La settimana più importante dell’anno per la sterlina britannica
È stata definita da tutti la settimana più importante del 2018, per la concomitanza del G7, del summit di Singapore, e delle riunioni di Fed, BCE e BoJ. Ma occhio alla sterlina
di Valter Buffo 12 giu 2018 ore 08:42Commento giornaliero di www.recce-d.com
È stata definita da tutti la settimana più importante del 2018, per la concomitanza del vertice G7, del summit di Singapore, e delle tre riunioni di Fed, BCE e BoJ. Recce’d a questo elenco vuole aggiungere la sterlina britannica, attesa da una settimana ricchissima di appuntamenti sia politici sia economici. Dal punto di vista politico, è attesissima la discussione di Brexit in Parlamento, mentre dal punto di vista economico sono attesi dati in grande quantità.
Già ieri, lunedì, abbiamo visto dati economici importanti, come la produzione industriale, che in aprile ha registrato un netto e non atteso calo (-1,4%) mentre sul fronte del settore costruzioni abbiamo visto un incremento inferiore alle attese (+0,5%), e sul fronte della bilancia commerciale abbiamo visto un aumento del disavanzo commerciale per effetto del calo dell’export: si tratta di dati che si inseriscono in una serie di dati deboli per l’economia del Regno Unito da inizio 2018, dati che hanno portato la Banca di Inghilterra a rinviare l’atteso rialzo dei tassi ufficiali in maggio, fatto che a sua volta ha indotto il recente ribasso della sterlina contro dollaro USA (contro euro il cambio però è rimasto stabile perché è sceso anche l’euro contro il dollaro Usa).
Governor Mark Carney and other officials have disputed official figures showing a near stagnation at the start of the year. But that’s created tension with their pronouncements that investors should focus on the economic data to understand how the central bank will set monetary policy. After the BOE didn’t deliver on a once-expected interest-rate increase in May, the question now is when the next tightening comes. This week sees the release of inflation, wage and retail sales numbers, all of which have implications for consumer spending and the BOE’s analysis of when to take the next step on its rate-hike ladder. “A big bounce-back” this quarter “would remove most of the doubts about the normalization timetable,” said Philip Shaw, chief economist at Investec in London. “The problem is that we’ve had some strength in the indicators that have been released, but it’s not been particularly convincing.”
A partire da oggi, vedremo i dati forse più importanti: la crescita dei salari, attesa al 2,9%, la disoccupazione, vista stabile al 4,2%, l’inflazione, anch’essa vista stabile al 2,4%, ed infine le vendite al dettaglio, attese in crescita dello 0,5%. Ma per vedere il dato di stima ufficiale per la crescita del PIL nel secondo trimestre, occorrerà attendere la fine del mese di giugno.
Fonte: Bloomberg
Fonte: Bloomberg
Nel daily dedicato ai Clienti, The Morning Brief, di oggi 12 giugno 2018, abbiamo trattato i seguenti temi:
- Italia che rimbalza, in attesa di ascoltare giovedì Draghi
- Il summit di Singapore alle ore 8 italiane non ha prodotto reazioni sui mercati finanziari
- Petrolio ancora fermo a 65$, senza una direzione
- SEZIONE L'OPERATIVITA' - questa settimana sul piano operativo ci occupiamo del settore Tech, che oggi è il solo leader della Borsa USA: e ne valutiamo lo SHORT
- SEZIONE L'ANALISI - il tema della nostra Analisi nella settimana della riunione delle tre grandi Banche Centrali sarà ovviamente il quadro economico sottostante