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Le Banche Centrali: cosa fanno?

Due compiti: il primo è quello di creare e mettere in circolazione la moneta; il secondo è quello di vigilare sulle società private che esercitano il credito

di Valter Buffo 19 nov 2019 ore 14:15

banca-insegnaAbbiamo introdotto, nella sezione precedente, il tema di questo capitolo: la Banca Centrale. Un ente pubblico, al quale vengono affidati essenzialmente due compiti: il primo è quello di creare e poi mettere in circolazione la moneta; il secondo è quello di vigilare sulle attività delle società private che esercitano il credito.

 

Nella Sezione precedente abbiamo in estrema sintesi raccontato la storia di questo istituto (Le Banche Centrali: da dove arrivano?), storia che attraversa molti secoli.

In origine, la funzione principale svolta dalle banche centrali era quella di garantire al sovrano i finanziamenti necessari, funzione a cui si associava il monopolio sull’emissione della moneta circolante in un dato regno. Monopolio che, nel corse dei secoli, ha suscitato un ampio, ed aspro, dibattito, testimoniato dal brano che segue.

When, in 1832, President Andrew Jackson vetoed the renewal of the charter of the Second Bank of the United States, he argued that Congress had no constitutional right to delegate the issuance of paper money to any other body: It is maintained by some that the Bank is a means of executing the constitutional power ‘to coin money and regulate the value thereof.’ Congress have established a mint to coin money and passed laws to regulate the value thereof. The money so coined, with its value so regulated, and such foreign coins as Congress may adopt are the only currency known to the Constitution. But if they have other power to regulate the currency, it was conferred to be exercised by themselves, and not to be transferred to a corporation. If the bank be established for that purpose, with a charter unalterable without its consent, Congress have parted with their power for a term of years, during which the Constitution is a dead letter. It is neither necessary nor proper to transfer its legislative power to such a bank, and therefore unconstitutional.

Il brano qui sopra ci racconta che già nell’ottocento, negli Stati Uniti, era forte la resistenza ad una delega del potere di controllare la creazione della moneta ad un ente che non fosse il parlamento: è una testimonianza di uno scontro, tra autorità politica ed autorità monetaria, che si è successivamente verificato in numerose altre occasioni, ed anche di recente, nel nuovo Millennio. A titolo di esempio, citeremo le critiche alle operazioni di QE, ovvero alle operazioni di acquisto di titoli da parte delle banche centrali utilizzando denaro di nuova creazione, operazioni che hanno determinato una crescita senza precedenti delle dimensioni degli attivi delle banche centrali, che vedete anche sotto in una immagine.

 

Questo dibattito sul QE (come quello citato nel brano più sopra) ci ricorda che la creazione della moneta è di fatto l’esercizio di un potere, esercizio che inevitabilmente assume anche un carattere politico, laddove vengono fatte scelte che premiano una parte del sistema economico, mentre ne penalizzano altre parti.

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