L’investimento migliore (per quasi tutti) secondo Warren Buffett
Sono i fondi indice, da scegliere tra quelli con bassi costi di gestione. E di sicuro non farete peggio del mercato, che nel lungo periodo cresce sempre. Per chi vuole una strategia semplice.
di Marco Delugan 5 lug 2016 ore 10:02E’ probabilmente il miglior investitore di sempre, e così non può sorprendere se in tempi difficili molta gente si chiede cosa farebbe lui. E lui lo ha spiegato cosa farebbe, quale sarebbe a suo parere il migliore investimento per la maggior parte degli investitori. Per la maggior parte, però, e non per tutti.
Durante l’ultimo incontro annuale della Berkshire Hathaway svoltosi lo scorso aprile, Warren Buffett ha usato parole molto critiche verso gli hedge fund e i consulenti finanziari, colpevoli, a suo parere, di fare spesso scelte dannose e costose per i propri clienti.
La cosa migliore per un investitore comune sarebbe invece, secondo Buffett, quella di mettere i propri soldi in un fondo indice che abbia anche bassi costi di gestione. I fondi indice sono fondi comuni di investimento o ETF che replicano l’andamento di un indice di borsa, acquistandone i titoli nella stessa proporzione in cui sono rappresentati nell’indice stesso.
Ne ha scritto Matthew Frankel di The Motley Fool.
L’aspetto più importante di questo stile di investimento è, secondo Buffett, che avendo un approccio passivo, può avere risultati migliori di uno stile iperattivo, che finisce spesso col caricare i clienti di pesanti commissioni che possono abbassare di molto il ritorno dell’investimento stesso.
Altra cosa da tenere in considerazione è che un investimento passivo sullo S&P 500 andrà tanto bene quanto andrà bene l’industria degli Stati Uniti, almeno nel lungo periodo. E l’industria statunitense nel lungo periodo è andata piuttosto bene, almeno fino ad oggi, tanto nelle ultime decadi lo S&P 500 è cresciuto in media del 10% ogni anno.
Buffett consiglia questo tipo di investimento a quegli investitori, che poi sono la maggior parte, che comunque affiderebbero i loro soldi a dei professionisti dell’investimento finanziario.
Per gli altri il discorso potrebbe essere diverso. E cioè per chi ha il tempo, la voglia e le conoscenze per gestire da se il proprio portafoglio, acquistare titoli sottovalutati e tenerli per molto tempo non è certo una strategia passiva, e può battere il mercato, evitando anche i costi di gestione che i professionisti finirebbero con l’imporre. Buffet stesso è una prova vivente di queste possibilità.
Oltre ai bassi costi di gestione – sempre che si scelga bene lo strumento di investimento - scegliere un fondo indice ha anche bassi costi “strategici”, nel senso che è sufficiente acquistare quote del fondo o dell’ETF e lasciare che il tempo e il mercato facciano il loro lavoro.
E, cosa di non poco conto, toglie di mezzo l’emotività. E’ stato calcolato da Dalbar – istituto privato di ricerca statunitense - come il ritorno medio degli investitori Usa sia stato del 2,6% l’anno tra il 2004 e il 2013, circa un terzo del rendimento dello S&P 500 nello stesso periodo di tempo. E questo perché l’emotività ha spesso effetti negativi sulle performance, con il panico che consiglia di vendere quanto tutti vendono, a prezzi spesso ormai bassi, e la speranza che consiglia di acquistare quando tutti acquistano, a prezzi spesso ormai alti.
Ma, come tutte le cose, investire in fondi indice ha anche aspetti negativi: se con i fondi indice non si fa peggio del mercato, però non si fa nemmeno meglio. Warren Buffett e altri hanno dimostrato che con il tempo e le conoscenze necessarie si può definire un portafoglio di titoli sottovalutati che può battere il mercato nel lungo periodo. E così, se anche voi avete tempo, voglia e competenza, forse l’investimento in fondi indice potrebbe non essere la scelta migliore.
Ma, attenzione, sopravvalutarsi può essere un errore fatale quando si tratta di investimento finanziario.