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Il Principio di Peter e i mercati finanziari

" ... un Economista e' un esperto che saprà domani perché le cose che aveva predetto ieri non si siano avverate oggi ...".

di La redazione di Soldionline 22 mar 2006 ore 16:47
E' una frase storica tratta dalle metafore e dai paradossi di Laurence Peter (1919 - 1988), il grande psicologo canadese che, assieme a Raymond Hull, ebbe l'intuizione di esprimere in chiave satirica i diversi meccanismi della società moderna.

E ancora, continuando bonariamente a dissacrare le scienze esatte, resta famoso l'enunciato di Mark Twain, rimaneggiato dallo stesso Peter: I fatti sono testardi, ma le statistiche sono molto più flessibili. (Facts are stubborn, but statistics are more pliable).

Satira a parte, dobbiamo a Laurence, tolto qualche episodio scanzonato, un grande rispetto per le sue alte doti di pragmatismo e per una visione particolarmente attenta alle Leggi per cui le cose funzionano veramente.

In realtà Laurence aveva perfettamente recepito l'importanza degli studi scientifici come elemento essenziale per ottenere successi e risultati, e in più ebbe il pregio di intuire che da soli essi non sarebbero bastati perché ancor prima delle scelte, delle decisioni e delle aspettative si rende necessario avere buona cura dell'aspetto psicologico.

Anche sul piano finanziario, spesso le Borse si muovono di moto proprio, dimenticando le reali variabili economiche e affidandosi esclusivamente ai fenomeni di massa, al di là di ogni logica considerazione.

I Mercati sono dunque dipendenti da variabili intrinseche (il valore dei beni trattati) e da variabili estrinseche di cui, la principale, è certamente la somma degli umori degli operatori.

Se la Borsa è in trend, tutte le considerazioni di ordine fondamentale sembrano schiacciarsi sotto il peso dei grafici, degli indicatori matematici e delle linee di tendenza.

Sembra quasi, ad avvalorare le intuizioni di Peter, che la risposta ai problemi della natura umana risieda più nel convincimento generale, piuttosto che nell'analisi obiettiva delle circostanze.

Ma le variabili estrinseche non si fermano qui: l'Analisi Tecnica - di cui parleremo diffusamente in questa rubrica -, lo studio delle Serie Storiche dei dati e la teoria della Self-fulfilling-profecy ne completano il quadro.

Già ! Soffermiamoci su quest'ultima: la profezia-auto-verificantesi.

I Sistemi matematici di previsione, il raggiungimento degli obiettivi degli indici di Mercato e le indicazioni degli specialisti sono certamente le conquiste della moderna ingegneria finanziaria.

Aveva ragione Laplace, col suo Determinismo, quando suggeriva la possibilità che una qualsiasi situazione attuale sia riconducibile all'effetto di uno stato anteriore e che, contemporaneamente, sia la causa del suo stato futuro.

In questo senso, lo studio delle Serie Storiche dei dati e la successiva creazione dei modelli matematici di previsione, hanno dato spinta alla ricerca statistica, allo sviluppo del software intelligente, ai sistemi di auto-apprendimento e alle reti neurali.

Si entra nel difficile e questa non è materia per la nostra presentazione.

Che i Sistemi funzionino o non funzionino lo vedremo in seguito, verificando volta per volta i pro e i contro che la letteratura ci offre: le teorie a favore e le teorie contrarie si sono avvicendate nelle scaramucce dei matematici nell'arco degli ultimi cinquant' anni.

Ma questo ora non importa, lo faremo insieme più avanti.

Oggi voglio solo ricordarvi che, se una qualsiasi teoria è ritenuta vera, in quanto tale produce la giusta 'eco' per essere seguita ed applicata e dunque genera l'opinione necessaria e sufficiente a trascinare i Mercati.

Il mio compito, all'interno del grande Portale che mi ospita, sarà solo ed esclusivamente quello di riflettere per farvi riflettere. Nient'altro.

Se me lo permetterete, usando gli strumenti di cui dispongo, cercherò, un po' come fece Peter, di entrare nel vivo della speculazione, col giusto cinismo di un informatico cinquantenne, con il rispetto per la matematica e le scienze esatte e, specialmente, con la serenità che la Borsa durerà molto più della nostra vita e che, quindi, non dovremo mai avere fretta di conquistare subito l'obiettivo.

A presto.



Per commenti, domande, suggerimenti,
scrivete a Francesco Caranti



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