Cambi a pronti e a termine
Le operazioni di compravendita sulle valute possono essere concluse sia a pronti, con uno scambio immediato, sia a termine, che vuole dire appunto che oggi si definiscono i termini di uno scambio differito nel tempo
di Valter Buffo 10 ott 2019 ore 10:05Il titolo di questa guida si riferisce all’attività che viene descritta dal grafico che potete vedete più in basso: l’attività che consiste nel fissare oggi i termini di una transazione, ovvero di uno scambio, che avverrà però soltanto tra tre mesi. Ma andiamo con ordine: stiamo parlando di cambi tra le valute (Cos'è il forex, il mercato dei cambi), ed è rilevante sapere che le operazioni di compravendita sulle valute possono essere concluse sia a pronti, con uno scambio immediato, sia a termine, che vuole dire appunto che oggi si definiscono i termini della transazione (il tasso di cambio tra le due valute) mentre lo scambio avverrà soltanto dopo un certo numero di mesi.
Chi può avere interesse a definire con uno, due, tre mesi di anticipo un’operazione di scambio tra valute? L’esempio tipico è quello di un’azienda che conclude il contratto di vendita di una certa merce ad una data futura, ad esempio tre mesi: se il contratto prevede che il pagamento delle merci avvenga alla data di consegna, e quindi dopo un certo tempo, e la valuta definita per il pagamento non è quella del venditore, allora il venditore può ricorrere al mercato a termine. Il venditore venderà quindi, ad esempio a tre mesi, il suo incasso in valuta estera.
Quale è il beneficio di questa operazione? Semplice: chi riceverà la valuta tra tre mesi otterrà in cambio un ammontare della sua moneta che è già definito: in questo modo, l’azienda venditrice del nostro esempio si isola, o meglio si protegge, da oscillazione dei cambi che vadano nella direzione a lui sfavorevole. Ad esempio, se una data azienda vende merci per 1 milione di dollari USA, ma è basata in Italia, allora un pagamento differito (ad esempio tre mesi dopo) espone questa azienda al rischio di una svalutazione del dollaro USA contro euro nei prossimi tre mesi. L’azienda può coprirsi vendendo a termine i dollari USA, una transazione che si completerà poi alla scadenza dei tre mesi.
Come si misura l’importanza del mercato dei cambi a termine? Si stima che su un totale di 3-4 mila miliardi di dollari scambiati sul mercato dei cambi ogni anno, il 35%, un terzo, sia costituito da scambi a termine. Come vedete, stiamo quindi parlando di un segmento di mercato di una particolare importanza. La determinazione del cambio a termine viene effettuata dalle banche attive sul mercato dei cambi, tendo conto delle differenze tra i tassi di interesse a brevissimo termine che remunerano i depositi delle due valute coinvolte nello scambio: il cambio a termine non è quindi una previsione sul futuro andamento, ma è piuttosto il risultato della misurazione delle differenze tra i tassi di interesse, e proprio per questo è molto sensibile alle variazioni dei tassi ufficiali operate dalle Banche Centrali.
I cambi a termine vengono utilizzati in modo intenso anche dalle banche e dalle Istituzioni finanziarie per gestire la composizione del proprio bilancio, come a titolo di esempio ci ricorda il brano che proponiamo qui di seguito, che fa il caso di un prestito in sterline presso una Istituzione Finanziaria (FI) degli Stati Uniti.
Instead of matching its $100 million foreign asset position with $100 million of foreign liabilities, the FI might have chosen to remain with a currency mismatch on the balance sheet. Instead, as a lower-cost alternative, it could hedge by taking a position in the forward or other derivative markets for foreign currencies—for example, the one-year forward market for selling pounds for dollars. Any forward position taken would not appear on the balance sheet. It would appear as a contingent off-balance sheet claim, which we describe as an item below the bottom line in Chapter 12 . The role of the forward FX contract is to offset the uncertainty regarding the future spot rate on pounds at the end of the one-year investment horizon. Instead of waiting until the end of the year to transfer pounds back into dollars at an unknown spot rate, the FI can enter into a contract to sell forward its expected principal and interest earnings on the loan at today’s known forward exchange rate for dollars/pounds, with delivery of pound funds to the buyer of the forward contract taking place at the end of the year. Essentially, by selling the expected proceeds on the pound loan forward at a known (forward FX) exchange rate today, the FI removes the future spot exchange rate uncertainty and thus the uncertainty relating to investment returns on the British loan. (Saunders 2016).
Fonte: Saunders (2016)
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