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Individuare i cicli di Borsa (IV)

Continuano gli esperimenti alla ricerca dei cicli nelle serie storiche. Nell’articolo precedente abbiamo visto come l’analisi R/S possa risultare utile a rilevare cicli di borsa in serie storiche oltre a determinare il coefficiente di Hurst

di Marco Delugan 31 ott 2008 ore 14:47

Tale analisi è stata applicata all’indice Nasdaq con successo. Proviamo a ripetere l’esperimento con un indice nostrano: l’S&PMIB. I dati considerati vanno dal giugno 2003 al marzo 2007 compreso.

Ripetiamo l’analisi R/S proprio come facciamo quando cerchiamo l’esponente di Hurst e costruiamo il grafico con il Log(N) in ascissa e il Log(R/S) in ordinata come nella figura seguente.

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Già ad un primo sguardo, si può notare che la curva varia leggermente la propria pendenza in corrispondenza dei punti rappresentati nella seguente tabella.

Questa volta i cicli sembrano essere addirittura 4. Sembrano! Non dobbiamo farci cogliere dalla frenesia quindi analizziamo i dati con calma. Il primo è il ciclo a 60 giorni, mentre il secondo, il terzo, e il quarto sono armoniche, cioè sono multipli di 60. Quindi prendiamo in considerazione solo il primo risultato.


I lettori più attenti avranno notato che 60 non è un numero nuovo: anche il Nasdaq, sottoposto alla stessa analisi in un intervallo di tempo analogo, dava lo stesso risultato. Si tratta di un caso o è l’ennesima prova dell’influenza della Borsa americana sulla Borsa italiana? Ai lettori l’ardua sentenza.

Ora concentriamoci sul risultato. Abbiamo già visto come utilizzarlo: il modo più semplice è utilizzare le medie mobili, ma anche le bande di Bollinger possono dare ottimi risultati, soprattutto se vengono opportunamente modificate (ma di questo parleremo un’altra volta). Se dividiamo a metà gli N della tabella otteniamo i periodi da applicare alle medie mobili. Il significato della divisione a metà è già stato spiegato nell’articolo precedente ed è assolutamente facoltativo.

Ora non ci rimane altro da fare che utilizzare la media mobile ricavata (MM30) e applicarla al grafico “end of the day” del S&PMIB per vedere cosa succede.

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Sebbene una strategia basata su un’unica media mobile sia più “rischiosa” in quanto è più facile incontrare falsi segnali, la media mobile a 30 giorni fornisce risultati soddisfacenti.

Prima di concludere occorre precisare che i cicli individuati oggi sono destinati a variare nel tempo in quanto la Borsa è soggetta a cicli periodici e non periodici, per questo motivo sarebbe bene ripetere l’analisi R/S periodicamente.

Buon trading a tutti!


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Luca Mistrangelo
lmistra@hotmail.com

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