Patent box: cos'è l'accordo con il Fisco per pagare meno imposte
Un lettore ci chiede informazioni sul patent box e sulle relative intese tra società e Agenzia delle Entrate
di Mauro Introzzi 9 mag 2017 ore 12:43Domanda di Marco:
Buongiorno SoldiOnline!
sono un vostro lettore e ho una domanda per voi.
Leggo sul vostro sito che Campari ha raggiunto un accordo con l'Agenzia delle Entrate sul cosiddetto patent box e avevo letto già qualcosa di analogo per altre società del mondo della moda.
Ma cos'è di preciso? Me lo raccontate bene e in parole povere come fate di solito?
Marco
Risposta di SoldiOnline.it:
Gentile Marco buongiorno e grazie delle sue parole. E della sua domanda, che ci permette di spiegare meglio cosa sono questi accordi fiscali sul cosiddetto "patent box" che fanno risparmiare alle aziende del denaro sull'imposizione fiscale e - di conseguenza - piacciono tanto alla borsa. Campari è proprio l'ultima che ha annunciato un accordo di questo tipo (Campari, i conti del primo trimestre 2017)Per patent box si intende quel contributo economico che i beni immateriali apportano al reddito d’impresa. Secondo l'attuale normativa è previsto, per gli anni di imposta 2015-2019, un regime di tassazione agevolata a beneficio delle imprese che producono redditi attraverso l’utilizzo diretto o la concessione a terzi di diritti di proprietà intellettuale.
Così, per le aziende è possibile raggiungere con l’Agenzia delle Entrate un'intesa per definisce precisamente metodi e criteri da utilizzare per calcolare la quota di reddito che sarà poi esente dalle imposte (Ires e Irap) ai fini del cosiddetto patent box.
Ma quanto si risparmia? Per il 2015 l’agevolazione è determinata escludendo dalla base imponibile il 30% del reddito riconducibile all’utilizzo di valori intangibili agevolabili; per il 2016 la quota è pari al 40%, mentre per il triennio 2017-2019 sale al 50%.
Saluti!