i redditi da collaborazione coordinata e continuativa, compensi per lavori socialmente utili). Nella determinazione del reddito non si tiene conto dell’abitazione principale di cui il lavoratore sia eventualmente proprietario e delle pertinenze dell’abitazione stessa.

Da luglio 2019 chi ha un reddito annuo superiore ai 26.600 euro ma pari al massimo a 35.000 euro potrà ricevere 500 euro per l’anno in corso. Chi invece già gode del bonus, perché non percepisce più di 26.600 euro all’anno, vedrà aumentare l’importo da 80 euro fino a 100.

 

Quando e come si riceve il bonus

Il pagamento del bonus Renzi è a carico del datore di lavoro e avviene automaticamente. Non occorre quindi che il dipendente lo richieda. La somma verrà pagata con la prima busta paga utile una volta verificata la sussistenza dei requisiti di reddito richiesti. Godono dell’agevolazione anche i lavoratori in malattia e in congedo di maternità obbligatorio.

Il datore di lavoro potrà recuperare poi quanto pagato al lavoratore attraverso il modello F24 delle Agenzia delle Entrate utilizzando il codice tributo 1655 (“Recupero da parte dei sostituti d’imposta delle somme erogate ai sensi dell’articolo 1 del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66”).

Se il datore di lavoro non è sostituto d’imposta del lavoratore, l’importo del bonus può essere recuperato con la dichiarazione dei redditi. La stessa procedura vale per chi non abbia più un datore di lavoro-sostituto d’imposta in seguito a licenziamento o dimissioni. 

Chi invece è senza lavoro e gode di misure di sostegno al reddito per la mancanza di lavoro riceve il bonus dall’Inps in automatico. Chi goda della Naspi e abbia anche rapporti di lavoro in corso (anche occasionali) può ricevere il bonus solo dall’Inps o da non più di uno dei suoi datori di lavoro. Deve quindi scegliere da chi, tra Inps e datori di lavoro, farselo corrispondere.

Chi riceve il bonus senza averne diritto deve comunicarlo al datore di lavoro (o, in caso, all’Inps). Quest'ultimo potrà così provvedere a recuperare la somma versata anche se non dovuta.

 

Domande e risposte

Cos'è il bonus Renzi?

Un’agevolazione rivolta ai lavoratori per diminuire il peso del prelievo fiscale e consentire di ricevere una retribuzione netta più alta.

Quando e come si riceve il bonus?

Il pagamento del bonus Renzi è a carico del datore di lavoro e avviene automaticamente. Non occorre quindi che il dipendente lo richieda.

Quali sono le novità 2020 del bonus Renzi?

A partire dalla seconda metà del 2020 è previsto un aumento sia del bonus complessivamente corrisposto sia dei limiti di reddito che danno diritto all’agevolazione.

Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.