4 cose su cui Warren Buffett insiste
Tutti vorrebbero sapere investire come lui. E lui di cose ne ha anche spiegate. Una raccolta di alcuni dei punti più importanti l’ha fatta John Coumarianos di Marketwatch.
di Marco Delugan 7 set 2016 ore 10:39E’ il più grande investitore vivente, che vuol dire il più ricco, e tutti vorrebbero saper investire come lui. Warren Buffett ne ha anche parlato spesso, e in molti ne hanno scritto, ma il suo stile di investimento resta in parte inconoscibile, e non per particolari segretezze, ma perché contiene margini di valutazione che rimangono necessariamente soggettivi e impossibili da insegnare.
Comunque sia, la curiosità intorno ai metodi di Buffett è sempre molto alta. Una raccolta dei punti principali l’ha tentata John Coumarianos di Marketwatch nel marzo del 2015. Eccone una breve sintesi.
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NON SOLO UN PEZZO DI CARTA CON ATTACCATO UN PREZZO
Una azione non è soltanto un pezzo di carta che cambia valore nel tempo, ma rappresenta una azienda reale che opera nell’economia reale. La scienza del valore intrinseco – introvabile Santo Graal degli investitori di lungo periodo – non è nulla di esatto, tanto che Banjamin Graham, maestro di Warren Buffett, usava al suo posto una fascia di prezzo, a volte anche piuttosto estesa. Ma per quanto incerto e difficile da determinare, rimane un punto di riferimento fondamentale. Per orientarsi su questo punto, Buffett ricorda spesso di guardare al rapporto prezzo/utili e alla qualità del management.
Un titolo azionario rappresenta una stima, necessariamente imprecisa e opinabile, dei profitti futuri dell’azienda, è per questo che bisognerebbe acquistarla e tenerla in portafoglio, e non perché si spera in improvvise impennate della sua quotazione nel breve periodo.
Secondo Buffett, anche se le azioni possono muoversi in maniera “folle” nel breve periodo, nel lungo invece rispecchiano l’andamento del valore economico reale dell’azienda.
LE AZIONI PROTEGGONO DALL’INFLAZIONE
Buffett ha spesso osservato come dal 1964 al 2014 lo S&P 500, includendo i dividendi, abbia generato un ritorno dell’11.000%. Nello stesso periodo di tempo il dollaro Usa ha perso l’87% del suo valore.
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Negli anni ’70 il mercato azionario non ha fatto bene, per via della forte inflazione, ma nei 50 anni che vanno dal 1964 al 2014 le azioni hanno fatto crescere il potere d’acquisto di chi vi ha investito. E, secondo Buffett, lo stesso dovrebbe accadere anche i prossimi 50.
VIDEO - Pensare come Warren Buffett:
LA VOLATILITA’ NON E’ UN RISCHIO
O meglio, è un rischio in un’ottica di breve periodo. Se i soldi che volete investire vi serviranno per acquistare l’auto tra due anni, allora è meglio evitare le azioni e preferire obbligazioni a breve scadenza, certificati di deposito e titoli indicizzati all’inflazione. Ma se avete più tempo a disposizione, mettiamo 10 anni, allora la volatilità del mercato azionario non dovrebbe toccarvi molto.
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TENETE D’OCCHIO LE COMMISSIONI
Buffett è stato ultimamente molto duro nei confronti dei gestori del risparmio gestito, più competenti nella vendita, a suo dire, che nell’investimento in senso stretto. Poi ha corretto leggermente il tiro, dicendo che ci sono anche gestori bravi, ma che è difficile riconoscerli, che non è in realtà molto diverso dal dire che è meglio evitarli tutti. Per cui, secondo Buffett, è più conveniente puntare su strumenti che replicano l’andamento di qualche indice, che siano fondi indice o Etf.