Strutture di Opzioni ed Hedging
Francesco Caranti, autore del celebre corso opzioni, mette a disposizione dei lettori di SoldiOnline.it un’intera monografia su Strutture di Opzioni ed Hedging
di Francesco Caranti 16 giu 2011 ore 14:18A cura di Francesco Caranti (fc@francescocaranti.net)
Questa monografia è nata per caso, in occasione di una risposta a un lettore appassionato di Opzioni e Futures.
Partendo dalla domanda posta da un certo Giovanni sulle equivalenze dei prezzi Opzioni/Future, ho capito che l’argomento poteva essere ulteriormente approfondito.
In questi anni mi sono reso conto di quanto non sia facile districarsi in questi argomenti che di per sé non sono particolarmente complessi, ma che hanno avuto il torto di essere stati preda di troppi facili entusiasmi.
Chi si è avvicinato alle Opzioni e ai Future in questi ultimi anni, il più delle volte è stato vittima di forti perdite poiché ha avuto la disdetta di capitare in una fase di mercato estremamente volatile e quindi pericolosa.
Chi, come me, segue la Borsa da vent’anni anni, certamente si ricorderà la speculazione sulla lira del 1992, la lenta risalita, la bolla tecnologica del 2000, il crollo dopo il terrorismo del 2001; poi un’altra reazione fino al 2007 e la successiva violenta discesa nella primavera del 2009.
Da due anni a questa parte la nostra Borsa è rimasta là dov’era. Me ne sono accorto riguardando il mio libro ‘Scacchiere di Opzioni – Un Run in pratica’ ambientato all’inizio del 2009: l’Indice era a 21000 dove in effetti più o meno è tuttora.
Ecco dunque la spiegazione della difficoltà del trading con le Opzioni.
Le Opzioni, per come sono strutturate, esaltano gli impulsi del trend nel bene e nel male; se davvero sapessimo che il mercato nei prossimi mesi stallerà, ci porremmo solo venditori di Opzioni coperte, al contrario ci presenteremmo compratori di spread o, perché no, compratori ‘secchi’ di call o di put.
Purtroppo il leit motive è sempre uguale: in Borsa lo sai dopo. E allora, per quanto si sia cercato di individuare se credere o non credere alla stabilità dei corsi, cioè se essere venditori o compratori, è pure possibile che improvvisamente si debba intervenire per ribaltare radicalmente la propria strategia e chi non lo facesse nei giusti tempi resterebbe schiacciato dal trend pagandone tutte le conseguenze.
Non stiamo parlando a vanvera. Non stiamo facendo nessun discorso filosofico sulla Borsa. Per quanto riguarda la mia esperienza diretta coi lettori e con gli investitori in Derivati, ciò che ho riscontrato in questi anni è che il primo vero difetto dell’Investitore è quello della sua immobilità operativa, cioè della mancanza di flessibilità. Ciò che posso dire è di aver conosciuto sempre e solo Venditori oppure sempre e solo Compratori, due categorie destinate a cadere perché i primi hanno pagato un conto salato mentre gli altri hanno lasciato in Borsa tutti, o quasi, i premi pagati.
Per comprendere i motivi di questa scarsa osmosi occorrerebbe andare ad analizzare il percorso formativo dei trader che, per quanto ne so, il più delle volte è risultato carente di obiettività e, specialmente, di conoscenza del pricing, cioè degli elementi che concorrono alla formazione dei prezzi delle Opzioni. Detto in altre parole, al trader è stato maldestramente spiegato che le Opzioni vanno solo vendute o solo comprate, senza soluzione di continuità e che troppo poca attenzione è stata rivolta ai prezzi in funzione del trascorrere del tempo, della distanza e della volatilità. Ultimo neo comune: la mancanza quasi totale di strumenti informatici per il controllo del rischio, senza i quali non è possibile tracciare alcun possibile scenario.
La monografia che presento oggi è uno studio qualsiasi nato senza ambizioni e senza pretese. E’ soltanto una traccia da seguire che può essere utile per capire qualche dettaglio in più e, specialmente, di quanto sia importante il monitoraggio costante dei prezzi nell’evolversi del trading.
Vi auguro una piacevole lettura: ottantasette pagine di numeri, grafici e meditazioni.
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Strutture di Opzioni ed Hedging
Questo è l'indice:
HDG 01 – Opzioni sintetiche - Ma davvero: “2 call = 1 future + 2 put” ?
HDG 02 – Opzioni sintetiche - Hedging e rapporti Future/Opzioni
HDG 03 – Opzioni sintetiche - Ancora sui rapporti Future/Opzioni
HDG 04 – La formula della felicità
HDG 05 – Opzioni sintetiche – La combinazione +1M/-1C
HDG 06 – Opzioni sintetiche – Hedging: come spostare la ‘pendenza’ del pay-off
HDG 07 – Opzioni sintetiche – Hedging: un doppio ombrello di protezione su due Banche
HDG 08 – Opzioni sintetiche – Hedging: un breve riepilogo per non perdere la testa
HDG 09 – Opzioni sintetiche – Hedging: combinazioni pratiche – 1^ parte
HDG 10 – Opzioni sintetiche – Hedging: combinazioni pratiche – 2^ parte
HDG 11 – Opzioni sintetiche – Hedging: combinazioni pratiche – 3^ parte
HDG 12 – Opzioni sintetiche – Hedging: combinazioni pratiche – 4^ parte
HDG 13 – Opzioni sintetiche - Il rischio assicurativo e il rischio Opzioni
HDG 14 – Opzioni sintetiche – Hedging: combinazioni pratiche – 5^ parte
HDG 15 – Opzioni sintetiche – Hedging: combinazioni pratiche – 6^ parte
HDG 16 – Opzioni sintetiche – Creare una macro di Excel per storicizzare
HDG 17 – Opzioni sintetiche – Hedging: combinazioni pratiche – 7^ parte
HDG 18 – Stacco dei dividendi – Come tenere aggiornato il FTSE MIB tramite l’Indice Total Return
HDG 19 – Stacco dei dividendi – Come aggiornare il FTSE MIB tramite Total Return (conclusione)
HDG 20 – Opzioni sintetiche – Hedging: combinazioni pratiche – 7^ parte (Affari Tuoi)
HDG 21 – Opzioni sintetiche – Hedging: combinazioni pratiche – 8^ parte – La conclusione
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