L’investimento finanziario, per cominciare
Chiunque investe, privato o istituzionale, sposta in là nel tempo potere d’acquisto. Quali sono gli elementi chiave dell’investimento? Quali gli obiettivi e possibili i risultati? La guida che segue potrebbe darvi una mano a rispondere ad alcune di queste domande
di Marco DeluganCi sono diversi modi per investire. Un pensionato che acquista titoli di stato investe; un gestore di fondi che acquista azioni in borsa, investe. E' facile intuire come siano procedimenti diversi, sia per i capitali disponibili sia - soprattutto - per obiettivi e strategie. Possiamo immaginare che un pensionato che acquista titoli di stato lo faccia per garantirsi un rendimento un po' più alto di quello di un deposito bancario sopportando un rischio finanziario minimo; si muova in un'ottica di medio periodo: 3-5 anni; e utilizzi una strategia semplice: acquisti e tenga i suoi titoli fino alla loro scadenza "naturale". Un gestore di fondi dovrà acquistare e vendere titoli - azioni, obbligazioni ed altro - per garantire ai propri clienti un rendimento quantomeno in linea con quello dei fondi concorrenti; dovrà collaborare con analisti finanziari in un complicato lavoro di monitoraggio e valutazione dei mercati e agire con molta tempestività e attenzione. Ma in entrambi i casi, investimento del pensionato e investimento del gestore, si tratta dello stesso tipo di attività: ambedue stanno infatti spostando potere d'acquisto in là nel tempo.
Tra le diverse possibili, la definizione d'investimento che utilizzeremo in questa rubrica è proprio "potere d'acquisto differito nel tempo". L'investimento è quindi il procedimento con cui ognuno di noi sposta nel tempo le disponibilità che ha, rinunciando a consumarle oggi in vista di un consumo futuro. Proprio per questa ragione ogni investimento viene effettuato col "risparmio" cioè con quanto resta del reddito una volta detratto il consumo.
Ogni investimento, (attività finanziarie, immobili, gioielli, cavalli...) può essere definito mediante due parametri chiave: il rendimento, il rischio e l'orizzonte temporale. Tutti e tre questi concetti sono intuitivi. Il rendimento rappresenta la differenza tra quanto io ho investito e quanto ottengo alla fine dell'investimento. Il rischio è la probabilità che quanto io otterrò alla fine dell'investimento sia effettivamente molto diverso da quanto mi posso attendere nel momento in cui effettuo l'investimento. L'orizzonte temporale è la durata dell'investimento; e cioè, l'intervallo di tempo per il quale "sposto in avanti" le mie disponibilità.
Nel momento in cui decido un investimento vado comunque incontro ad una incertezza, al rischio che il rendimento ex ante che prevedo per il mio investimento, in realtà a posteriori non venga raggiunto.
Questa incertezza è definita proprio come rischio dell'investimento. Gli investimenti più rischiosi sono quelli nei quali è più difficile prevedere il rendimento ex ante, perché gli elementi che compongono il rendimento sono maggiormente soggetti a future variazioni di valore. Così in ambito finanziario l'investimento a maggior rischio è tipicamente l'azione, mentre quello a minor rischio è solitamente il titolo di stato zero coupon di breve durata.
Marco Delugan
marcodelugan@soldionline.it
Sul sito di eToro
Possibilità di investire in Azioni (anche frazionate) e ETFs
Fino 5,3% di interessi annuali sul saldo inutilizzato
Account Demo gratuito al momento dell'iscrizione