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Stare investiti nelle azioni nonostante il recente movimento al rialzo

I dati economici in Europa continuano a migliorare leggermente, ma l’inflazione è passata in territorio negativo. La BCE ha attualmente implementato un quantitative easing di grandi dimensioni, nel tentativo di sostenere la crescita e riaccendere l’inflazione

di Redazione Soldionline 2 apr 2015 ore 10:50

A cura Anja Hochberg CIO – Europe & CH - Credit Suisse

A livello globale il quadro economico continua a rasserenarsi, questa volta soprattutto per via dei consistenti progressi nell’Eurozona. I PMI europei stanno evidenziando notevoli progressi, cosicché, oltre all’effetto di sostegno di un indebolimento dell’euro e dei tassi d’interesse ancor più bassi ora, abbiamo sottoposto le nostre previsioni economiche a un upgrade per l’Eurozona da 1,3 a 1,6 per il 2015 e da 1,5 a 1,8 per il 2016. Siamo positivi in particolare su Germania e Spagna, che vengono considerate i driver della crescita in Europa nel futuro, specialmente poiché, ai progressi nel settore estero, fa da contraltare un miglioramento dell’economia interna. Per via del quadro caratterizzato da un’inflazione poco elevata e del sostanziale potenziale di recupero tra il PIL corrente e quello potenziale, la Banca centrale europea (BCE) continuerà il suo programma di quantitative easing (QE) appena avviato. La Grecia è passata da uno scenario di «Grexit» al «Graccident » – il primo fa riferimento a un’uscita volontaria, mentre il secondo si riferisce a un’uscita involontaria della Grecia, vale a dire un’uscita accidentale dall’Eurozona, per esempio, a seguito di un mancato compromesso tra il governo greco e l’UE. Continuiamo a ritenere che ciò costituisca solo uno scenario di rischio, ma la sua probabilità è certamente aumentata.

trading_6Gli USA, pur indubbiamente più avanti nel ciclo economico, hanno dovuto fare i conti con un soft patch – analogamente al primo trimestre del 2014 – che si prevede verrà meno nei prossimi mesi. Ciò per via dei dati ancora elevati sulla fiducia dei consumatori, del continuo sostegno del mercato del lavoro e di un maggiore livello di spese per investimenti. Prevediamo pertanto che la Fed avvierà la normalizzazione del quadro dei rendimenti con molta prudenza e in modo molto modesto, con un primo rialzo dei tassi entro settembre 2015. Le prospettive per i mercati emergenti restano attenuate, ma si stanno chiaramente stabilizzando.
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Rendimento dei buoni del tesoro tedeschi, francesi, spagnoli e italiani a 10 anni
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Strategia d’investimento europea
In ambito europeo, il quantitative easing ha sospinto nuovamente al ribasso i rendimenti obbligazionari. Per i mercati core come la Germania, i rendimenti sono calati enormemente oltre un valore giustificabile sul piano economico e sono vulnerabili a una correzione. Tale correzione – che non sospingerebbe sostanzialmente al rialzo i rendimenti, ma che sarebbe – considerata la cedola estremamente bassa – sufficiente per generare significative flessioni dei prezzi – potrebbe essere innescata dall’incremento dell’inflazione interna o dall’estero, qualora i rendimenti statunitensi dovessero evidenziare un considerevole rialzo. Pertanto restiamo prudenti sulle obbligazioni europee core e manteniamo la nostra predilezione per le obbligazioni periferiche. Tuttavia, per via della solida performance delle obbligazioni italiane, andremmo a effettuare delle prese di beneficio in questo caso, accrescendo la nostra esposizione verso la Spagna, dove la valutazione è meno ricca, ma la dinamica macroeconomica è solida, il che fornisce un sostegno alle finanze pubbliche.
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Tuttavia, nel caso di un «Graccident», la Spagna sembra leggermente più vulnerabile dell’Italia. Ribadiamo chiaramente la nostra preferenza per le azioni rispetto alle obbligazioni. Manteniamo il nostro giudizio neutrale sui mercati azionari globali. Le forze fondamentali che si traducono in un quadro positivo degli utili, come la ripresa dell’economia globale, stanno attualmente facendo i conti con dell’incertezza di mercato in relazione al primo potenziale rialzo dei tassi negli USA. Anche il quadro tecnico sta avendo un’incidenza negativa sul mercato globale, seppur decisamente inferiore su Europa, Giappone e Australia, che analogamente rientrano tra i nostri mercati favoriti da un punto di vista fondamentale.

Oltre al sostegno tecnico, che indica trend più duraturi, il denominatore comune di questi mercati è il solido sostegno della politica monetaria e un quadro macroeconomico in miglioramento. In ambito europeo favoriamo Germania e Italia. Il DAX tedesco ha evidenziato significativi progressi, ma, per via dei solidi miglioramenti economici sottostanti, del sostegno degli utili, del forte impegno sul fronte della politica monetaria e del deciso supporto tecnico succitato, manteniamo questi investimenti. Se comunque gli investitori registrano utili significativi e sono alla ricerca di altri investimenti con un chiaro giudizio di outperform, riteniamo che al Giappone debba essere destinata un’attenzione particolare (per gli investitori in EUR con una copertura valutaria). Le valutazioni sono neutrali, ma sussiste un solido sostegno dal punto di vista ciclico. Per esempio, la crescita dei salari nel 2015 supererà il livello del 2% del 2014, andando pertanto a incrementare significativamente il reddito delle famiglie (unitamente ai bassi prezzi energetici). Inoltre gli utili societari si sono ripresi sensibilmente e stanno spingendo al rialzo le previsioni sui dividendi. Le nostre Migliori idee d’investimento rappresentano una componente chiave della nostra strategia d’investimento, che viene regolarmente aggiornata nell’ambito del nostro processo d’investimento strutturato. In questa edizione, visto il problematico quadro per il reddito fisso, ribadiamo la necessità di fonti alternative di rendimento e ricavi, in particolare per gli investitori elvetici. In questo caso, infatti, i rendimenti negativi dei titoli della Confederazione sono i più pronunciati in assoluto.

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