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Dove si scambiano le azioni: le borse

Miliardi di azioni vengono scambiate ogni giorno, e questo imponente flusso di scambi, e di denaro, richiede ovviamente un sistema di regole. E un luogo (virtuale) dove avvengono le contrattazioni: le borse

di Valter Buffo 26 set 2019 ore 14:29

scambio-azioniDopo avere esaminato, nelle due uscite precedenti del nostro corso su finanza e mercati, la natura e le caratteristiche dei titoli azionari, oggi ci dedicheremo all’organizzazione degli scambi. Miliardi di azioni vengono scambiate ogni giorno, e questo imponente flusso di scambi, e di denaro, richiede ovviamente un sistema di regole.

L’investitore individuale oppure istituzionale che intende acquistare oppure vendere azioni attraverso un mercato organizzato invia il proprio ordine di acquisto oppure di vendita ad un intermediario autorizzato agli scambi, e questo ordine dovrà essere alternativamente caratterizzato come “al mercato” (ovvero da eseguire al primo prezzo utile sul mercato) oppure come “limitato” (ovvero da eseguire soltanto se il prezzo di mercato corrisponderà a quello indicato dal cliente investitore).

Che cosa succede da questo punto in poi? Ovviamente saranno regolati sia il flusso delle informazioni, sia lo scambio dei titoli, sia i flussi di denaro: e queste regole si sono tradotte, nel corso degli ultimi secoli, in organizzazioni di forma diversa. Storicamente, gli scambi di titoli azionari si sono concentrati presso mercati organizzati chiamati Borse Valori, ma negli ultimi decenni la tecnologia ha modificato nel profondo l’organizzazione e le regole degli scambi. Da sottolineare la diffusione di organizzazioni alternative per mercato delle azioni, ed in particolare dei cosiddetti mercati over-the-counter (il più noto è il Nasdaq a New York) e dei mercati telematici.

La borsa valori in origine era un edificio all’interno del quale si incrociavano le attività degli operatori autorizzati ad accedervi, ed ancora oggi le attività di compravendita sono organizzate in questo modo alla Borsa più grande del pianeta, quella di New York, che iniziò la sua attività nel lontano 1792, con 24 intermediari (brokers) e pochi titoli scambiati. Oggi, il NYSE di New York è la borsa più grande del mondo, sia per il numero dei titoli quotati, sia per il volume degli scambi effettuati, ed ancora oggi questo mercato di borsa è organizzato come mercato “alle grida”, come ci racconta il brano che leggete qui di seguito.

Organized exchanges are characterized as auction markets that use floor traders who specialize in particular stocks. These specialists oversee and facilitate trading in a group of stocks. Floor traders, representing various brokerage firms with buy and sell orders, meet at the trading post on the exchange and learn about current bid and ask prices. These quotes are called out loud. In about 90% of trades, the specialist matches buyers with sellers. In the other 10%, the specialists may intervene by taking ownership of the stock themselves or by selling stock from inventory. It is the specialist’s duty to maintain an orderly market in the stock even if that means buying stock in a declining market. (Fabozzi, 2006)

In molti altri mercati di borsa, ed anche negli stessi Stati Uniti, il sistema di trattazione “alle grida” è stato sostituito, nel corso degli ultimi anni, dal sistema di negoziazione telematica. Al contrario i circuiti elettronici non necessitano di un luogo fisico per fare incontrare gli intermediari, che tra di loro operano attraverso i sistemi telematici. La borsa di Milano oggi opera come mercato telematico, ma nel mondo il simbolo di questa tendenza rimane il NASDAQ che si trova anche lui a New York.

One such network is called the National Association of Securities Dealers Automated Quotation System (NASDAQ). This system, introduced in 1971, provides current bid and ask prices on about 3,000 actively traded securities. Total volume on the NASDAQ is usually slightly lower than on the NYSE; however, NASDAQ volume has been growing and occasionally exceeds NYSE volume. (Saunders, 2018)

La maggiore differenza, tra le due forme di mercato per le azioni, sta nel ruolo degli intermediari: la Borsa alle grida attribuisce agli agenti che sono autorizzati il ruolo di intermediari puri (quasi del tutto), che si incontrano in un luogo fisico per incrociare ordini di acquisto ed orini di vendita ricevuto dai clienti, sulla base di un meccanismo di asta pubblica (in Italia questo era il ruolo svolto dagli agenti di borsa), mentre il mercato telematico impone la presenza di grossisti o market makers che devono immettere e mantenere prezzi di acquisto e prezzi di vendita per quantità minime predeterminate, allo scopo di garantire la liquidità del mercato, anche per quei titoli che vengono trattati per piccole quantità oppure con scarsa frequenza.

Whereas organized exchanges have specialists who facilitate trading, over-the-counter markets have market makers. Rather than trading stocks in an auction format, they trade on an electronic network where bid and ask prices are set by the market makers. There are usually multiple market makers for any particular stock. They each enter their bid and ask quotes. Once this is done, they are obligated to buy or sell at least 1,000 securities at that price. Once a trade has been executed, they may enter a new bid and ask quote. (Saunders, 2018)

La diffusione degli strumenti telematici per la compravendita di azioni ha dato luogo alla diffusione di tecniche di gestione degli ordini come il “program trading”, e da qui poi deriva la diffusione di pratiche come lo “high frequency trading”. Altre novità che hanno interessato i mercati telematici di borsa sono i cosiddetti “dark pool”, il “frontrunning”, ed altro che in questo spazio limitato non abbiamo la possibilità di trattare.

 

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