Come Warren Buffett sceglie le azioni su cui investire
Impossibile saperlo nei dettagli, ma alcuni criteri li ha dichiarati lui stesso nella lettera agli azionisti della Berkshire Hathaway del 2014. Vediamo come possono tornare utili.
di Marco Delugan 27 lug 2016 ore 10:51Visti i risultati che hanno, sarebbe molto interessante sapere su cosa investiranno Warren Buffett e la Berkshire Hathaway. Ma non è possibile, non vanno certo a dirlo in giro. E anche solo immaginarlo, fare delle ipotesi sui prossimi acquisti potrebbe rivelarsi uno sforzo inutile.
Ma qualche cosa si può comunque fare in stile Buffett per migliorare le prospettive di lungo del nostro portafoglio.
Come ricorda Matthew Frankel di The Motley Fool, infatti, nella sua lettera agli investitori del 2014 Buffett ha dichiarato quali sono i sei criteri che la Berkshire utilizza per determinare se una azienda merita uno sguardo più ravvicinato. Criteri che, quindi, servono a un primo screening, cui seguono ulteriori esami e valutazioni.
LEGGI ANCHE: Investire come Warren Buffett in 7 passi
I criteri che Buffett utilizza per iniziare la selezione delle aziende che finiranno nel suo portafoglio sono i seguenti:
1) grandi volumi di vendita;
2) una importante e provata capacita di generare profitti;
3) importante “return on equity” (rendimento del capitale proprio), e pochi debiti;
4) un buon management;
5) un business semplice;
6) un prezzo di offerta.
Perché la Berkshire Hathaway decida di approfondire le analisi di un titolo, tutti i criteri devono essere soddisfatti.
Un investitore individuale non li deve per forza utilizzare tutti. Uno dei sei può essere subito eliminato, perché tutte le azioni sul mercato hanno un prezzo di offerta.
Ma gli altri 5 possono aiutare a selezionare aziende che possono diventare buoni investimenti.
Vediamoli uno alla volta, per come li ha descritti Frankel.
Grandi volumi di vendita – Anche se non è necessario affidarsi ad aziende di grande capitalizzazione, è sempre meglio evitare aziende troppo piccole, soprattutto perché spesso le aziende piccole sono meno stabili e più difficili da analizzare.
Grande e provata capacità di generare profitti – Tesla Motors può guadagnare molto se le cose dovessero andare bene. Ma non lo sta già facendo, e cioè non sta già guadagnando molto. Per questo oggi non sarebbe interessato a investire in Tesla Motors. Meglio focalizzare la maggior parte delle proprie risorse su aziende con una capacità di produrre profitti provata dalla loro storia. I maggiori investimenti azionari di Buffett sono Coca Cola e Wells Fargo, aziende con una storia di redditività molto lunga.
Forti rendimenti sul capitale proprio (ROE) e pochi debiti - Confrontate il ROE dell’azienda con gli altri all’interno dello stesso settore. La situazione ideale è assenza di debiti, ma fino a quando le spese per interessi passivi sono basse in relazione ai profitti, le cose vanno bene. Ma se l’azienda sta utilizzando i tre quarti del suo reddito per pagare gli interessi sul debito, allora meglio starne alla larga.
Management di qualità – Difficile sottolineare abbastanza l’importanza che Buffett assegna alla qualità del management. Non c’è una formula magica che definisca come si deve comportare il management migliore, ma Frankel cerca manager che abbiano partecipazioni azionarie importanti nell’azienda, e abbiano attenzione alla distribuzione di dividendi e al riacquisto delle azioni dell’azienda.
Un business semplice – La definizione di cosa sia un business semplice varia da persona a persona. Nel caso di Buffett, lui preferisce aziende che non impieghino molta tecnologia, perché lui non ne capisce il business. Il succo della faccenda è che bisognerebbe concentrarsi su aziende di cui si può capire come fanno a guadagnare denaro.
Per un investitore individuale questa lista può diventare un buon punto di partenza per elaborare un proprio metodo per scegliere i titoli su cui investire, o comunque da inserire in una buy list da tenere sott’occhio.
Ci sono molti altri parametri che possono tornare utili nella fase di selezione.
Uno che può essere interessante tenere presente è, ad esempio, il prezzo: acquistare un’azienda selezionata dai criteri che abbiamo appena visto e con un prezzo conveniente può essere una buona cosa, soprattutto in ottica di lungo periodo.
LEGGI ANCHE: 5 cose da fare per scovare i titoli sottovalutati