Opzioni sintetiche e la trasmissione “Affari Tuoi”, un parallelo
Si è parlato a lungo delle probabilità legate a questo gioco da molti ritenuto soltanto un quiz nazional-popolare. Ma ciò che mi ha appassionato personalmente è la psicologia che sta dietro
di Francesco Caranti 7 giu 2011 ore 14:31A cura di Francesco Caranti (www.francescocaranti.com)
Spero proprio che la Endemol, produttore del noto gioco dei pacchi di Max Giusti, non ci citi in giudizio per la nostra attenzione nei confronti di Affari Tuoi, il seguitissimo gioco televisivo che ha da poco chiuso i battenti per le ferie estive. Chi lo sa? Magari sarà contenta di un altro po’ di pubblicità.
Si è parlato a lungo delle probabilità legate a questo gioco da molti ritenuto soltanto un quiz nazional-popolare ma ciò che invece mi ha appassionato personalmente non sono tanto i casi a favore e quelli contrari, bensì la tenuta psicologica dei concorrenti e i due esatti opposti della psiche umana: avidità da un lato e buon senso dall’altro.
Non sto qui adesso a spiegare il meccanismo di un gioco che alla fine è fatto solo di fortuna e che sicuramente voi tutti conoscerete: si parte da 20 pacchi nascosti e si tira a caso con la speranza che il pacco che ti hanno dato all’inizio contenga i 500.000 euro che ti possono cambiare la vita. C’è poi un fantomatico “Dottore” che dall’altra parte del telefono ogni tanto ti fa una proposta per andare a casa con un discreto gruzzolo evitandoti l’ansia di arrivare fino in fondo alla gara. È ovvio che il Dottore non esiste e che di là dal filo ci sta un computer con gli appropriati algoritmi di probabilità: si mette in mezzo coi prezzi e se la cosa ti interessa ...zac... chiudi la partita anzitempo.
Max Gusti insiste a dire una cosa che vera non è (a detta della stessa Endemol: potete andare su Wikipedia per controllare) cioè che il Dottore conosce il contenuto dei pacchi. Bugia! È solo un escamotage per rendere il gioco un po’ più attraente. Il Dottore è ignaro dei contenuti dei pacchi.
Dicevamo della psicologia dei concorrenti: ci sono i codardi che vanno a casa con 10.000 euro e i soliti temerari, sbruffoni, gonzi che insistono e vanno avanti vedendo in questo o in quel pacco la data del loro matrimonio, il giorno del compleanno della loro piccina oppure anche la data di qualche caro estinto che li ha lasciati da poco. E quelli di solito perdono tutto e restano con un pugno di mosche!
Ma tra la codardia e la temerarietà c’è, e ci deve essere come in tutte le cose della vita, l’equilibrio e il buon senso.
Guardando ripetutamente Affari Tuoi, tutte le sere da febbraio a maggio, anch’io mi sono fatto la mia idea, cioè quella che se andassi ad Affari Tuoi mi fermerei tra i 28.000 e i 35.000 euro, ringraziando il Dottore e accettando l’offerta.
Cosa c’entra tutto ciò con le Opzioni? C’entra, eccome che c’entra.
Se apro un Run di Opzioni a scadenza lunga (sei mesi) magari come venditore appena out the money, va là che se dopo due o tre mesi il mercato mi torna dove era partito io ringrazio il Dottore, accetto l’offerta e mi riposiziono su un nuovo Run. Non sono mica scemo! E no!
Vi riporto un esempio realmente accaduto in uno dei miei recenti Run.
Lo scorso 25 marzo 2011 ci eravamo posizionati con le Opzioni secondo questo schema:
• Call e Minifib lungo in Banca A
• Put e Minifib corto in Banca B
Vediamo:
Dal 25 marzo al 6 giugno sono passati 73 giorni gregoriani e possiamo subito vedere come sono andate le cose attraverso questo riepilogo in Excel, giorno dopo giorno.
Sono partito dal 32° giorno perché all’inizio la partita è poco significativa: per così dire il Run si ‘deve rodare’ e ancora i prezzi ballano molto attorno ai valori iniziali.
Vediamo:
I valori di ogni seduta di Borsa sono stati memorizzati in modalità random: un valore a caso della giornata, senza un orario preciso.
Nota:
Lo sapevate che l’apertura del Future avviene tra le ore 9 e le ore 9,01 di ogni mattina? Sì che lo sapevate! Ma forse non sapevate in quale esatto minuto-secondo avviene il “bang”. Ebbene: per rispettare il massimo livello di imparzialità il compito è affidato al computer centrale di Borsa che, per così dire, estrae un minuto-secondo a caso, sempre diverso da una seduta all’altra, cioè in modalità random.
In questo schema vediamo i valori spot delle 4 opzioni in gioco su settembre: due lunghe e due corte.
Ora lo stesso schema con i singoli gain/loss istantanei per ogni seduta:
In questo Excel ho ricapitolato i singoli gain/loss per Opzione, ho calcolato il gain complessivo e ho riunito i margini di banca A e banca B in un unico margine.
L’incasso iniziale rimane ovviamente costante a 4158 Euro mentre il delta acquisto/vendita cambia di giorno in giorno.
Il 31 maggio il gain tocca il massimo a 1036 euro, poi comincia ad arretrare fino a oggi, 6 giugno, in cui si decide di chiudere le posizioni a 876 euro.
Oggi, 6 giugno, abbiamo ringraziato il Dottore e abbiamo chiuso la partita. Forse più avanti ci sarebbero state altre “offerte migliori” ma Max Giusti mi ha insegnato che bisogna sapersi accontentare anche perché – a differenza del gioco dei pacchi - la Borsa durerà più della nostra vita.
Questa è la situazione finale:
Chissà? Va a finire che il giorno del Regolamento di settembre il mercato cascherà tra i due strike venduti, cioè tra 21000 e 22000 punti ma le incognite sono tante.
Abbiamo portato a casa 876 euro in 73 giorni con un investimento massimo, il 29 aprile, di 1865 euro. Mica male!
Francesco Caranti (www.francescocaranti.com)