Investimento vs speculazione
È molto importante per gli investitori, al fine di ottenere un ottimo impiego delle proprie risorse finanziarie, sottolineare la netta distinzione che intercorre tra investimento e speculazione
di Redazione Soldionline 22 ott 2019 ore 11:23Spesso i termini "investimento" e "speculazione" sono impiegati - sia dagli addetti ai lavori che dai normali risparmiatori - in maniera scorretta. In ugual misura le due espressioni in alcuni momenti sono state quasi ricondotte al medesimo significato. Ma il confine che separa le due definizioni, o meglio le due logiche di destinazione di risorse, è riconducibile al modo in cui il fattore tempo viene preso in considerazione dall’investitore per le valutazioni delle possibili strategie da adottare nei relativi mercati e dalle conseguenze operative determinate dalla scelta di una strategia a differenza dell’altra. Così, al fine di ottenere un ottimo impiego delle proprie risorse finanziarie, è molto importante per gli investitori capire e sottolineare la netta distinzione che intercorre tra investimento e speculazione
L’investimento finanziario è la strategia o meglio l’insieme delle strategie impostate dall’individuo volte ad acquisire attività finanziarie, con il fine di ottenere dal loro impiego, in un tempo ragionevolmente lungo profitti sotto forma di reddito (ossia dividendi, interessi o rendite di varia natura) o di plusvalenze (ossia la vendita di attività finanziarie a seguito di un apprezzamento di valore).
Tutto questo significa che l’investitore sceglie di allocare le sue risorse finanziarie adottando delle politiche di impiego di lungo termine; costruisce cioè un portafoglio in funzione delle sue esigenze finanziarie e reali. L’investimento viene visto come un mezzo per raggiungere determinati obiettivi che sono pianificati ex-ante.
In questo caso, entrando più nello specifico, l’investimento finanziario può essere definito come un consumo differito nel tempo, cioè le persone rinunciano ad un consumo immediato della loro ricchezza, per poterla impiegare nel futuro.
L’investitore orientato alla strategia di lungo periodo è svincolato dalla pura logica delle performance di breve periodo e generalmente valuta il rendimento complessivo dell’intero portafoglio e non considera le performance di ciascun asset componente il portafoglio.
Il raggiungimento degli obiettivi prefissati si pone come priorità delle sue valutazioni. Inoltre l’investitore di lungo termine ha generalmente nei confronti del rischio, inteso come volatilità del suo portafoglio, una gestione statica, cioè lascia che i movimenti di breve periodo non vadano ad inficiare la strategia adottata in precedenza, in pratica il tempo controlla il rischio dei suoi investimenti.
Diverso è il significato di speculare. Etimologicamente il termine deriva dal latino “specola” che appunto significa osservatorio; speculare significa quindi vedere lontano, vedere meglio, vedere prima, cioè anticipare gli avvenimenti futuri.
La speculazione è quella strategia attuata dall’investitore atta a conseguire guadagni in un tempo molto ristretto a volte anche di pochi secondi. Lo speculatore orientato ad una strategia di breve periodo è alla ricerca costante di rendimenti, attraverso il "timing", cioè il momento giusto per entrare e uscire dal mercato o da un singolo titolo.
Le differenze, quindi, si ripercuotono anche sulla rischiosità delle due strategie, elevata nel secondo caso. E nell’approccio, diretto nel caso della speculazione, spesso intermediato da un consulente nel caso dell’investimento. Spesso l’idea della speculazione allontana le persone dell'investimento finanziario perché esse non vogliono assumere rischio eccessivo. In realtà, in ottica di investimento di lungo termine, è possibile e auspicabile individuare il proprio livello di rischio adeguato, in modo da poter proteggere nel tempo il proprio capitale.