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MPS, cosa fare con il conto corrente?

Una lettrice ci domanda a quali rischi si può incorrere qualora si verificasse il default di Monte dei Paschi di Siena

di Redazione Soldionline 11 dic 2012 ore 14:48

DOMANDA
Sono titolare di un conto corrente e deposito titoli presso una filiale della Monte dei Paschi di Siena ubicata in Emilia Romagna. Ormai da giorni, avendo letto e assistito a programmi televisivi che ne illustravano il dissesto e le manovre poco trasparenti a livello dirigenziale che hanno condotto le agenzie di rating a classificare i bond della Monte Paschi come ‘junk bond’, mi interrogo sul da farsi.

In prima istanza, mi chiedo a quali rischi possano incorrere i risparmi della mia famiglia qualora si verificasse il default dell’Istituto. Sono alquanto propensa a trasferire conto e titoli suddetti ad altro Istituto. Voi che consiglio mi dareste al riguardo? Inoltre, sussistono degli estremi normativi che impongano, in tale eventualità, alla Monte Paschi di effettuare le operazioni di chiusura del conto e del deposito in tempi rapidi.

Ringrazio sin da ora per la cortese attenzione e per il vostro supporto.

RISPOSTA
La sua preoccupazione è comprensibilissima, anche se la invito alla calma ed alla riflessione. Anzitutto Monte dei Paschi è una banca con una storia secolare alle spalle.  Nella normativa ante 1993 era un Istituto di Credito di Diritto Pubblico insieme con altre primarie banche italiane. -Ne segue che, considerata la sua importanza strategica e storica nel panorama italiano, dubito fortemente che l'istituto sarà lasciato solo a se stesso.Nell'ipotesi peggiore sarà nazionalizzato nuovamente, con ricapitalizzazione pubblica, oppure qualche banca più "sana" la comprerà dando origine all'ennesima fusione.In nessun caso i suoi risparmi andranno perduti, salvo che il saldo del suo conto corrente superi i 100.000 euro. Infatti:


1) il saldo del conto è garantito dal fondo interbancario di tutela che copre i crediti vantati dai clienti delle banche in crisi fino a 100.000 euro. La garanzia copre i conti correnti per cui a meno che la consistenza superi cento mila euro, il suo conto corrente è comunque "salvo";
2) i titoli in dossier non sono di proprietà della banca ma sono "beni di terzi in deposito" e sono iscritti al di fuori del bilancio MPS proprio per sottolineare la loro estraneità dalla gestione.Ad essere in "pericolo" sono semmai gli azionisti, che in quanto soci vedranno ridursi (azzerarsi nell'ipotesi estrema) il loro investimento e gli obbligazionisti che hanno comprato i bond di cui parlava lei.

Se vuole dormire tra due guanciali, può chiudere il conto e trasferire i suoi risparmi ed i suoi titoli presso un altro istituto. In questo caso sebbene non mi risulta ci siano obblighi di tempistiche da rispettare stabiliti per legge, la banca provvederà entro una ventina di giorni - normalmente - all'estinzione del rapporto.

Stia serena e bune feste!!
Giacomo Saver

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