Trimestrali, l'Europa batte gli Stati Uniti

Giacomo Calef - Country Manager di NS Partners - ha evidenziato i risultati finanziari emersi dai primi dati sulle trimestrali mostrano scenari differenti tra quello europeo e quello americano. Il primo, ha superato in media le attese, grazie un'elevata esposizione al settore energetico (che impatta per 11 punti percentuali sulla crescita degli utili) e il cambio euro/dollaro, con la moneta unica che ha sfiorato il valore più basso su base annua dal 2015.

Secondo Calef, la contrazione dell'attività economica, causata dai rischi di razionamento del gas e dell'elettricità, inizierà a farsi sentire dai prossimi trimestri e avere impatto fino a metà 2023. Per il prossimo anno, gli esperti prevedono rischi al ribasso per gli utili e, soprattutto, per le società più cicliche. Aspettativa ribaltata, invece, per le aziende retail di Internet e direct marketing, oltre a quelle energetiche, del tech e del settore di difesa e aerospazio.

Giacomo Calef ha evidenziato che negli Stati Uniti Microsoft, Alphabet, Amazon e Apple hanno deluso le attese, in particolare con Meta che stima un nuvo calo delle vendite per il quarto trimestre dell'anno. "Dietro il rallentamento della redditività delle principali aziende americane si trovano principalmente l’aumento della pressione salariale, le molte assunzioni, i costi della catena di approvvigionamento e i tassi di cambio sfavorevoli. Un dollaro forte, infatti, rende più costoso per le aziende americane vendere beni e servizi in altri Paesi, riducendo così le esportazioni e generando perdite nei bilanci delle società", ha sottolineato l'esperto.

Al contrario, secondo Giacomo Calef, hanno fatto bene le grandi banche di investimento quali Bank of America, Citigroup, Morgan Stanley e Wells Fargo.

"Per il prossimo anno si temono, però, rischi al ribasso per oltre il 70% dei settori e utili al rialzo per banche, assicurazioni e utilities", ha concluso l'esperto.