David Dreman: pagare un giusto prezzo
Psicologia e valutazione di business per guadagnare in borsa
di Manuela TaglianiDavid Dreman ritiene che una strategia d'investimento per essere di valore, debba tenere in considerazione sia gli ostacoli comportamentali, sia quelli interpretativi dell'investimento. Gli ostacoli comportamentali includono la tendenza verso la psicologia di massa, mentre gli ostacoli interpretativi includono la difficoltà di stimare il valore futuro di una società.
Basso rapporto prezzo utile
Mentre il prezzo di un'azione si muoverà, alla fine, verso il suo valore intrinseco di mercato, gli errori di stima del valore (ostacoli interpretativi) e le emozioni e le preferenze del mercato (ostacoli comportamentali) potrebbero portare a periodi di sottovalutazione o sopravalutazione.
Dreman e Benjamin Graham concordano nel dire che gli investitori pagano troppo per società che sembrano avere le migliori prospettive al momento e reagiscono troppo negativamente a società che hanno le più deboli prospettive.
Ques'errore tende a essere un processo che si autocorregge e che gli investitori "contrarian" usano a loro vantaggio. La situazione spesso si modifica e corregge nel giro di un anno. Gli investitori sembrano pagare troppo per la "visibilità" che Dreman definisce come "il flusso degli utili prevedibile oggi per il futuro".
Le azioni con un alto rapporto prezzo utili sono vulnerabili se la "moda" cambia. Spesso nelle riviste specializzate si parla di rotazione di settore, il processo per cui si passa da un settore di mercato a un altro ritenuto più favorevole nella situazione contingente. Questo spostamento psicologico dell'investitore è spesso veloce e drammatico.
Dreman avverte che il processo di valutazione non deve diventare troppo complesso. I modelli di valutazione, come per esempio il modello di attualizzazione dei dividendi, sono teoricamente sicuri ma forniscono un livello di precisone che può essere pericolosamente falso. Semplici tecniche di valutazione, come il rapporto prezzo/utile sono facili da analizzare e si sono dimostrati efficaci in diversi studi.
Nel suo lavoro di analisi Dreman precferisce prendere il 40% delle azioni partendo dal livello più basso del rapporto p/e. Questo fornisce un universo abbastanza vasto di situazioni per poter fare un'analisi completa.
Dividendi
Dreman cerca società con alti dividendi che la società può sostenere ed eventualmente aumentare. I dividendi aiutano a fornire una protezione contro una significativa caduta del prezzo e contribuiscono al rendimento totale dell'investimento.
Ci sono molti modi per filtrare le società seguendo il metodo dei rendimenti:
Basso rapporto prezzo utile
Mentre il prezzo di un'azione si muoverà, alla fine, verso il suo valore intrinseco di mercato, gli errori di stima del valore (ostacoli interpretativi) e le emozioni e le preferenze del mercato (ostacoli comportamentali) potrebbero portare a periodi di sottovalutazione o sopravalutazione.
Dreman e Benjamin Graham concordano nel dire che gli investitori pagano troppo per società che sembrano avere le migliori prospettive al momento e reagiscono troppo negativamente a società che hanno le più deboli prospettive.
Ques'errore tende a essere un processo che si autocorregge e che gli investitori "contrarian" usano a loro vantaggio. La situazione spesso si modifica e corregge nel giro di un anno. Gli investitori sembrano pagare troppo per la "visibilità" che Dreman definisce come "il flusso degli utili prevedibile oggi per il futuro".
Le azioni con un alto rapporto prezzo utili sono vulnerabili se la "moda" cambia. Spesso nelle riviste specializzate si parla di rotazione di settore, il processo per cui si passa da un settore di mercato a un altro ritenuto più favorevole nella situazione contingente. Questo spostamento psicologico dell'investitore è spesso veloce e drammatico.
Dreman avverte che il processo di valutazione non deve diventare troppo complesso. I modelli di valutazione, come per esempio il modello di attualizzazione dei dividendi, sono teoricamente sicuri ma forniscono un livello di precisone che può essere pericolosamente falso. Semplici tecniche di valutazione, come il rapporto prezzo/utile sono facili da analizzare e si sono dimostrati efficaci in diversi studi.
Nel suo lavoro di analisi Dreman precferisce prendere il 40% delle azioni partendo dal livello più basso del rapporto p/e. Questo fornisce un universo abbastanza vasto di situazioni per poter fare un'analisi completa.
Dividendi
Dreman cerca società con alti dividendi che la società può sostenere ed eventualmente aumentare. I dividendi aiutano a fornire una protezione contro una significativa caduta del prezzo e contribuiscono al rendimento totale dell'investimento.
Ci sono molti modi per filtrare le società seguendo il metodo dei rendimenti:
- stabilire un livello minimo;
- paragonare il rendimento attuale con il livello del mercato, o con il livello storico della società.
I filtri sul rendimento escludono di solito le piccole aziende ad alta crescita, perché queste necessitano di tutta la liquidità disponibile per espandersi. Se si specifica un livello di rendimento, questo non deve essere troppo alto o altrimenti sarebbero presenti solo settori che di solito pagano alti dividendi.
I rendimenti in pericolo di essere ridotti dalle società stesse non sono un buon affare, quindi bisogna tener conto anche del rapporto dividendo/utile per quelle stesse società. Il rapporto rapporto dividendo/utile è calcolato dividendo i dividendi per gli utili, e indica che porzione degli utili è stata pagata agli azionisti.
Le società non possono sostenere un rapporto dividendo/utile troppo alto senza minare il potenziale di crescita nel lungo periodo. Il rapporto dividendo/utile del 50% o meno per i settori e dell'80% o meno per le le azioni in servizi pubbblici sono benchmark semplicistici per calcolare la sicurezza di un dividendo. Il tasso di crescita dei dividendi negli ultimi tre anni di solito viene fornito, o deve essere calcolato, per riuscire a stimare la politica dei dividendi della società.
Manuela Tagliani
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I rendimenti in pericolo di essere ridotti dalle società stesse non sono un buon affare, quindi bisogna tener conto anche del rapporto dividendo/utile per quelle stesse società. Il rapporto rapporto dividendo/utile è calcolato dividendo i dividendi per gli utili, e indica che porzione degli utili è stata pagata agli azionisti.
Le società non possono sostenere un rapporto dividendo/utile troppo alto senza minare il potenziale di crescita nel lungo periodo. Il rapporto dividendo/utile del 50% o meno per i settori e dell'80% o meno per le le azioni in servizi pubbblici sono benchmark semplicistici per calcolare la sicurezza di un dividendo. Il tasso di crescita dei dividendi negli ultimi tre anni di solito viene fornito, o deve essere calcolato, per riuscire a stimare la politica dei dividendi della società.
Manuela Tagliani