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Le rivoluzioni di Henry Ford

Il fondatore della Ford Motor Company. Dalla paga di cinque dollari al giorno, al modello T di ‘tutti i colori purché nera'. Ecco il ‘pioniere del Welfare Capitalism'. Ecco la nascita di una nuova filosofia del lavoro. Con qualche piccolo neo

di La redazione di Soldionline 23 mag 2008 ore 17:04

Henry Ford nasce in un'area agricola presso Detroit, nel Michigan il 30 luglio 1863. Suo padre è un immigrato irlandese, la madre ha origini belghe. Già da ragazzo Henry mostra una particolare attitudine per il lavoro meccanico e, a quindici anni, si guadagna una reputazione come orologiaio. Invece non mostra alcun interesse nella conduzione della tenuta agricola della famiglia. Henry comincia la sua carriera come meccanico presso l'industria Flower & Bros. di Detroit nel 1879.

Nel 1888 Ford sposa Clara Bryant, nel 1893 nasce il piccolo Edsel Bryant Ford, che presto verrà raggiunto da un fratellino adottivo dalla Cina.

Nel 1891 Ford diviene ingegnere presso la compagnia di illuminazione di Thomas Alva Edison, che sostiene le ricerche del giovane sui motori ed i trasporti. Nel 1901 venne fondata la Henry Ford Company, con Ford ingegnere capo. I suoi soci, tra cui il barone William Murphy decisero di avvalersi del supporto tecnico dell'ingegnere automobilistico Henry Leland, già ingegnere delle industrie d'armi da fuoco della Colt. Ben presto si dimostrò una profonda incompatibilità caratteriale tra i due ingegneri e Ford preferì rompere con la società. Il 22 agosto 1902 Murphy e Leland diedero vita alla Cadillac Company, mentre Henry Ford rispose con la nascita della Ford Motor Company il 16 giugno 1903.

Nel 1908 prese vita il Modello T, che caratterizzò l'intera produzione della compagnia. L'automobile aveva un design completamente innovativo (fu la prima macchina con il volante sul lato sinistro) e costava poco sia per l'acquisto sia per eventuali riparazioni.

Da Detroit prese l'avvio una campagna pubblicitaria senza precedenti: Henry Ford in persona scriveva articoli per i principali giornali americani nei quali auspicava che ogni città del Nord America vedesse la circolazione sulle proprie strade del Modello T. Cartelloni pubblicitari sostenevano che le automobili di Ford erano un sicuro investimento sia per le famiglie sia per i piccoli imprenditori al fine di aumentare gli affari. Dal 1914 al 1916 i guadagni dell'azienda passarono da 250.000 dollari a più di 472.000.

Proprio dal 1914 la Ford Motor Company iniziò a pagare i propri dipendenti 5 dollari al giorno. In quei tempi la paga giornaliera media per un operaio era compresa tra i 2 e i 3 dollari, per cui la cifra corrisposta dalla Ford era ben al di sopra del salario di equilibrio. Prevedibilmente davanti ai cancelli Ford si formarono lunghe code di aspiranti a un posto di lavoro e a una retribuzione tanto allettante. Più tardi Henry Ford scrisse: ‘Ci siamo risolti a pagare salari più alti per creare fondamenta solide su cui basare l'azienda. Stavamo investendo sul futuro, un'azienda che paga salari bassi appare sempre insicura'.

I dati empirici suggeriscono che questa strategia ha effettivamente dato un vantaggio all'impresa. Secondo una relazione tecnica dell'epoca, gli alti salari di Ford eliminavano le resistenze delle maestranze. I lavoratori miglioravano la propria lealtà nei confronti dell'azienda e l'assenteismo si ridusse del 75%. Lo storico americano Alan Nevins ha scritto che ‘la strategia degli alti salari si era rivelata un ottimo affare, facendo aumentare l'efficienza personale dei lavoratori'.

Nel 1918 fu lo stesso presidente democratico Woodrow Wilson ad incitare Ford per la corsa alla campagna elettorale del senato ed egli fu eletto nelle file democratiche, come sostenitore di un'ala fortemente pacifista per la fine della Grande Guerra e la promulgazione del Trattato della Società delle Nazioni.

Tra gli anni Venti e Trenta Henry Ford cominciò tuttavia a scrivere una serie di articoli (poi radunati nel volume L'ebreo internazionale) nei quali si diceva profondamente colpito dalla pubblicazione dei Protocolli dei Savi di Sion, si contrapponeva ad una potenziale conquista del mondo da parte sionista e sosteneva idee strenuamente antisemite. Per il suo settantacinquesimo compleanno gli fu tributata la medaglia d'onore da parte della Germania hitleriana ed Hitler in persona deliberò di improntare l'azienda Volkswagen sul modello della compagnia di Ford. Henry Ford morirà il 7 aprile 1947 per un'emoraggia cerebrale.

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