Come investire senza rischi
Investire senza alcun rischio non è possibile, perché il rendimento che si può ottenere da un investimento dipende proprio dal rischio a cui ci espone con l’investimento stesso, ma è comunque possibile contenere i rischi
di Redazione Soldionline 30 set 2020 ore 14:35Investire senza alcun rischio non è possibile, perché il rendimento che si può ottenere da un investimento dipende proprio dal rischio a cui ci espone con l’investimento stesso, ma è comunque possibile contenere i rischi. Il rischio è una componente gestibile dell’investimento e può essere il criterio in base al quale scegliere come procedere all’allocazione dei propri risparmi.
Diversificare anche se non si è molto prudenti
Posto che non esistono investimenti a rischio zero, il primo passo per investire senza eccessivi rischi è appurare la propria propensione o avversione al rischio. Non di rado questo passo è obbligatorio per legge, perché la possibilità di effettuare investimenti, attraverso specifici strumenti finanziari è calibrata sulla conoscenza che l’investitore dimostra del mondo della finanza e quindi sulla sua capacità di comprendere le potenziali perdite a cui va incontro ove i rischi si concretizzino.
Ricorrere a un consulente abilitato all’intermediazione finanziaria può dunque essere la via per evitare di incorrere in truffe, laddove il consulente stesso accerti il grado di conoscenze finanziarie dell’investitore e sia dunque tenuto a offrirgli soluzioni di investimento coerenti con le sue competenze in tema di finanza e relativi rischi.
Qualunque sia la propria avversione o propensione al rischio, la regola aurea per qualsiasi investimento consiste nella raccomandazione di diversificare l’allocazione dei propri risparmi. L’investitore è sempre libero di indirizzare tutto ciò di cui dispone per l’investimento su un unico impiego ma chi segue questa logica riduce i propri margini di manovra e si vincola alla logica dell’‘all in’: o la va o la spacca, in sostanza. Chi indirizza i propri risparmi su diversi strumenti finanziari, su diverse asset class, consegue invece un frazionamento del rischio e quindi un rendimento che sarà la media esatta tra gli investimenti meno performanti (e magari in perdita) e quelli più brillanti. Anche se l’ipotesi non impossibile, molto difficilmente chi fraziona il rischio vedrà andar male o andar bene l’intero insieme di investimenti in cui ha ripartito i propri risparmi. Di norma, chi diversifica ammortizza le performance meno brillanti del proprio portafogli con quelle più brillanti.
Darsi il tempo di vedere risultati o di recuperare
Determinante per la gestione del rischio è anche la disponibilità di tempo durante il quale si possono tenere impegnati i propri risparmi. Di norma direttamente correlata con l’obiettivo che si intende conseguire grazie all’investimento, questa disponibilità di tempo è importante sia nel caso si opti per un basso rischio, perché in tal caso rendimenti interessanti maturano solo in un più lungo lasso temporale, sia ove si abbia una maggior propensione al rischio, perché quanto più tempo si ha a disposizione tanto più si possono assorbire e ribaltare rovesci legati alla ciclicità dei mercati.