Quattro cose sul denaro che è meglio imparare da giovani (ma anche dopo)
Perché saperle genera opportunità ed evita qualche rischio. Permette di scegliere un po’ più a ragion veduta, e di investire per tempo e con migliori risultati. Insomma, aiuta
di Marco Delugan 14 mar 2016 ore 15:38I ragazzi – ma non solo i ragazzi, anche molti adulti - sanno bene come spendere. E’ tutto il resto che riguarda il denaro che sanno meno bene. Non è un segreto, la scuola non li prepara abbastanza su questo argomento. E per molte famiglie, una delle cose più difficili è proprio parlare di soldi, spesso un tabù più di quanto lo siano altre cose. E chi entra nel mondo lavoro e nell’età adulta senza saperne abbastanza, riguardo ai soldi, rischia di doverlo imparare per le vie anche molto difficili da percorrere.
Ma qualche cosa si può fare, almeno per evitare i danni peggiori. E non sono nemmeno cose particolarmente difficili.
Eccone quattro, letteralmente.1. IL VINCOLO DI BILANCIO IMPONE DELLE SCELTE
Le risorse non sono infinite, almeno per la maggior parte delle persone e delle famiglie. E c’è sempre qualche cosa in più che si potrebbe acquistare, che sia la risposta a un desiderio o a un bisogno. Ma gli acquisti di oggi possono ridurre la capacità di acquistare altro, magari di più importante, in futuro.
2. A VOLTE SI ACQUISTANO COSE CHE NON CI SI PUO' PERMETTERE
Perché sembra di potersele permettere. E’ il trucco degli acquisti in “comode rate”. Quello che viene percepito è la comodità immediata, e non il peso complessivo dell’acquisto. Più le rate sono basse, maggiore è il loro numero, più lungo è il tempo, e più alti sono gli interessi da pagare. E’ quindi importante far capire da subito ai bambini e ai ragazzi come funzionano i debiti e gli acquisti a rate.
3. MONETIZZARE IL TEMPO PUO' AIUTARE
Un'altra strada per far capire ai ragazzi il valore del denaro e trasformare in tempo il costo di quello che si vorrebbe acquistare, e così confrontare il valore di quel bene con la fatica necessaria ad acquistarlo. Ma si può anche confrontare quello che si è già acquistato con il tempo speso. E qualora il bene fosse stato sottoutilizzato, quel sottoutilizzo sarebbe davvero tempo sprecato.
4. IL TEMPO E' DALLA TUA PARTE, MA DEVI RISCHIARE QUALCHE COSA
Ancora il tempo, ma questa volta visto al contrario, e cioè non come costo, ma come opportunità.
Per capire cosa vuol dire investire denaro c’è una formula matematica semplice e chiara, la formula dell’interesse composto, che spiega che il rendimento di un investimento è dato da:
y=x(1+i)^n
dove:
y è l’ammontare del capitale dopo “n” anni
x è il capitale iniziale
ì è il rendimento annuo
n è il numero di anni in cui si rimane investiti
Il grafico che segue, tratto da “Investing for beginners” di The Motley Fool, mostra come un capitale di 1.200 dollari cresce nel tempo sotto diversi scenari.
Dato un capitale iniziale, più lungo è il tempo e più alto è il rendimento, e maggiore sarà il risultato dell’investimento.
Ma per far crescere il rendimento qualche rischio bisogna prenderlo: perché il rendimento atteso, si sa, cresce con i rischi che bisogna assumere per ottenerlo. Lasciar parcheggiati i propri denari in un conto corrente non fa correre alcun rischio, ma non fa nemmeno crescere il capitale.
C’è un'altra formula, ancora più facile, che aiuta a capire cosa ci può dare un certo investimento, è la regola del 72 che premette di calcolare in quanto tempo un certo capitale raddoppia: basta prendere il numero 72 e dividerlo per il tasso di interesse composto annuale. Se è l’1%, ci vorranno 72 anni, se è il 2% ci vorranno 36 anni, e così via. Più il ritorno dell’investimento è alto, e prima il capitale raddoppia.
Ma, ancora una volta, più è alto il rendimento, e maggiori sono i rischi.
Se si comincia presto, l’arco temporale che si ha di fronte può permettere di affrontarli: i mercati azionari nel lungo periodo crescono sempre, ad esempio.
E così il tempo si schiera dalla nostra (loro) parte.