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Come investire durante una correzione di mercato

Un periodo in cui molti preferiscono restare in disparte, ma anche un periodo che può dare molte soddisfazioni. Se si è pronti a coglierle e si segue il giusto metodo. Eccone uno per caratteri forti

di Marco Delugan 8 feb 2016 ore 14:33

Il momento migliore per investire in azioni è anche il più difficile. E cioè durante una correzione di mercato. Lo ha scritto John Maxfield su The Motley Fool il 27 gennaio 2016.

E’ vero, non è esattamente il primo a dirlo.

Ma per approfittare di una correzione di mercato ci vogliono nervi saldi e metodo, e Maxfield nell’articolo spiega il suo.

Fatto di tre passi:

1) scegliere titoli di qualità;
2) mediare al ribasso;
3) tenere i titoli per il tempo necessario.

COSA SONO I TITOLI DI QUALITA’
Sono azioni di aziende grandi e stabili, di solito non giovanissime, conosciute e con vantaggi competitivi durevoli.

Maxfield aggiunge che:

Sono aziende di cui avete sentito parlare – quelle che producono le cose che soddisfano i vostri bisogni quotidiani o che aiutano il progresso della società.

carattere-fortePuò accadere che una correzione dei mercati azionari contribuisca a innescare una recessione economica. Ed è anche per questo che la dimensione delle aziende conta.

A parità di tutte le altre condizioni, infatti, una azienda più grande, con più risorse e con un maggiore accesso al credito ha maggiori possibilità di sopravvivere a una recessione. Ed è più che probabile che sia sopravvissuta ad altre, soprattutto se oltre alla dimensione rilevante l’azienda ha anche una certa età; e di solito una azienda grande ha anche una certa età.

Maxfield riporta quanto ha detto su questo punto da Jamie Dimon, CEO di JPMorgan Chase, banca d’affari grande e affermata, appunto:

Non si può gestire una azienda pensando che non ci saranno mai recessioni. Una azienda deve essere preparata anche per quello. Se una azienda riesce a essere forte nei tempi difficili questo gli permetterà di fare cose importanti quando ci saranno tempi migliori, come assumere lavoratori ed espandere il proprio business.

Meglio gestire la propria azienda sapendo che potrà esserci il sole, che potrà venire il brutto tempo, o anche arrivare un uragano. Ed è meglio essere onesti sulle dimensioni dell’uragano.

La possibilità di investire in aziende con un management esperto e preparato come Dimon è maggiore, secondo Maxfield, se l’azienda è appunto grande, e ha dimostrato nel tempo stabilità e capacità di navigare anche in acque difficili.

MEDIARE LE POSIZIONI AL RIBASSO
E’ difficile prevedere quando avrà fine una fase di ribasso. Per questo è meglio non spendere tutto subito, ma dividere l’ammontare che si vuole investire in tre tranche e acquistare le azioni su cui si intende puntare in tre momenti differenti. L’intervallo di tempo tra un investimento e l’altro non può essere definito a priori in maniera precisa. Maxfield parla di qualche settimana, ma la scelta dipenderà dalle condizioni effettive del mercato.

Questa tattica viene chiamata “mediare al ribasso”, e viene seguita anche da grandi investitori come Warren Buffett.

Mediare al ribasso permette di ridurre il prezzo medio di carico, e di trovarsi quindi in posizione migliore per approfittare del rialzo delle quotazioni che, molto probabilmente, avverrà.

PER GUADAGNARE CI VUOLE TEMPO
Chi non riesce a sopportare che le proprie azioni scendano non è adatto a questa strategia di investimento. E, secondo Maxfield, forse non è nemmeno adatto ai mercati azionari in generale.

Per ottenere il meglio da questa strategia bisogna saper aspettare e saper sopportare anche le discese più precipitose. Tanto, col tempo, il mercato riprenderà a salire. Ma bisogna crederci, come sembra crederci lui:

Il mercato azionario e l’economia Usa si sono sempre riprese, dopo ogni correzione e recessione, fin dalla resa degli inglesi a Yorktown nel 1781. Così, se hai scelto bene i titoli su cui investire e mediato al ribasso, avrai tutti i motivi per credere che il tuo portafoglio darà buoni risultati.  A questo punto, devi solo dargli il tempo di farlo.

Nei suoi scritti Benjamin Graham ha rappresentato il mercato azionario come un personaggio affetto da incurabili problemi emotivi, a volte euforico e subito dopo depresso. Costante solo nel proporre senza posa quantità e prezzi per acquisti o vendite. Il tutto senza evidenti rapporti con la consistenza economica reale delle aziende che vorrebbe vendere o acquistare. Se non di passaggio, e probabilmente per caso. Lo ha chiamato Mr. Market. E di Mr. Market è meglio non fidarsi, e non seguirlo. Meglio avere una propria strategia e aspettare fino a quando gli umori di Mr Market torneranno a vostro favore.

E secondo Maxfield – ma anche secondo Graham, Buffett e tanti altri – prima o poi, inevitabilmente, tornano.

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