Gli utili possono continuare a diminuire senza che i mercati collassino?
di Redazione Lapenna del Web 13 lug 2023 ore 10:41 Le news sul tuo SmartphoneSaira Malik - CIO di Nuveen - ritiene che solo pochi investitori, colpiti dalle performance negative di tutte le asset class nel 2022, avrebbero potuto prevedere quanto le azioni globali sarebbero cresciute nella prima metà del 2023. L'esperta ha ricordato che gli indici dei principali mercati azionari, sia statunitensi che non, hanno registrato, da inizio anno fino a giugno, guadagni che vanno da valori medi a una cifra fino a oltre il 30%.
"Sebbene i maggiori vincitori individuali siano stati soprattutto nei settori tecnologici e in altri settori orientati alla crescita, dato il grande interesse per i trend dell'intelligenza artificiale, il rally si è gradualmente allargato," spiega Saira Malik, specificando che ciò è avvenuto in particolare negli Stati Uniti, dove 7 settori su 11 dell'indice S&P500 hanno registrato rendimenti positivi nel primo semestre.
Secondo l'esperta, a sostenere questa performance è stata una combinazione di inflazione moderata, politica monetaria statunitense meno aggressiva, segnali di ripresa economica e risultati societari meno negativi del previsto.
Saira Malik ritiene che con gli analisti che hanno tagliato le stime sugli utili del 2° trimestre nelle ultime settimane, per le società potrebbe essere ancora una volta più facile ottenere risultati superiori alle attese. L'esperta invita alla cautela in merito all'ottimismo alimentato da queste aspettative ridotte, e invita a cercare di bilanciare le allocazioni azionarie tra le aree del mercato in cui si desidera aggiungere beta e altre che si ritiene possano fornire protezione dal ribasso. "Inoltre," specifica Saira Malik, "siamo consapevoli dei dati economici statunitensi contrastanti e della possibilità che quest'anno si verifichino altri due rialzi dei tassi".
Per la gestione del ribasso in un portafoglio l'esperta continua a privilegiare i titoli azionari con crescita dei dividendi. "Queste società offrono rendimenti relativi interessanti, tendono a essere di qualità superiore e hanno anche la capacità di reinvestire la liquidità nelle loro attività," spiega Saira Malik.
A questo proposito l'esperta ha segnalato che, secondo S&P, più di 180 società dello S&P500 hanno dichiarato un aumento dei dividendi nel 2023. "Una forte attività di distribuzione dei dividendi in presenza di pressioni sui costi può segnalare la fiducia di una società nelle proprie prospettive aziendali", ha concluso Saira Malik.
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