Un Giappone Emergente?
Per il Giappone il 2016 è stato un anno di svolta: e le nostre aspettative per il 2017 vedono una volatilità ancora più marcata
di Valter Buffo 21 dic 2016 ore 09:07Commento giornaliero di www.recce-d.com
Il Contributo giornaliero a SoldiOnline.it di Recce’d sarà sospeso a partire dal venerdì 23 dicembre fino al venerdì 30 dicembre 2016. Riprenderà la sua abituale cadenza quotidiana il prossimo 2 gennaio 2017. Recce’d ringrazia i lettori ed augura Buone Feste.
Abbiamo scritto ieri che la “manna dal cielo” ha risolto un problema che si faceva di settimana in settimana più intricato, e che aveva messo Governo e Banca Centrale con le spalle al muro quando (prima delle Elezioni americane): stiamo parlando delle settimane nelle quali lo yen sfiorava 100 contro dollaro, mentre oggi sui mercati si parla di 120 ed anche 125. Un cambiamento di rotta molto brusco, ed in sole 6 settimane: il primo grafico che trovate in basso vi racconta come erano posizionati gli “strategisti” che producono le previsioni “di consenso” sulla valuta giapponese, e quanto è stata ampia la sorpresa. I mercati hanno, ovviamente tirato un sospiro di sollievo: almeno per il momento, la crisi giapponese si è allontanata: ma per la nostra attività di gestione del portafoglio, ed anche per quella dei nostri lettori, sarà bene tenere a mente che questa “soluzione” è solo temporanea: ed i problemi (strutturali) del Giappone resteranno a pesare sui mercati anche nel 2017 e negli anni a venire. Il cambiamento ormai c’è stato, e non si tornerà indietro: il Giappone non è più un rifugio, un’area di tranquillità protetta dagli shocks, bensì si comporta per alcuni aspetti come un Mercato Emergente (secondo grafico in basso), come afferma anche questo operatore:
“Japan’s markets were at the front lines for every episode of turmoil this year. The yen’s traditional role as a haven made it a weather vane for global recession worries, and the impact of negative rates on Japan’s banks enhanced the local impact.” Japan’s currency, the most-traded outside the dollar and the euro, soared and dived like an emerging market stock index -- going from a world-beating start to the year to an epic collapse. The Topix index of shares went from the worst developed market outside Italy to the best behind Austria. Bond yields plunged to records: the longest-dated notes came just 4.5 basis points away from delivering zero profit if held to 2056. Currency and stock volatility spiked to rival the 2013 reaction to BOJ Governor Haruhiko Kuroda’s first bazooka, and swings in debt prices reached the highest since the 1990s.
CONCLUSIONE Come vedete nel secondo grafico in basso, per il Giappone il 2016 è stato un anno di svolta: e le nostre aspettative per il 2017 vedono una volatilità ancora più marcata
Nel daily dedicato ai Clienti, The Morning Brief, di oggi 21 dicembre 2016, abbiamo trattato i seguenti temi:
- Tutto ciò che c’è da dire di Brexit si riassume nel dato pubblicato ieri per le vendite al dettaglio
- Nuovi record di ogni tempo per gli indici di Borsa USA: perché allora questa calma piatta?
- Nel dato di ieri per i prezzi della produzione in Germania c’è molto di ciò che ci attende nel 2017: un anno che si presenta complicatissimo per Eurozona
- SEZIONE L'OPERATIVITA' Record degli indici di Borsa USA: che tipo di segnale arriva a noi investitori? Oggi continuiamo ad analizzare un articolo del New York Times su questo argomento, pubblicato lunedì scorso
- SEZIONE L'ANALISI Purtroppo i fatti in Turchia e Germania confermano che la nostra scelta per la Sezione L’analisi (il “rischio politico”) di questa settimana è tempestiva: ma perché allora i mercati non reagiscono (fino ad oggi)? Ed è un fatto positivo, epr i nostri investenti?