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Assicurare gli oggetti d’arte contro i topi d’appartamento

Come assicurare un dipinto antico, le monete del nonno, il comò ad intarsio o l’anfora greco-romana dimenticata in un angolo? Visto che c'è qualcuno che ai tesori altrui ci pensa 24 ore su 24, contro i ladri meglio assicurarsi

di Redazione Soldionline 5 set 2019 ore 16:09

assicurazione-oggetti-arte-preziosiI piccoli tesori che qualcuno ha la fortuna di conservare in casa, come un dipinto antico, le monete del nonno, il comò ad intarsio o un’anfora greco-romana vanno assicurati. Perché oltre ad avere - spesso - un valore affettivo hanno quasi sempre un valore economico molto rilevante. E sono soggette a rischi! Vediamo come è possibile assicurare le opere d'arte e gli oggetti preziosi.

Ciò che di prezioso abbiamo in casa è sempre in pericolo. I "soliti ignoti", ossia quelli che svaligiano le case sguarnite, hanno le idee chiare su cosa puntare: soprattutto denaro, oggetti di pregio e... opere d'arte. E se una banda vi saccheggia il patrimonio artistico casalingo, di solito non si tratta di volgari marioli, ma di gente esperta o specialisti con mandanti alle spalle. I furfanti nostrani, poi, sono tra i più agguerriti su scala mondiale, visto che esercitano in un paese che tra le mura domestiche (e pubbliche, come chiese o musei) conserva immensi tesori.

E fin qui normale routine: stupisce, invece, l'estrema vulnerabilità delle vittime. Un dato la dice lunga: in Italia si cautela con una copertura assicurativa (furto, ma anche incendio e deperimento) meno di un privato su dieci tra quelli che il lessico assicurativo definisce possessori di "fragili storici" (vale a dire quadri, ebanisteria, reperti archeologici e oggetti simili). Una leggerezza di comportamento che al cittadino sprovveduto può costare, oltre all'amarezza del danno, anche il dispetto della beffa subita. Colpa dell'assenza, dicono gli esperti, di una cultura della tutela che spinge il proprietario persino a sottovalutare gli oggetti artistici posseduti.

Lo scenario, in sintesi, è duplice: da un lato vi è un mercato assicurativo che su questo versante è in debito d'ossigeno costante, dall'altro una platea sterminata di possessori di manufatti più o meno pregiati che non si prende neanche il disturbo di farsi inventariare da esperti i propri "tesori". I due aspetti, ovviamente, sono intimamente intrecciati tra loro. Risultato: vita comoda per chi ruba e ricetta. Le proporzioni del rischio, dunque, sono direttamente proporzionali alla negligenza. Ed è per questo che l'industria assicurativa si produce da tempo in una capillare campagna di informazione anti-predatori.

Ma come muoversi se si è possessori di oggetti d'arte e li si vuole assicurare?

Il primo consiglio è quello di catalogare le opere possedute: lo fa e gratis il Nucleo per la tutela del patrimonio artistico dei Carabinieri.

Il secondo passo verso la sicurezza è la stipula di un contratto assicurativo. In questo caso, ed è clausola ineludibile, il primo adempimento del privato consiste nell'indicare alla compagnia il pacchetto dettagliato dei sistemi di sicurezza che proteggono l'abitazione ed il bene (allarme? cassaforte? sistema di sorveglianza video?). Superfluo aggiungere che l'interessato provvede a sue spese alla perizia dell'oggetto, ricorrendo all'opera di specialisti professionali: il valore stimato dagli esperti, insieme al ventaglio dei rischi temuti e alle modalità risarcitorie, determina l'ammontare del premio annuo.

L'importo, in linea di massima, equivale ad un dodicesimo del valore stimato: vige in ogni caso il principio dell'unicità dell'opera e il premio viene "cucito su misura".

Infine: che tipo di polizza offre una compagnia?

Il quadro generale, per sommi capi, è il seguente. La più diffusa è la cosiddetta "PAR (Primo Rischio Assoluto)": ci si accorda, cioè, su una somma a monte che non dipende dal valore dell'opera e, in caso di indennizzo, l'assicurato riceve la cifra pattuita.

Nella polizza "a valore intero", invece, la somma assicurata è uguale al valore del bene: per determinare il risarcimento, quindi, occorre stabilire la proporzione matematica tra valore dichiarato e danno subìto.

Con la polizza "multirischio" vanno indicati con precisione i rischi paventati.

Con quella "all risks" l'opera è protetta contro tutti gli eventi possibili.

Questo scritto è redatto a solo scopo informativo, può essere modificato in qualsiasi momento e NON può essere considerato sollecitazione al pubblico risparmio. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate.
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