Perché negli investimenti non bisogna perdere tempo
Il successo di un investimento dipende anche dal tempo per il quale si investono i propri risparmi, perché gli interessi maturano progressivamente e vanno accumulandosi, moltiplicando così il rendimento
di Redazione Soldionline 5 ago 2020 ore 12:40Investire significa rinunciare a spendere i propri risparmi nell’immediato per metterli a frutto in futuro. Il rendimento di un investimento è quindi determinato in primo luogo dal rischio che ci si assume, perché gli interessi corrisposti sui risparmi investiti premiano anzitutto l’azzardo (calcolato) al quale ci si espone con l’investimento stesso. E dipende poi dal tempo per il quale si investono i propri risparmi, perché gli interessi maturano progressivamente e vanno accumulandosi nel tempo, moltiplicando così il rendimento. Prima si inizia a investire, insomma, e più tempo si ha a disposizione anzitutto per far maturare interessi e poi per aumentare il margine di rendimento del proprio investimento.
Il segreto della capitalizzazione composta
Un investimento fruttuoso può essere paragonato a un aereo in fase di decollo o a una palla di neve lungo un pendio. Man mano che procede, esso acquista un ritmo via via più veloce, genera cioè maggior rendimento. Questo effetto accelerazione è dovuto a quella che in gergo tecnico si chiama capitalizzazione composta. In virtù della capitalizzazione composta, infatti, l’investitore riceve gli interessi non solo sul capitale investito ma anche sugli interessi via via accumulati. Questo significa che ogni anno gli interessi vengono calcolati su una cifra maggiore dell’anno precedente, perché comprende sia il capitale investito all’inizio che gli interessi maturati di anno in anno. In sostanza, al termine di ogni anno, il rendimento conseguito va a sommarsi col capitale iniziale investito e gli interessi dell’anno successivo vengono calcolati non sul solo capitale iniziale ma sulla somma del risparmio conferito e degli interessi già maturati.
Riassumendo il tutto in una formula matematica, si può dire che:
investendo un capitale \(C\) al tasso di interesse \(i\) dopo il primo anno \(1\) si avrà sempre \(C(1+i)\)
e che dal secondo anno l’interesse maturerà su tutta questa quantità quindi si avrà
\(C(1+i)⋅(1+i)=C(1+i)^2\)
e così via per gli anni successivi.
La geometria non è reato, ma neanche finanza
Naturalmente gli interessi possono variare di anno in anno, nella peggiore delle ipotesi possono diventare pure negativi e dunque erodere anziché incrementare il rendimento, ma questo non significa che al termine dell’arco temporale prescelto per l’investimento, il capitale che ci si ritrova non sia maggiore di quello inizialmente conferito. Certo è un investimento, quindi presenta un rischio e può capitare di incorrere in anni di interessi positivi che vengono completamente ‘mangiati’ da un solo anno di interessi negativi, ma gli interessi negativi sono una rarità e l’eventualità che anni di rendimenti vadano in fumo per via di interessi negativi significa con tutta probabilità che prima si è avuto un basso rendimento e poi un interesse fortemente negativo. Tutto può succedere, ma rispetto a un simile scenario è molto più facile che un investimento vada male perché si è puntato su un asset poco performante.
Quel che è certo è che un investimento anche quando va a buon fine non garantisce un incremento predeterminato, seguendo le regole della proporzione geometrica. Può succedere che un investimento vada anche così (sbalorditivamente) bene o addirittura anche meglio, la geometria però non solo non è un reato, come dice una vecchia canzone, ma non è neppure una regola della finanza. Più banalmente, investire è come percorrere un tragitto: ci saranno tratti di maggior velocità e altri di minor speditezza, accelerazioni e rallentamenti si alterneranno per tutto il tempo dell’investimento.
Il futuro remoto presenta più rischi e anche maggiori interessi
La durata di un investimento è naturalmente una libera scelta dell’investitore, che (direttamente o affidandosi all’expertise di un gestore) può sempre esercitare le opzioni hold, sell e buy a seconda delle condizioni che vede maturare sul mercato e anche, a monte, del suo desiderio di godersi i propri risparmi piuttosto che di continuare a tenerli investiti. Di norma, comunque, un investimento a lunga scadenza comporta fin da subito un maggior rendimento, perché più lunga è l’esposizione al rischio ripagata dagli interessi e più difficili da prevedere, perché più in là nel futuro, sono i rischi stessi ai quali ci si espone. Di nuovo, va da sé che per darsi un orizzonte temporale lungo per il proprio investimento occorre muoversi senza indugio (è lo stesso meccanismo della pensione, a ben vedere).