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Sell side: istituzioni multifunzione

Dietro ad etichette a tutti note ci sono grandi società multifunzione, attive lungo un ampio spettro di attività, tutte finalizzare a fornire agli investitori prodotti finanziari

di Valter Buffo 15 nov 2019 ore 14:04

sell-side-sviluppoNel nostro corso abbiamo dedicato un capitolo alla “sell side” (Come si è sviluppata la sell side sui mercati finanziari), e nelle quattro guide precedenti abbiamo descritto le principali caratteristiche delle istituzioni (Le istituzioni della sell side: le principali attività) che operano su questo lato del mercato finanziario: in questa guida conclusiva, offriamo una sintetica ricapitolazione.

Stiamo trattando di istituzioni molto grandi, e molto conosciute al grande pubblico attraverso i mezzi di comunicazione, in parte in ragione di eventi positivi, come i grandi accordi internazionali di fusione ed acquisizione (ad esempio, le privatizzazioni in Italia degli anni novanta furono di fatto affidate quasi in esclusiva alle grandi banche di investimento tradizionali) sia per eventi negativi, anche gravissimi, come ad esempio il collasso di Bear Sterns e Lehman Brothers nel 2008, ma pure le indagini per la manipolazione dei tassi LIBOR.

La nostra sintetica descrizione ci ha consentito di chiarire che dietro ad etichette a tutti note, come Goldman Sachs oppure Morgan Stanley, ci troviamo grandi società multifunzione, attive lungo un ampio spettro di attività, tutte finalizzare a fornire agli investitori (per lo più, Investitori Istituzionali) quei “prodotti” finanziari che poi la “buy side” mette a disposizione del pubblico degli investitori (La buy side: i fondi di investimento). Abbiamo visto che è molto difficile circoscrivere con precisione il perimetro di attività di queste società, sia perché si evolve in modo continuo, sia perche alcune di loro hanno scelto di diventare “anche” banche commerciali a causa della GCF del 2007-2009, arrivando in questo modo a produrre anche servizi rivolti al pubblico di dettaglio in modo diretto, scavalcando quindi la buy side.

Questa scelta, va detto, non ha stravolto la natura, il profilo di business e la composizione dei ricavi delle grandi banche di investimento, che resta incentrato sulle attività di cui vi abbiamo scritto nelle sezioni precedenti del nostro capitolo: originazione di emissioni obbligazionarie ed azionarie, trading per i clienti ed in conto proprio, fusioni ed acquisizioni, operazioni di venture capital, e le altre che abbiamo già citato.

Ci sembra utile aggiungere a ciò che già abbiamo scritto sulla storia di questo segmento del mercato che le sue origini sono parte della tradizione anglosassone, e che a partire dagli anninovanta è aumentata la concorrenza internazionale: e qui va osservato che mentre negli Stati Uniti questo tipo di intermediari nasce fuori dal sistema bancario, in Europa i principali operatori della sell side si affermano come divisioni di gruppi bancari, a partire dagli anni novanta. Grandi investimenti furono fatti, nella parte finale dello scorso millennio, dai tedeschi di Deutsche Bank e di Commerzbank, dai francesi di Societé Generale e BNP Paribas, dagli inglesi di Barclays. HSBC e Royal Bank of Scotland, le svizzere Credit Suisse ed UBS per affermarsi come operatori di primo livello nel segmento dei collocamenti obbligazionari, delle quotazioni azionarie, dello M&A, in diretta concorrenza con gli operatori degli Stati Uniti.

Ad oggi, questo tentativo deve essere giudicato come un fallimento: anche sul piano globale, oltre che negli Stati Uniti, i primi posti delle classifiche sono saldamente in mano ai grandi nomi USA, e alcuni dei nomi europei che abbiamo appena citato hanno già riconosciuto la sconfitta, annunciando piano imponenti di ridimensionamento. Nel grafico qui sotto, potete constatare come siano cambiate in modo profondo le posizioni relative nel più ristretto segmento del collocamento sui mercati di emissioni obbligazionarie.

collocamento-mercati-emissioni-obbligazionarie

 

 

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