Sesta regola per investire in azioni: pensare a lungo termine
A meno che non si abbia l’esigenza di ritirare presto il proprio denaro, è consigliabile investire in un’ottica a lungo termine ed evitare di farsi coinvolgere nelle oscillazioni dei mercati sul breve termine
di Redazione Soldionline
Tratto da Le dieci regole d'oro per investire in azioni di Hugh Young, a cura di Aberdeen Asset Management
A meno che non si abbia l’esigenza di ritirare presto il proprio denaro, è consigliabile investire in un’ottica a lungo termine ed evitare di farsi coinvolgere nelle oscillazioni dei mercati sul breve termine. Innanzitutto, l’orizzonte temporale degli investimenti deve essere allineato con quello delle società in cui si investe. Tutte le aziende solide, infatti, e persino alcune che non lo sono, operano in una prospettiva di lungo periodo.
Quando un’azienda costruisce un impianto produttivo, ad esempio, prevede che renda per almeno dieci anni; chi vi investe, di conseguenza, deve prevedere che tale investimento possa rendere per lo stesso periodo. In secondo luogo, le oscillazioni di prezzo nel breve periodo sono per lo più incoerenti, in quanto spesso sono collegate a minusvalenze (e plusvalenze) di capitale temporanee. Le perdite rilevanti sono quelle permanenti, ma anche in questo caso l’essenziale è essere in grado di valutare le prospettive dell’azienda sul lungo termine.
LEGGI TUTTE: Le dieci regole d'oro per investire in azioni
Pensare a lungo termine, la vignetta di Fran Orford:

Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.
A meno che non si abbia l’esigenza di ritirare presto il proprio denaro, è consigliabile investire in un’ottica a lungo termine ed evitare di farsi coinvolgere nelle oscillazioni dei mercati sul breve termine. Innanzitutto, l’orizzonte temporale degli investimenti deve essere allineato con quello delle società in cui si investe. Tutte le aziende solide, infatti, e persino alcune che non lo sono, operano in una prospettiva di lungo periodo.
Quando un’azienda costruisce un impianto produttivo, ad esempio, prevede che renda per almeno dieci anni; chi vi investe, di conseguenza, deve prevedere che tale investimento possa rendere per lo stesso periodo. In secondo luogo, le oscillazioni di prezzo nel breve periodo sono per lo più incoerenti, in quanto spesso sono collegate a minusvalenze (e plusvalenze) di capitale temporanee. Le perdite rilevanti sono quelle permanenti, ma anche in questo caso l’essenziale è essere in grado di valutare le prospettive dell’azienda sul lungo termine.
LEGGI TUTTE: Le dieci regole d'oro per investire in azioni
Pensare a lungo termine, la vignetta di Fran Orford:

Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.