Warren Buffett e Mr. Market
E’ noto che i mercati azionari molto spesso si muovono in maniera irrazionale, soprattutto nel breve termine. Mentre nel lungo termine il “fair-value” è sempre realizzato
di Manuela TaglianiBen Graham, il maestro di Warren Buffett, per spiegare questa caratteristica affermava che il mercato azionario nel breve è una “voting machine” (macchina che vota) mentre nel lungo è una “weighting machine” (macchina che pesa).
Chi investe in borsa sa bene come le variazioni giornaliere delle quotazioni, specie se accentuate, portino a degli stati emozionali dai quali è difficile sottrarsi.
Secondo i grandi investitori invece è necessario isolarsi il più possibile da questi stati emozionali e mantenere una visione distaccata e razionale del mercato; l’attitudine mentale verso gli eccessi delle fluttuazioni del mercato usata da Benjamin Graham e da Warren Buffett per ottenere questo scopo, è l’allegoria del mercato azionario di Mr. Market, che è descritta nella lettera agli azionisti della Berkshire Hataway nel 1994.
Graham diceva di immaginare che le quotazioni del mercato venissero da un compiacente signore di nome Mr. Market, partner negli affari. Mr. Market appare ogni giorno, inesorabilmente, e nomina dei prezzi ai quali compra i tuoi interessi o ti vende i suoi.
Sebbene le attività che possedete entrambi hanno stabili caratteristiche economiche, i prezzi di Mr. Market saranno tutto fuorché stabili. Questo perché il povero signore soffre di incurabili problemi emozionali. A volte si sente euforico e vede solo i fattori favorevoli.
Quando si trova in questo stato d’animo, egli propone solo alti prezzi buy-sell perché ha paura che tu gli togli i suoi interessi e quindi gli rubi gli imminenti guadagni. Altre volte è depresso e non vede altro che guai futuri per i suoi affari e per il mondo intero. In questo stato d’animo, egli propone solo prezzi buy-sell molto bassi, perché è terrorizzato che tu gli scarichi i tuoi interessi su di lui.
Mr. Market ha un’altra accondiscendente caratteristica: non gli importa di essere ignorato. Se le quotazioni che propone non sono di tuo interesse, egli tornerà domani con altre proposte. Le transazioni sono esclusivamente una tua opzione. Con queste condizioni, più maniaco-depressivo è il suo comportamento, meglio è per te. Però nel trattare con Mr. Market hai bisogno di un’avvertenza: Mr. Market viene per servirti, non per guidarti. Se ti lascerai guidare da Mr. Market per te saranno guai.
Se in alcuni giorni si presenta in stati d’animo particolarmente scriteriati, tu sei libero di ignorarlo oppure di trarre vantaggio da lui, ma è disastroso se finisci sotto la sua influenza. In verità, se tu non sei certo di poter valutare il tuo business meglio di Mr. Market, hai serie possibilità di perdere la partita. Se invece in base alle tue esperienze e alle tue capacità sai di poter valutare il business meglio di Mr. Market, allora avrai sicuramente successo.
Secondo Buffett, l’allegoria “Mr. Market” di Ben Graham potrebbe sembrare datata nell’avanzato mondo degli investimenti di oggi. Professionisti degli investimenti lavorano con formule complicate e sistemi sofisticati per captare segnali di acquisto o di vendita. Questo è comprensibile perché devono avvalorare i loro consigli.
Però quello che in realtà accade sul mercato nei momenti di euforia, è assolutamente irrazionale e trasportato dagli stati emozionali. Secondo Buffett, il successo non sarà prodotto da formule arcane, programmi al computer o segnali di compravendita segnalati dall’andamento dei prezzi sul mercato. Piuttosto l’investitore avrà successo accoppiando un buon giudizio negli affari con la capacità di isolare i suoi pensieri e il suo comportamento dalla super-contagiosa emozione che gira come un turbine nei mercati.
Manuela Tagliani