Come investire 1000 euro al mese e diventare milionari
Se si comincia presto, per se o per altri, basta investire 1000 euro al mese per mettere da parte un bel po' di soldi. Certo, bisogna avere davanti molto tempo. Trent'anni, diciamo.
di Marco Delugan 30 mag 2018 ore 10:41Investire 1000 euro al mese e diventare milionari. Certo, bisogna avere tanto tempo davanti, e cioè un orizzonte temporale di lungo periodo. E bisogna avere quei soldi da investire. Bisogna anche sapere dove investirli, perché tra le variabili fondamentali dell’equazione milionaria c’è, ovviamente, il tasso di rendimento del capitale investito.
Della formula dell’interesse composto – l’equazione milionaria, appunto – fanno parte tre variabili fondamentali. Che sono il tempo, e cioè la durata prevedibile dell’investimento, quanto potete investire, e il rendimento del capitale.
Tempo, denaro e rendimento sono anche legati tra loro. Non potete infatti investire denaro in un’ottica di lungo periodo se non avete messo a posto gli altri conti. Se volete rendimenti alti, allora dovete scegliere il mercato azionario, e il mercato azionario rende bene solo nel lungo periodo.
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METTETE IN ORDINE LE VOSTRE FINANZE PERSONALI
Per poter investire 1000 euro al mese, e farlo tranquillamente, bisogna avere messo in ordine la propria situazione finanziaria. E cioè: non si devono avere debiti, è meglio avere la speranza di una buona pensione e avere messo da parte un po’ di soldi per gli imprevisti.
Perché? Perché essere tranquilli su queste cose vi permetterà di lasciare investito il vostro denaro per un tempo sufficientemente lungo per farlo fruttare davvero. E senza doverlo disinvestire, magari nel momento sbagliato, per far fronte a bisogni delle tre categorie di cui sopra.
COME ESTINGUERE I DEBITI
Partendo dalla ipotesi che abbiate 1000 euro al mese che vi avanzano, la prima cosa da fare è utilizzarli per estinguere i debiti. Le strategie possono essere diverse. Se avete una situazione complicata, potete decidere di consolidare i vostri debiti, che vuol dire sostituirli tutti con uno solo. La cosa può semplificarvi la vita, ma con ogni probabilità vi farà pagare di più alla fine.
Altra strategia è quella di ricontrattare con i creditori le modalità di pagamento del debito, provando a renderlo più veloce di quanto pattuito. E poi ci sono due strade. Potete cominciare a ripagare quello più piccolo. E poi proseguire con quelli di importo maggiore.
Oppure potete cominciare con quello più caro, quello su cui dovete pagare il tasso di interesse più alto. Sarebbe anche la più razionale, perché vi permette di ridurre più velocemente il peso degli interessi.
Secondo alcune ricerche la strategia che funziona meglio è la seconda, quella di estinguere dapprima il debito più piccolo e poi procedere con quelli via via più alti. E funziona perché vedere diminuire il numero dei debiti aumenta la motivazione e da la forza di proseguire.
Ma ogni testa è un piccolo mondo, e ognuno deve trovare il metodo più adatto a se.
COME FARSI UNA PENSIONE INTEGRATIVA
La prima cosa da capire è il così detto gap previdenziale, la differenza tra quello su cui potrete contare e quello vorreste avere. Potrete contare su quello che arriverà dall’Inps. E sul Tfr, che sia rimasto in azienda o sia stato investito in un fondo pensione. Se questo non dovesse bastare, allora potrete mettere da parte altro e, ancora meglio, investirlo in modo farne aumentare il valore nel tempo.
LEGGI ANCHE: Calcola quanto risparmiare per la pensione integrativa
La strada principale per farsi una pensione integrativa sono i fondi pensione, che solitamente chiedono un investimento periodico costante. A volte le aziende prevedono un loro contributo che va a integrare quello del lavoratore dipendente. I lavoratori dipendenti possono anche investire in un fondo pensione il proprio Tfr. Per i lavoratori autonomi, la partecipazione a un fondo pensione segue di solito modalità più flessibili rispetto a quelle di un lavoratore dipendente.
E’ anche possibile fare da soli, e cioè investire autonomamente i propri soldi in strumenti finanziari. Per chi vuol seguire questa seconda strada la cosa migliore da fare è difendere il potere d’acquisto dei propri risparmi. Gli strumenti migliori per farlo sono i buoni fruttiferi postali, i buoni pluriennali del Ministero del tesoro italiano e le obbligazioni indicizzate all’inflazione emesse dai governi di altri paesi, meglio se economicamente forti.
LEGGI ANCHE: Pensione integrativa: come costruirne una in modo semplice
PREPARARE UN FONDO DI EMERGENZA
Per poter investire 1000 euro al mese per un periodo lungo, sarebbe ottima cosa avere un fondo per le emergenze. Perché la vita è imprevedibile e, purtroppo, a volte, cattiva. E trovarsi a dover disinvestire per necessità improvvise nel momento sbagliato può far perdere soldi. Mettiamo che abbiate acquistato a 100 e in quel momento il valore del vostro portafoglio sia 90. Oltre al danno di dover far fronte a una spesa non prevista, dovreste sopportare la beffa di perdere 10 sull’investimento fatto.
Ma a quanto potrebbe ammontare questo fondo di emergenza? Secondo gli esperti un fondo di questo tipo dovrebbe coprire le spese per tre/sei mesi. Ma tutto dipende dalla condizioni di vita della persona. Per chi vive da solo e ha competenze facilmente spendibili sul mercato del lavoro, tre mesi posso essere sufficienti. Per chi ha famiglia, e magari un mutuo da pagare, non ne potrebbero bastare sei. Ma sono stime tratte da studi americani, e il mercato del lavoro Usa è sicuramente più flessibile e veloce nel riassorbire chi ha perso lavoro. Quindi, prendete quei numeri con le pinze.
TERZO: COLTIVARE IL PROPRIO PATRIMONIO
Dopo avere messo tutto a posto – debiti, pensione e fondo emergenze – potete cominciare davvero a investire 1000 euro al mese. O quello che volete o potete, tanto il meccanismo è lo stesso.
Nella tabella che segue, trovate quanto può crescere nel tempo un investimento mensile di 1.000 euro considerando diversi tassi di rendimento annuale medio.
Rendimento medio | 5 anni | 10 anni | 20 anni | 30 anni |
3% | 65.621 | 141.694 | 332.118 | 588.032 |
5% | 69.623 | 158.481 | 416.631 | 837.129 |
7% | 73.839 | 177.403 | 526.382 | 1.212.876 |
10% | 80.587 | 210.374 | 756.030 | 2.171.321 |
Come è facile vedere, più lungo e il periodo di investimento e più alto è il tasso di rendimento, maggiore sarà il risultato dell’operazione. E il segreto di tutto questo è la formula dell’interesse composto.
LA FORMULA DELL'INTERESSE COMPOSTO
La formula dell'interesse composto è:
Interesse composto = capitale investito X (1+i)^n
Che vuol dire moltiplicare il capitale che investire per 1 più il tasso di rendimento, ed elevare tutto al numero di anni (o periodi) in cui volete o potere tenere investito quel capitale.
La formula appena vista determina quanto potete accumulare in base a quanto potete investire e per quanto tempo, e dal livello di tasso di rendimento dei vostri investimenti. E’ nella sua versione più semplice, quella che prevede un unico investimento iniziale. Ma è intuibile il suo funzionamento per situazioni in cui, oltre all’investimento iniziale, si aggiungono investimenti periodici. Diventa solo un po’ più complesso il calcolo.
QUANTO SI PU0' DAVVERO GUADAGNARE?
Ma è realistico pensare a rendimenti del 5, 7 o 10 per cento l’anno? Probabilmente sì. Forse non dalle nostre parti, ma negli Stati Uniti lo S&P 500 ha reso un ritorno medio annuo del 10,2% (reinvestendo i dividendi) tra il 1917 e il 2017. Certo, bisogna imbroccare il lungo periodo giusto. E comunque investire nei mercati azionari: le obbligazioni sono più tranquille ma rendono meno, anche nel lungo periodo.
Fonte: Macrotrends
Come si vede dal grafico qui sopra (price index), infatti, anche mantenendo un periodo di investimento di 30 anni, non ci sono garanzie assolute di grandi guadagni. Chi avesse investito a metà degli anni ’60 avrebbe dovuto aspettare circa 30 anni per tornare in pari, ad esempio. Ma chi avesse investito all’inizio degli ’80, nel 2010 si sarebbe trovato ancora in forte guadagno nonostante i crolli del 2001 e del 2007. E lo stesso si può dire di altri due importanti indici internazionali: L'Eurostoxx 600 e il MSCI World.
Fonte: STOXX Digital
Fonte: By Jashuah (Own work by uploader, data from MSCI Inc.) [CC BY-SA 3.0 (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0)], via Wikimedia Commons
Per investire nel lungo periodo, uno dei fattori più importanti è di carattere psicologico. Una volta messe a posto le proprie finanze personali e capito che nel lungo periodo le azioni sono lo strumento migliore, la cosa veramente difficile è continuare a investire 1000 euro al mese nonostante gli alti e bassi del mercato. Non tutti ne hanno la forza. E anche per questo in molti preferiscono la maggiore tranquillità dei mercati obbligazionari. Anche a costo di pagarla con rendimenti inferiori.
COME INVESTIRE 1000 EURO AL MESE IN AZIONI
Scegliere le azioni giuste su cui investire 1000 euro al mese non è un compito facile. Ci vogliono tempo e molta competenza. E’ più facile acquistare prodotti finanziari già definiti. E visti gli andamenti di lungo periodo dei principali indici azionari, una buona opportunità per semplificarsi la vita sono i fondi indice, gli ETF e i piani di accumulo.
COSA SONO I FONDI INDICE
I fondi indice seguono una strategia passiva, nel senso che sono costruiti per replicare l’andamento di un certo indice di mercato. Non impiegano gestori che tentano di batterlo, e anche per questo hanno costi complessivi più bassi dei fondi attivi. E commissioni più basse per i sottoscrittori.
A queste condizioni, riuscire a replicare l’andamento di un indice in lungo periodo “buono” può essere un’opportunità decisamente interessante.
LEGGI ANCHE: ETF (Exchange Traded Fund): cosa sono e perché sono vantaggiosi
Altra opportunità è quella di investire in un ETF, sempre su un indice di borsa che nel lungo periodo abbia mostrato rendimenti interessanti. Un ETF è un a quota di un fondo indice. A differenza del fondo indice, l’ETF può essere acquistato e venduto come un normale titolo azionario durante le ore di borsa aperta. Mentre la quota di un fondo indice “normale” può essere venduta solo a fine giornata.
La differenza fondamentale tra fondi indice ed ETF è che i primi non sono quotati in borsa e il valore della quota può essere definito solo quando le contrattazioni dei titoli in cui sono investite sono a loro volta chiuse. Mentre gli ETF possono essere acquistati e venduti come fossero un qualsiasi titolo azionario durante le ore di borsa aperta.
COSA SONO I PIANI DI ACCUMULO
Altra possibilità di investire periodicamente una quantità fissa di denaro sul mercato azionario è sottoscrivere un PAC (piano di accumulo del capitale). Lo si può sottoscrivere con una banca o con altro intermediario finanziario. Con un PAC si possono acquistare azioni ma anche altri strumenti, come ETF, fondi investimento e obbligazioni.
Sia l'entità dei versamenti che la durata del piano sono flessibili e possono essere contrattati con la banca o l'intermediario. Solitamente la quota da investire è il 20 o il 30% di quanto si prevede di risparmiare nel periodo considerato per i versamenti. E la durata non dovrebbe essere inferiore a 6 o 7 anni.
Tra i vantaggi di sottoscrivere un piano di accumulo di capitale c'è quello di "costringere" a risparmiare e a investire. E uno degli aspetti di questa costrizione è evitare la così detta "trappola dell'emotività", e cioè la tendenza a uscire e rientrare nei mercati secondo la paura e la speranza che questi possono generare con il loro andamento. Tra gli svantaggi ci sono i costi, almeno in confronto a quelli dei fondi indice e degli ETF.
SE INVECE VOLETE INVESTIRE DA SOLI
Se avete invece voglia di provare a investire 1000 euro al mese in azioni per conto vostro, qui sotto trovate una serie di articoli sull’investimento azionario di lungo periodo.
- Le virtù (e le difficoltà) dell’investimento di lungo periodo
- 9 cose importanti da fare per investire in azioni
- Come Warren Buffett sceglie le azioni su cui investire
- Investire sui dividendi azionari
- Come valutare il proprio portafoglio azionario
In estrema sintesi, per investire 1000 euro al mese in azioni in ottica di lungo periodo bisogna informarsi e studiare, trovare un “portafoglio” di titoli in cui credere, acquistarli e lasciargli il tempo di dare i loro frutti. Ma in queste meno di due righe ci sono tantissime cose. I cinque articoli proposti appena sopra sono solo l’inizio di un lungo viaggio.