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Crack Silicon Valley Bank, analisi e conseguenze per i mercati

I mercati finanziari sono stati scombussolati dalla notizia del crack di Silicon Valley Bank, l’istituto statunitense focalizzato sulle start up tecnologiche

di Redazione Soldionline 13 mar 2023 ore 13:59

I mercati finanziari sono stati scombussolati dalla notizia del crack di Silicon Valley Bank, l’istituto statunitense focalizzato sulle start up tecnologiche, che ha costretto le principali autorità finanziarie americane a intervenire con misure ad hoc per evitare un possibile contagio al sistema bancario del paese.

Secondo Filippo Alloatti - Head of Financials (Credit) di Federated Hermes – i problemi affrontati dall’istituto erano più legati ai suoi clienti e ai settori con cui si interfacciava. “La base di depositi della banca era fortemente concentrata in questi settori e la performance finanziaria della banca era influenzata dalle condizioni economiche di questi settori.”, ha precisato l’esperto.

Nell’analisi seguente, Filippo Alloatti spiega i motivi che hanno portato al fallimento di Silicon Valley Bank e analizza le possibili conseguenze sul comparto a livello internazionale.

 

svbLa Silicon Valley Bank (SVB) ha avuto problemi che si sono concentrari sul fronte SV (Silicon Valley) piuttosto che su quello B (della banca). I problemi affrontati da SVB erano più legati ai suoi clienti e ai settori con cui si interfacciava (della tecnologia e del venture capital all’interno della Silicon Valley) che non alle sue operazioni bancarie di base. La base di depositi della banca era fortemente concentrata in questi settori e la performance finanziaria della banca era influenzata dalle condizioni economiche di questi settori. Con 140 miliardi di dollari investiti in Treasury a lunga scadenza prima dell'attuale ciclo di restringimento, che hanno portato ad un prelievo di capitale di 2,25 miliardi di dollari e a un piano di aumento di capitale non riuscito.

SVB è stata esentata dagli stringenti coefficienti di liquidità di Basilea 3 e ha invece solo un report trimestrale di liquidità. Le piccole banche come SVB possono evitare di incorporare il mark-to-market negativo sulle obbligazioni in portafoglio al loro CET1 (Common Equity Tier 1), rafforzando artificialmente il proprio capitale di solvibilità. Tuttavia, quando gli asset devono essere venduti per motivi di liquidità, la perdita va direttamente al CET1, determinando una significativa perdita di capitale di solvibilità.

Sono state adottate misure di emergenza per proteggere i depositanti di SVB e Signature Bank New York (SBNY) invocando l'eccezione per il rischio sistemico, che consente alle autorità di regolamentazione di garantire i depositi non assicurati. È stato annunciato il Bank Term Funding Program (BTFP) della Fed, che offre prestiti fino a un anno, accettando garanzie qualificate alla pari per consentire alle banche di creare liquidità dai loro portafogli obbligazionari senza riconoscere perdite non realizzate. Non esistono banche europee quotate in Borsa con un modello di business simile. Le banche centrali hanno ampi strumenti per sostenere le istituzioni con liquidità, compresi interi sistemi bancari.

 

La titolarità dell'analisi che qui riportiamo è dell'autore della stessa, e l'editore - che ospita questo commento - non si assume nessuna responsabilità per il suo contenuto e per le finalità per cui il lettore lo utilizzerà.

 

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