Tre cose da investitori intelligenti
Fare attenzione alle commissioni, scegliere azioni di aziende solide, e soprattutto avere una strategia per quando le cose vanno davvero male. Come gli investitori davvero capaci.
di Marco Delugan 14 lug 2016 ore 10:12Tutti vorremmo vedere le cose andare bene, i portafogli crescere in maniera vivace e sicura. E quando facciamo errori vorremmo essere diversi, più bravi. Cosa non sempre agevole perché, come ha detto Warren Buffett, “investire è semplice ma non è facile”.
Selena Maranjian, in un articolo apparso su The Motley Fool il 6 luglio appena scorso, propone tre modi di fare, tre abitudini da investitori intelligenti mutuate da quelli che ci sanno davvero fare. Tre cose per diventare più bravi.
AVERE UNA STRATEGIA PER LE CORREZIONI DI MERCATO
E’ facile mantenere una strategia di lungo periodo quando i mercati sono in crescita, ed è facile mantenere la calma e la lucidità quando le cose vanno bene. Meno facile è rimanere razionali quando i mercati scendono, e figuriamoci quando crollano. Il rischio vero, nei casi più difficili, è il “panic selling”: vendere in fretta e furia presi dalla paura di perdere tutto e dalla speranza di essere capaci di riacquistare a prezzi che saranno diventati di nuovo davvero convenienti. Una strategia che raramente porta a risultati positivi.
Cosa fanno invece i migliori investitori in situazioni come questa? Secondo Maranjian, investono. Nel senso che proprio acquistano e non vendono. Maranjian riporta una tabella elaborata da Morgan Housel – suo collega a The Motley Fool, tra l’altro – in cui Housel specifica l’ammontare preciso dei suoi investimenti secondo l’entità delle flessioni di mercato.
Una strategia controintuitiva, non facile in termini emotivi, ma che per quelli che sono davvero investitori di lungo periodo è un ottimo modo di generare profitti.
Gli investitori intelligenti sanno che è del tutto naturale che i mercati possano scendere, anche molto velocemente, a volte per nessuna ragione comprensibile e sviluppano un piano d’azione prima che la volatilità si manifesti permettendosi la flessibilità operativa adatta a trarre vantaggio dalla discesa dei prezzi.
Seguire la tabella di House – o comunque avere una strategia predefinita - permette di eliminare le emozioni dal processo di decisione e di restare calmi nei momenti in cui il mercato va a gambe all’aria.
I dati storici mostrano che, in media, il mercato scende di circa il 10% dai sui massimi più recenti ogni 11 mesi, mentre cali del 20% capitano ogni 4 anni. Questo significa che una flessione capiterà in un futuro non troppo distante, per questo vi suggerisco di sviluppare un vostro piano di azione, così da potervi avvantaggiare dalla futura volatilità del mercato azionario.
FARE ATTENZIONE ALLE COMMISSIONI
Una cosa per niente eccitante, ma che facendo due conti si scopre molto utile: fare attenzione alle commissioni e cercare di pagarne il meno possibile.
Bastano tre accorgimenti:
1) preferire i broker meno costosi
2) non operare troppo (che per investitori buy and hold dovrebbe essere ovvio)
3) scegliere fondi di investimento ed ETF che caricano commissioni base, come i fondi indice, per esempio.
Perché nel lungo periodo anche piccole differenze possono generare costi molto più alti e pesare così sui profitti più di quanto sarebbe accaduto se si fosse fatta più attenzione.
ACQUISTARE AZIONI NOIOSE, E TENERLE
Azioni noiose, che si muovono poco nel breve periodo, ma a volte crescono molto nel lungo. Maranjian ricorda Johnson & Johnson (JNJ), Procter & Gamble (PG) e Realty Income (O) aziende mature che non promettono di triplicare i profitti nel breve periodo, ma che negli ultimi decenni hanno costantemente e facilmente battuto il mercato, come si vede dal grafico che segue.
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Se aveste investito 10mila dollari in ognuna di queste aziende 20 anni fa, avreste adesso 370mila dollari.
Certo, non tutte le aziende noiose sono buoni investimenti, sottolinea Maranjian, e non è per niente facile scovare quelle giuste, ma è probabile che focalizzandosi su quelle capaci di crescere costantemente nel tempo si ottengano risultati migliori che non seguendo le mutevoli mode del momento.