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Grecia: i dubbi del Fondo Monetario Internazionale

Il Fondo Monetario Internazionale non parteciperà al piano di salvataggio della Grecia a meno che non risulti complessivamente sostenibile. E non esclude una riduzione del debito.

di Marco Delugan 3 ago 2015 ore 11:58

Sembrava fatta, ma adesso non lo sembra più così tanto. Secondo Peter Spiegel del Financial Timaes, infatti, un documento del Fondo Monetario Internazionale testimonia che l'istituzione non firmerà alcun accordo prima che questo sia completo e solo se prevederà un alleggerimento del debito.

Secondo il Financial Times, un riassunto “strettamente confidenziale” di quanto deciso nella riunione del consiglio direttivo di mercoledì scorso dice che i funzionari del FMI parteciperanno alle prossime riunioni politiche per assicurarsi che il nuovo piano di salvataggio sia in linea con la visone del Fondo ma in questa fase non potranno siglare alcun accordo tecnico.

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bandiera greciaIl documento dice inoltre che il Fondo potrà decidere se partecipare al nuovo piano di salvataggio solo in una seconda fase, quando saranno chiare le riforme che la Grecia dovrà adottare e quando le istituzioni creditrici si saranno accordate per una riduzione del debito.

Un funzionario del FMI ha successivamente confermato a Reuters che: "Il FMI può supportare solo un programma completo", e cioè che non darà altri soldi alla Grecia a meno che l'accordo non risulti complessivamente sostenibile e che la Grecia sia in grado di rendere quanto ricevuto.

Alcune nazioni europee, e in particolare la Germania, considerano cruciale il coinvolgimento del FMI nel nuovo piano di salvataggio della Grecia. Ma il problema vero non sono i soldi: il salvataggio di un paese di 11 milioni di abitanti come la Grecia non manderebbe sul lastrico nessuno.

Il coinvolgimento del FMI ha più a che fare col mantenimento di una immagine di rispettabilità del piano, e condizioni rigorose che non lo trasformino in un “regalo” alla Grecia da parte dei partner europei.

Ma, come osserva Businessinsider, sembra che il Fondo Monetario Internazionale abbia deciso per una visione “opposta”, e cioè che non parteciperà al nuovo salvataggio della Grecia a meno che i partner europei non diano sufficiente attenzione al problema della  sostenibilità del debito greco, considerando anche ad una sua eventuale riduzione. Insomma, che il piano preveda una qualche forma di “regalo”, proprio quello che molti paesi europei non vorrebbero.

In luglio l'FMI ha abbassato il rating del debito greco da “altamente vulnerabile” a “insostenibile”.

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