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Analisi tecnica dei mercati finanziari

Introduzione all’analisi tecnica, uno degli approcci più popolari per l’investimento e la speculazione in borsa. L’analisi tecnica considera il mercato come un meccanismo tutt'altro che razionale ed efficiente.

di Pietro Paciello

L’Analisi Tecnica è uno studio attento e rigoroso del movimento dei prezzi del mercato finanziario. Praticato grazie all’utilizzo sistematico di grafici, ha lo scopo preciso di prevedere la futura evoluzione dei prezzi. La semplicità solo apparente di questo approccio è testimoniata dal fatto che, a differenza dell’Analisi Fondamentale, l’Analisi Tecnica prende principalmente in considerazione solo tre fonti di informazione: il prezzo, il volume e l’open interest dell’attività finanziaria oggetto dello studio.

 

I fondamenti dell’Analisi Tecnica

analisi tecnicaUn atteggiamento di questo tipo è determinato dal fatto che l'analista tecnico fonda i propri studi sulla convinzione che nei prezzi di borsa siano già incorporati tutti quei fattori di tipo fondamentale, politico, e soprattutto psicologico che ne hanno determinato e ne determineranno l’andamento. Come logica conseguenza, l’obiettivo ultimo di ogni analisi, e cioè individuare il corso futuro di un titolo, è raggiungibile grazie alla sola osservazione del movimento dei prezzi.

C’è un aspetto che forse più di altri differenzia fortemente l’Analisi Tecnica da quella fondamentale. E cioè che l’Analisi Tecnica considera il mercato come un meccanismo tutt'altro che razionale ed efficiente, ritenendo che fattori emotivi e irrazionali quali l’avidità, la speranza, la paura, siano comunque sempre ben presenti sia nella domanda che nell’offerta (d’altronde chi determina domanda e offerta sono gli esseri umani che, come tali, tendono a ripetere nel tempo comportamenti simili).

Le origini dell’Analisi Tecnica sono da ricercare nella teoria di Charles Dow, da lui elaborata agli inizi del ‘900. Più che una teoria sistematica, Dow ha prodotto una serie di articoli in cui ha espresso idee che sarebbero poi diventate rivoluzionarie per l’attività di investimento. Principi cui si accennava sopra:

  • come l’esistenza delle tendenze di mercato;
  • l’idea che i prezzi incorporino tutte le informazioni rilevanti sul titolo in esame;
  • che la storia si ripeta, e che sia quindi possibile prevedere le dinamiche dei mercati studiandone il passato.

L’Analisi Tecnica si è sviluppata sulle basi poste da Dow incorporando strumenti e approcci anche molto diversi tra loro. Sta ancora crescendo, e crescerà ancora. Se è vero che la storia a volte si ripete (uno dei principi fondamentali dell’Analisi Tecnica), infatti, è anche vero che i mercati cambiano sempre e gli strumenti vanno adattati alle nuove condizioni.

 

Gli strumenti dell’Analisi Tecnica

Le chiavi di lettura che gli analisti tecnici utilizzano per prevedere l'andamento dei mercati finanziari sono i grafici, gli indicatori e gli oscillatori. I grafici sono linee tracciate a partire da quella principale, e cioè dall'andamento dei prezzi nel tempo, alla ricerca di schemi di comportamento ripetitivi. Gli indicatori sono strumenti che consentono di sintetizzare le informazioni rilevanti sull’andamento dei mercati e dei titoli finanziari. Tra questi, di particolare importanza per l'Analisi Tecnica ci sono gli Oscillatori. Da utilizzare assieme ad altri strumenti, gli Oscillatori possono aiutare a individuare punti di eccesso di rialzo o di ribasso, o di indebolimento del trend dominante.

 

Dalla parte giusta nel momento giusto

Obiettivo preciso dell’Analisi Tecnica è quindi quello di cercare di essere dalla parte giusta nel momento giusto, al fine di minimizzare le perdite e massimizzare quanto più possibile gli utili. L’Analisi Tecnica permette infatti di individuare dei livelli di entrata (buy) e di uscita (sell) dal mercato che risultano spesso sorprendentemente precisi e ideali/attraenti sotto il profilo del "rischio/rendimento”, il tutto grazie a tecniche sempre più precise e sofisticate che permettono di individuare con estrema precisione il “momento” preciso per intervenire sul mercato ("timing").

 

Analisi Tecnica e Analisi Fondamentale

A questo punto sorge spontaneo chiedersi: quale risulta essere l’approccio migliore, il più affidabile, o meglio ancora il più valido? A nostro parere Analisi Fondamentale e tecnica possono perfettamente integrarsi, a patto però che vengano utilizzate con orizzonti temporali completamenti differenti. Quanto appena affermato trova piena conferma nelle quotidiane evoluzioni dei mercati azionari: quando infatti il mercato inizia a “fibrillare”, evidenziando importanti oscillazioni/accelerazioni dei prezzi di un titolo, gli analisti fondamentali si trovano in grande difficoltà non capendo ancora da cosa siano determinate avendo bisogno di maggior tempo per studiarne le cause; viceversa gli analisti tecnici puntano in maniera molto più pratica e immediata al cuore del problema, cercando esclusivamente di interpretare che cosa il mercato sia in procinto di fare e disinteressandosi completamente del perché ciò avvenga, visto che entro breve tempo saranno gli analisti fondamentali a fornir loro queste preziose informazioni.

In conclusione, mentre l’analista fondamentale si preoccupa solo di individuare dei titoli che dovrebbero essere profittevoli nel lungo periodo, l’analista tecnico fornisce anche indicazioni sul momento più corretto per intervenire sul mercato – "timing is all" – nonché sugli obiettivi di prezzo da raggiungere per chiudere la posizione, possibilmente con un "take profit" (ovvero in utile) ma talvolta con uno "stop loss" (ovvero in perdita).

Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.
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