Valutare e ottimizzare l’investimento
Un portafoglio è ottimizzato se a parità di rischio è possibile ottenere un rendimento maggiore o, viceversa, a parità di rendimento un rischio minore
di Redazione Soldionline 26 gen 2012 ore 15:18
Nella sesta e ultima puntata del nostro minicorso sviluppato in collaborazione con MoneyController sulla gestione dei risparmi e sui rischi degli investimenti impariamo a valutare le nostre performance e a ottimizzare il portafoglio di investimento per costruire una frontiera efficiente.
La valutazione della performance
La valutazione della performance è, per definizione, da attuare a posteriori, una volta che i dati sono disponibili. Spesso, però, viene compiuta una valutazione delle performance prima dell’investimento. Un ragionamento propedeutico alla scelta dei comparti o dei gestori su cui investire la somma disponibile.
Esistono diversi indicatori di performance, tra i più diffusi e seguiti c'è “l’indice di Sharpe”. Tale indicatore valuta la capacità di un titolo o di un portafoglio di titoli di sovraperformare il rendimento dell’attività priva di rischio (nel nostro paese viene considerato come “free risk” il buono ordinario del tesoro a 3 mesi) rapportando il tutto al rischio totale dell’investimento. L’indice di Sharpe fornisce altresì l’indicazione di quanto “premio per il rischio” è garantito da ogni unità di rischio (volatilità) sopportata nell’investimento.
CALCOLA la rischiosità del tuo portafoglio
L’ottimizzazione di portafoglio e la costruzione di una frontiera efficiente
Possiamo genericamente dire che un portafoglio è “ottimo” ovvero ottimizzato rispetto ad altri messi a confronto se: “a parità di rischio è possibile ottenere un rendimento maggiore o, viceversa a parità di rendimento, un rischio minore”.
Da tale concetto possiamo definire quello di “frontiera efficiente”.
La frontiera efficiente è una curva formata da punti in cui ogni punto esprime il miglior portafoglio dati quei particolari profili di rendimento e rischio.
I portafogli che stanno sulla frontiera non sono né tutti uguali, né tutti ugualmente convenienti; essi sono identificabili solamente come i più efficienti. Sarà poi l’investitore che sceglierà in base alla propria propensione al rischio la posizione da mantenere sulla frontiera efficiente e quindi quale portafoglio scegliere.
Le puntate precedenti:
Prima puntata - Come gestire i risparmi
Seconda puntata - Gli obiettivi dell’investimento: il tempo
Terza puntata - Gli obiettivi dell’investimento: il rendimento
Quarta puntata - Investimenti e rischio: deviazione standard e VaR
Quinta puntata - Duration e duration modificata
La valutazione della performance
La valutazione della performance è, per definizione, da attuare a posteriori, una volta che i dati sono disponibili. Spesso, però, viene compiuta una valutazione delle performance prima dell’investimento. Un ragionamento propedeutico alla scelta dei comparti o dei gestori su cui investire la somma disponibile.
Esistono diversi indicatori di performance, tra i più diffusi e seguiti c'è “l’indice di Sharpe”. Tale indicatore valuta la capacità di un titolo o di un portafoglio di titoli di sovraperformare il rendimento dell’attività priva di rischio (nel nostro paese viene considerato come “free risk” il buono ordinario del tesoro a 3 mesi) rapportando il tutto al rischio totale dell’investimento. L’indice di Sharpe fornisce altresì l’indicazione di quanto “premio per il rischio” è garantito da ogni unità di rischio (volatilità) sopportata nell’investimento.
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L’ottimizzazione di portafoglio e la costruzione di una frontiera efficiente
Possiamo genericamente dire che un portafoglio è “ottimo” ovvero ottimizzato rispetto ad altri messi a confronto se: “a parità di rischio è possibile ottenere un rendimento maggiore o, viceversa a parità di rendimento, un rischio minore”.
Da tale concetto possiamo definire quello di “frontiera efficiente”.
La frontiera efficiente è una curva formata da punti in cui ogni punto esprime il miglior portafoglio dati quei particolari profili di rendimento e rischio.
I portafogli che stanno sulla frontiera non sono né tutti uguali, né tutti ugualmente convenienti; essi sono identificabili solamente come i più efficienti. Sarà poi l’investitore che sceglierà in base alla propria propensione al rischio la posizione da mantenere sulla frontiera efficiente e quindi quale portafoglio scegliere.
Le puntate precedenti:
Prima puntata - Come gestire i risparmi
Seconda puntata - Gli obiettivi dell’investimento: il tempo
Terza puntata - Gli obiettivi dell’investimento: il rendimento
Quarta puntata - Investimenti e rischio: deviazione standard e VaR
Quinta puntata - Duration e duration modificata
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