NAVIGA IL SITO

Investire in borsa: 7 consigli di John Bogle

John Bogle è considerato uno dei più grandi investitori di sempre. Ha portato a tutti la possibilità di investire nei fondi indice, e con ottimi risultati. I suoi consigli su come investire in borsa

di Marco Delugan 16 giu 2017 ore 14:05

John Bogle è considerato uno dei più grandi investitori della storia. E per chi vuole imparare ad come investire in borsa i suoi consigli sono sicuramente da ascoltare. Mitch Tuchman ne ha tentato una sintesi in un suo articolo apparso pochi giorni fa su Marketwatch. Sette punti da tenere a mente, per non venir travolti dagli umori dei mercati finanziari. O sviati dalla propria presunzione.

 

CHI E' JOHN BOGLE

John Bogle è nato l’8maggio del 1929 a Verona, nel New Jersey, Stati Uniti, da Josephine Lorraine Hipkins e William Yates Bogle.

Colpita dalla Grande Depressione la sua famiglia è andata in pezzi, dopo aver perso casa ed eredità, e dopo l’alcolismo del padre e il divorzio dei genitori.

Nel 1947 si è diplomato alla Blair Academy – a Blairstown, New Jersey - mostrando una particolare attitudine alla matematica. Dopo la Blair si iscrisse alla Princeton University, dove studiò economia e investimento con una particolare attenzione all’industria dei fondi comuni.

Nel 1951 si laureò con una tesi su ruolo economico delle società di investimento.

 

CARRIERA, VITTORIE E SCONFITTE

Sempre nel 1951, fu assunto dal Wellington Fund, dove dimostrò una notevole capacità nell’attività di investimento. Col tempo ne divenne il presidente. Ma commise anche un grave errore che ne causò il licenziamento.

E su questo episodio, che gli costò caro, disse:

La cosa più importante che ho imparato da questo errore, vergognoso e non scusabile, è che è stato causato dalla troppa fiducia, eccessiva rispetto a quello che i fatti avrebbero giustificato.

Nel 1974 ha fondato la Vanguard Company, ancora una delle più stimate società di investimento del mondo.

mercati-finanziari_1


BOGLE E IL PRIMO FONDO INDICE PER TUTTI

Nel 1975, influenzato dai lavori di Eugene Fama, Burton Malkiel e Paul Samuelson, Bogle ha fondato il Vanguard 500 Index Fund, il primo fondo indice disponibile per il pubblico retail.

Un fondo indice è un fondo comune di investimento che replica la composizione dell’indice di riferimento. Una strategia di lungo periodo che riduce i costi e replica la crescita del mercato.

E in mercati come quelli Usa può essere un’ottima scelta. Tanto che lo stesso Warren Buffet consiglia i fondi indice per tutti coloro che non hanno il tempo e/o le competenze per gestire i propri investimenti da soli.

 

I PROBLEMI DI SALUTE E L'USCITA DA VANGUARD

Negli anni ’90 Bogle ha cominciato a soffrire di cuore, tanto che nel 1996 ha lasciato il suo ruolo di CEO a Vanguard. E nello stesso anno ha subito un trapianto cardiaco. Ma al suo ritorno in azienda ha trovato diversi contrasti che lo hanno portato a lasciarla e a passare alla Bogle Financial Markets Research Center. Non direttamente legata a Vanguard ma comunque nel suo cono di luce.

Nel 1999, Fortune ha nominato Bogle “uno dei più importanti investitori del ventesimo secolo.”

Nel febbraio del 2017 è stato accreditato di una ricchezza di 80 milioni di dollari da Business Insider.

 

JOHN BOGLE SCRITTORE

Bogle è anche scrittore di libri sull’investimento finanziario. E tra i due libri che Warren Buffett consiglia, ce n'è anche uno di Bogle.

Secondo Mitch Tuchman di Marketwatch, uno dei più importanti è sicuramente Enough: True Measures of Money, Business, and Life.

Come ha osservato Tuchman, è un libro probabilmente pensato come sua tappa finale, come sua eredità. Pubblicato alla fine del 2008, quando Bogle si stava avviando agli 80 anni. Dopo aver sofferto di problemi di cuore che lo avevano portato nel 1996.

 

INVESTIRE IN BORSA: I 7 CONSIGLI DI JOHN BOGLE

In un articolo apparso di recente su Marketwatch, Tuchman riassume i punti fondamentali della strategia di investimento di Bogle.

Sette lezioni senza tempo, per chi non avesse la voglia o il tempo di dedicarsi ai testi del grande investitore americano.

 

1 Investire è necessario

Perché il vero rischio che incontra un investitore non è rimanere impigliato nella volatilità di breve periodo, ma non riuscire a guadagnare abbastanza dal capitale che sta accumulando.

 

2 Il tempo è dalla tua parte

E’ meglio cominciare a investire il prima possibile, e godersi la magia dell’interesse composto. Anche piccole somme, ma investite prima dei 20 anni di età, possono crescere a meraviglia nel corso di una vita.

 

3 Non credere alle emozioni

Almeno nell’investimento finanziario eliminate l’emotività dal vostro programma di azione. Definite aspettative fondate sulla ragione, e cercate di non cambiarle di fronte ai movimenti effimeri dei mercati. Evitate di agire in base a quelle che sembrano intuizioni uniche, e che spesso sono invece condivise da milioni di persone.

 

4 L’importanza dell’aritmetica di base

Il ritorno netto di un investimento è semplicemente il ritorno lordo meno i costi che dovete sopportare. E’ quindi di fondamentale importanza tenerli sotto controllo. Perché i costi che si accumulano, magari per di più ignorati, possono sconfiggere anche la potenza dell’interesse composto.

 

5 Restate rigorosamente semplici

L’investimento di base è una cosa semplice. Una allocazione delle risorse assennata tra azioni, obbligazioni e liquidità; un bilanciamento attento di rischio, del ritorno atteso e dei costi.

 

6 Non dimenticare il ritorno alla media

Performance particolarmente brillanti – per un fondo di investimento ma anche per altri strumenti finanziari – torneranno con ogni probabilità verso la media del mercato azionario. Ad esempio: chi batte di molto il mercato è probabile che tornerà ad allinearsi ad esso o addirittura a fare peggio.

 

7 Mantieni la rotta

Qualsiasi cosa accada sui mercati, è quasi sempre meglio mantenere il proprio programma di investimento. Cambiare strategia nel momento sbagliato può essere un errore decisivo. Come nel caso di chi liquida parti importanti del proprio portafoglio nel momento peggiore di una crisi finanziaria, perdendo poi parte o perfino tutto il rialzo che ne segue.

 

Decenni di esperienza di investimento e riflessioni in sette semplici punti. E Tuchman tenta una ulteriore sintesi, e cioè:

Il problema dell’investimento è soprattutto un problema di ego, di credere così tanto nelle proprie convinzioni da dimenticare la matematica. In questo risiede il pericolo. Qualcuno avrà ragione, ogni tanto, ma la maggior parte delle volte avrà torto. Se un investitore perdere denaro, l’ego è il motivo.

Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.