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Russell Investments positiva sulle azioni europee

Secondo gli strategist, l’aumento dei tassi da parte della Fed e il piano di salvataggio della Grecia saranno i temi dominanti dell’outlook per i prossimi mesi

di Edoardo Fagnani 2 lug 2015 ore 11:53

Gli esperti di Russell Investments hanno fornito un aggiornamento sulle strategie di investimento per i prossimi trimestri.

Secondo gli strategist, l’aumento dei tassi da parte della Fed e il piano di salvataggio della Grecia saranno i temi dominanti dell’outlook per i prossimi mesi. In particolare, la situazione ellenica, sebbene considerata una potenziale perturbazione per i mercati nel breve termine, non appare come un rischio sistemico per l’economia globale.
Gli strategist ritengono che l’esito più probabile sia quello di un’ulteriore estensione, con l’erogazione di finanziamenti da parte dell’Unione europea, un graduale rimborso del debito greco e un rimando del problema al futuro. E anche se gli accordi dovessero saltare, gli esperti sono dell’avviso che, date le dimensioni relativamente esigue del paese, gli effetti non comprometteranno la ripresa economica dell’Eurozona.

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strategia_5Russell Investments ritiene che il ciclo appare molto positivo per l’Europa e favorevole per gli Stati Uniti e il Giappone. Nei mercati emergenti, invece, gli indicatori del ciclo restano in territorio negativo a fronte del rafforzamento del dollaro americano, del calo dei prezzi delle commodity e del rallentamento cinese.
Se le azioni di Europa e Giappone sono viste dagli strategist come moderatamente costose e quelle dei mercati emergenti moderatamente convenienti, il mercato azionario statunitense resta il più caro, con un rapporto prezzo/utili di Shiller pari a 27 volte e un rapporto prezzo/valore contabile di 2,9 volte (secondo l’indice U.S. large-cap Russell 1000® al 24 giugno 2015).
Inoltre, data la relativa stabilità dei mercati, gli strategist sottolineano che molti dei segnali contrari di ipercomprato si sono spostati in territorio neutro. Fatta eccezione per il Giappone, dove i mercati sono stabilmente in territorio di ipercomprato, il momentum è un motore positivo per i listini azionari.

Alla luce delle variazioni di mercato intervenute rispetto a fine marzo, gli strategist hanno aggiornato le loro previsioni per le diverse aree geografiche e le varie asset class.
- America settentrionale: il team ha riscontrato i giusti presupposti per un modesto sottopeso delle azioni statunitensi, giacché le valutazioni controbilanciano il ciclo economico favorevole.
- Asia-Pacifico: nonostante i primi segnali di riaccelerazione in Giappone, gli strategist mantengono un orientamento neutrale nei confronti delle azioni nipponiche, in cui ravvisano un potenziale di rialzo. In previsione di un rallentamento economico in Cina, Australia e Nuova Zelanda, il team resta cauto nei confronti dei mercati azionari della regione.
- Eurozona: il team mantiene una posizione di sovrappeso sugli asset europei, fra cui azioni e obbligazioni. Un’eventuale prosecuzione delle turbolenze in Grecia viene vista come un’opportunità di acquisto.
- Mercati emergenti: gli strategist mantengono una posizione neutrale verso le azioni dei mercati emergenti, poiché i risultati negativi del ciclo controbilanciano le valutazioni interessanti e il sentiment favorevole.
- Valute: il dollaro è sopravvalutato rispetto alle principali valute e dovrebbe perdere terreno dopo l’aumento dei tassi da parte della Fed. Tuttavia, se la Bank of Japan attuasse ulteriori allentamenti, le preoccupazioni per la Grecia aumentassero o la crescita europea si arrestasse, potrebbero verificarsi ulteriori apprezzamenti.
- Reddito fisso: gli strategist hanno una posizione neutrale sui titoli di Stato statunitensi, ritenendo che i rendimenti dei Treasury USA a 10 anni possano salire al 3,1% nei prossimi 12 mesi. Mantengono invece una posizione lievemente lunga sui titoli di Stato europei e un sottopeso verso quelli britannici.

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