Tassi Eurozona: gli investitori sfidano la BCE a loro rischio e pericolo
Gli operatori finanziari si aspettano che la BCE effettui lo stesso numero di tagli rispetto alla Fed (sei, fino all'1,5%)
di Redazione Lapenna del Web 18 gen 2024 ore 11:00Philippe Noyard - Global Head of Fixed Income di Candriam - riporta come gli operatori finanziari si aspettano che la BCE effettui lo stesso numero di tagli rispetto alla Fed (sei, fino all'1,5%). Tuttavia, l'esperto esprime dubbi su quanto i dati relativi alla crescita e all'inflazione possano spingere la BCE a prendere tali decisioni. Il messaggio della BCE non ha mostrato alcuna inflessione e, pertanto, Philippe Noyard pensa che gli investitori farebbero bene a rimanere all'erta contro nuovi picchi dell'inflazione.
"L'inflazione è sulla buona strada per tornare sotto controllo e i tassi core sono ben prezzati". Questo è quanto emerge dalle analisi del ciclo sottostante e del fair value condotte e commentate dall'esperto.
Al contempo, Philippe Noyard ha migliorato il sottopeso sui titoli dell'Italia e del Portogallo a una posizione neutrale, in quanto i livelli di spread dell'Italia non destano preoccupazioni specifiche.
Secondo l'esperto, nell'ultimo anno il governo italiano ha dimostrato una gestione fiscale prudente, e lo spread tra i BTP italiani e i Bund tedeschi non ha suscitato eccessive preoccupazioni riguardo alla capacità dell'Italia di affrontare i propri impegni anche in un contesto di tassi più elevati.
Inoltre, il recente accordo sulla revisione del patto di crescita e stabilità, secondo Philippe Noyard, dovrebbe essere di supporto.
Infine, con i livelli di spread tornati a quelli della primavera del 2022, Philippe Noyard non vede più la giustificazione per rinunciare al carry più elevato offerto dal debito dell’Italia tra gli emittenti sovrani in euro.