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RSI: misurare gli eccessi del mercato

di Egidio Mariella

E’ l'acronimo inglese di Relative Strength Index, ossia Indicatore di Forza Relativa. E’ uno degli oscillatori più popolari dell’analisi tecnica. L'RSI misura essenzialmente gli eccessi del mercato. Vediamo come.

Come si calcola il Relative Strength Index (RSI)


Innanzitutto è necessario introdurne la formula:

RSI = 100 - [ 100 / ( 1 + RS )]

dove RS è il rapporto dato da:

RS = media delle ultime n chiusure al rialzo/media delle ultime n chiusure al ribasso.

In particolare, per “media delle ultime chiusure al rialzo” si intende la media delle differenze, tra apertura e chiusura, nelle ultime n sedute rialziste; viceversa, per “media delle ultime chiusure al ribasso” si intende la differenza, tra apertura e chiusura, nelle ultime n sedute ribassiste.

La variabile "n" è del tutto discrezionale, può quindi variare a seconda del tipo di trading, del titolo scelto e delle condizioni del mercato. Ad ogni modo, il valore frequentemente associato ad "n" è 14. E’ probabile, inoltre, che ciascun titolo e, più in generale, ciascuno strumento finanziario, avrà un valore ottimale, che potrà essere quindi sia inferiore che superiore a 14.

Importante è sapere, però, che man mano che il valore di n diminuisce, si hanno due effetti principali:

1) da un lato, migliora la reattività dell’oscillatore rispetto all’andamento dei prezzi;
2) dall’altro lato, diminuisce l’importanza dei movimenti e dei segnali dell’RSI (in altre parole, con un valore m < n, è probabile che un valore dell’RSI inferiore a 30 non sia sufficiente a determinare una situazione di “eccesso del mercato”).

Gli effetti sono ovviamente ribaltati man mano che il valore scelto aumenta.

Stabilire il periodo “n” ottimale non è altro che risolvere questo trade-off nel migliore dei modi, senza sbilanciarsi in un senso o nell’altro.

Impostata in questo modo, la formula implica un aspetto positivo molto importante: i valori generati oscillano all'interno di un range ben definito, i cui estremi sono 0 - 100. Tale caratteristica facilita la lettura del grafico rispetto, ad esempio, al Momentum, che invece non ha bande di oscillazione definite.

I segnali generati dal Relative Strength Index (RSI)


Wilder, che propose per primo questa formula, stabilì due valori di riferimento all'interno di questo range:

1) 30: quando il valore dell'RSI è inferiore a 30 si evidenzia una situazione di IPERVENDUTO, ossia una situazione che potrebbe presto dar luogo ad un'inversione rialzista;

2) 70: quando il valore dell'RSI è superiore a 70 si evidenzia una situazione di IPERCOMPRATO, ossia una situazione che potrebbe presto dar luogo ad un'inversione ribassista.

relative-strength-index-rsi

Tale indicatore viene infatti utilizzato per ricercare un ingresso in prossimità dei minimi o dei massimi. La sua efficacia è però sicuramente variabile e, per questo, l’RSI non può costituire l’unico elemento di riferimento nel trading, ma un valido supporto da integrare ad altre analisi.


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Egidio Mariella
egidio.mariella@gmail.com

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