Tra i due litiganti, il terzo gode?
La domanda che sorge spontanea è: ma il dollaro non è più forte, e l’euro non diventa “forte”, quali sono le valute forti?
di Valter Buffo 11 mag 2017 ore 09:04Commento giornaliero di www.recce-d.com
Sui desk delle valute, oggi, sono tutti orfani: non hanno più padri i fanatici del “dollaro forte”, ma non hanno padri da cui rifugiarsi neppure i teorici dell’euro forte. Il dollaro forte era il tema di tutte le banche di investimento solo due mesi fa, poi (come accade spesso) pufffff … non c’è più. Perché non c’è più il Trump forte, ma attenzione che non c’è più neppure l’economia USA forte, tutto quanto lo scenario di gennaio è in corso di (profonda) revisione. Proprio per queste ragioni, c’era chi aveva puntato sull’euro, che alla chiusura di venerdì sera era risalito a 1,1000: qui il tema era Macron , la scomparsa di Frexit dai radar, una ritrovata coesione in Eurozona, e qui c’è di nuovo la crescita economica, un po’ più di inflazione, magari Draghi che fa marcia indietro. E quindi? E quindi chi ha fatto quella scommessa ha perso anche lui, perché l’euro dopo tre giorni è tornato a 1,0850, nella aurea mediocrità in cui oscilla da quando Trump è stato eletto. La domanda che sorge spontanea è quindi: ma il dollaro non è più forte, e l’euro non diventa “forte”, quali sono le valute forti? Ieri nel nostro contributo avete letto delle ragioni per le quali NON crediamo sia una buona scommessa, oggi, puntare sulle valute Emergenti, mentre invece la riunione di oggi della Bank of England rende di attualità un riesame della sterlina GBO, che non a caso da giorni si è riavvicinata a quota 1,3000 contro dollaro USA. Il tema di questa riunione, non ci sono dubbi, sarà il rialzo dei tassi di interesse ufficiali: è da fare subito, oppure più in là?
Il dibattito sarà centrato sulle prospettive di crescita, che oggi per il “consenso” sono quelle che vedete sotto nel primo grafico: la probabilità di un crollo verticale della crescita causata da Brexit oggi è zero (come cambiano le cose in pochi mesi!) ed anzi la crescita resterà allo stesso livello di quella che si prevede per la Unione Europea. Da queste aspettative, radicalmente riviste negli ultimi 10 mesi, deriva la tenuta della sterlina, che invece di crollare sale: e va sottolineato che sale anche in una fase, come quella recente, in cui i rendimenti delle obbligazioni NON sono saliti, perché il mercato sconta un atteggiamento più “morbido”, più “accomodante” di Carney e della sua Bank of England. Va sottolineato anche che la sterlina GBP NON è scesa neppure dopo che si è aperta una nuova fase di incertezza politica, visto che Theresa May ha indetto nuove elezioni generali.
CONCLUSIONE Recce’d segnala che tra dollaro “forte” ed euro “forte” la sola valuta davvero forte potrebbe risultare la sterlina GBP
Fonte: BBG
Fonte: BBG
Nel daily dedicato ai Clienti, The Morning Brief, di oggi 11 maggio 2017, abbiamo trattato i seguenti temi:
- Perché le Borse stanno immobili? Che fine ha fatto il rally di Macron?
- Il petrolio in fase di recupero, anche questa mattina in Asia, intorno a 48$
- Perché il dollaro Usa sta ritornando forte? Questa mattina lo yen ancora sopra 114
- SEZIONE L'OPERATIVITA' questa settimana sul piano operativo ci dedichiamo ad alcuni esempi: come si potrà guadagnare, nel 2017?
- SEZIONE L'ANALISI questa settimana il tema è la caduta degli indici di volatilità, in tutti i comparti del mercato internazionale